Beni Stabili (BNS) Siiq o sic!

http://www.demaniore.it/opencms/ope...-1189518526624.html?breadCrumb=dettaglio news

Beni Stabili, riorganizza gruppo e vara piano buy back

(ANSA) - MILANO - Beni Stabili, aderendo alla normativa SIIQ , ha approvato un particolare piano di fusioni che alla sua conclusione vedra' la fusione per incorporazione in Beni Stabili spa di alcune societa' facenti parte del gruppo, Sviluppi Immobiliari, Beni Stabili Immobiliare Garibaldi ed eventualmente TorinoZerocinque Investment. La riorganizzazione della struttura partecipativa permettera'al gruppo di soddisfare i requisiti della normativa Siiq sin dal primo gennaio prossimo. Il cda ha inoltre deliberato di proporre all'assemblea un piano di acquisto di azioni proprie fino al massimo consentito per legge (10% del capitale sociale della societa') per un periodo di 18 mesi. Il piano riguardera' un numero massimo pari a 191.459.155,20 azioni per un controvalore complessivo non superiore a 220.178.028 euro. Il prezzo massimo di acquisto proposto dal consiglio corrisponde alla media del prezzo del titolo negli ultimi tre giorni di Borsa aperti antecedenti ciascuna operazione, maggiorato del 20%, e comunque non potra' essere superiore all' importo di euro 1,15 per azione.
12 settembre
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tontolina ha scritto:
http://www.assoimmobiliare.it/doc/2007/Finanziaria 2007 - SIIQ.pdf

leggete l'art 4.2......>se ho capito bene il treding sugli immbili sarà gravato di una tassazione del 20%



mentre l'art.4.1 afferma che il dividendo sarà tassata dal 15% al 20%
fatemi capire

una persona che acquista la seconda casa versa il 10% dell'importo... ovvio non paga l'ires nè l'irap
com'è che l'agevolazione fiscale delle SIIQ è tale da innalzare al doppio la tassa?

già sapere che una società raccoglie 100 e versa subito 20 di tasse ... sembra solo una gran furbata dei nostri politicanti che devono grattare sempre nelle tasche degli altri
 
Tutto va Ben, madama la marchesa
Maurizio Blondet
20/09/2007
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2268&parametro=


Il 40% delle case vendute in meno in Italia: effetto immediato della crisi sui mutui americani.
Per la precisione, a crollare sono i compromessi d’acquisto stipulati a settembre (che non è ancora finito) rispetto a giugno.
A ciò aggiungiamo le 800 mila famiglie che hanno in corso un mutuo a tasso variabile: ed ora devono pagare anche il 37% in più.
Ciò vale per un mutuo trentennale da 100 mila euro, per cui la rata mensile passa da 427 euro a 587, ben 160 euro in più.
Per una volta, non dobbiamo far altro che copiare un giornale.
Oscar Giannino non è simpaticissimo, ma sta facendo somigliare «LiberoMercato» a un blog: ossia dice le verità nascoste dalla grande stampa.
Il Corriere e Sole 24 Ore continuano a riportare con liturgico rispetto le menzogne ufficiali di Draghi, per il quale la crisi finanziaria mondiale non toccherà l’economia italiana; e a riecheggiare le dichiarazioni dell’ABI, il consorzio dell’usura, raccolte in posizione genuflessa come i sacerdoti egizi raccoglievano la cacca del bue Api: «Le banche italiane sono solide, rischi d’insolvenza bassi».
Tutto va ben madama la marchesa.
Tutti i media ripetono che la crisi globale è finita: Bernanke ha tagliato i tassi, le Borse salgono, che sollievo!
Bastava così poco.
Morte ai profeti di sventura!

Solo che la reazione di Wall Street è stata uguale a quella di una casa occupata da tossicodipendenti, in cui qualcuno grida: «E’ tornata la droga! Hanno rimesso in libertà lo spacciatore!».
Il giorno dopo, le Borse dei tossici sono ricadute.
E intanto, sono crollati i Buoni del Tesoro decennali e trentennali, perché i «mercati» scontano l’effetto che avrà la mossa di Bernanke: inflazione, forse iper-inflazione.
(C’è persino da stupire che qualcuno compri ancora BOT americani trentennali: fra trent’anni gli USA esisteranno ancora?).
Invece sul blog di carta di Giannino lo dicono, anche se fra le righe, un po’ cripticamente.
Le Banche Centrali che tagliano i tassi e iniettano liquidità «sottovalutano l’inflazione che la Cina comincia ad esportare verso gli USA».
Magari fosse colpa della Cina.
Ma insomma, qualcosa dicono.
Il calo del 40% dei compromessi ad esempio colpisce un settore, l’edilizia, «con 2 milioni di addetti, il 27,6% degli occupati industriali e l’8,5% degli occupati. E gli investimenti edilizi rappresentano il 9,7 del prodotto lordo».
Invece gli altri dicono: tutto va ben.
L’ABI, generosa, si offre di rinegoziare i mutui ai debitori che non possono pagarli visti i rincari della rata: li renderà più lunghi, così la rata scenderà.
Corriere e 24 Ore si commuovono: come sono umani, all’ABI!
Senza spiegare, ovviamente, che questo atto di carità corrisponde ad un sequestro operato dagli usurai: la casa, caro debitore, non sarà mai più tua.
Pagherai una rata per un mutuo che non si estingue mai.
E’ un canone d’affitto su una casa che non possiederai nemmeno fra 50 anni.
E a proposito di affitti, ecco altre notizie non da grande stampa ma da blog, ossia veritiere.

Per l’affitto di 80 metri quadri in periferia di Roma o Milano chiedono 800 euro: ciò che porta via il 74% della busta-paga del medio-basso lavoratore italiano, che sta sui 15 mila euro l’anno (un mese di stipendio senatoriale).
Per un alloggio nel centro di Milano, invece, l’affitto è di 2.000 euro mensili.
Non c’è proporzione: come si vede, a pagare di più sono i più poveri, miracolo della sinistra al governo.
La metà dei canoni di locazione (circa 2 milioni) sono in nero, con un’evasione calcolabile in 5 miliardi di euro.
Sarebbe il caso di applicare qui il concetto di Laffer: una tassazione mitissima per i proprietari li indurrebbe ad uscire alla luce del sole, lo Stato prenderebbe qualcosa invece di nulla, il gettito aumenterebbe.
Visco non lo sa?
Lo sa.
Il blog stampato rivela anche questo: in un articolo accolto religiosamente su 24 Ore, Visco ha dato segno di avere nozione della curva di Laffer: senza citarla, ovviamente, e nemmeno pare voglia applicarla, ma questa novità di economia tributaria, risalente agli anni ‘80, pare sia giunta al suo orecchio.
Altre notizie da blog: La compagnia elvetica Swiss è stata lesta ad aprire due nuove rotte, Cina e India: le stesse appena abbandonate da Alitalia per risparmiare sui costi.
Così la Swiss si prende anche i clienti.
Alitalia diventa così il modello ideale a cui tende ogni ente parassitario pubblico: un corpo enorme che ingoia capitali senza dare alcun servizio pubblico.
Un buco nero che assorbe insaziabilmente materia e non lascia uscire il minimo raggio di luce. Prendere tutto senza fornire niente.
L’economia della Casta è ormai un fenomeno astrofisico.

Altra notizia da blog: «Pronto il decreto sulle lobby».
Di fatto, un progetto al consiglio dei ministri: i rappresentanti di interesse particolari dovranno farsi schedare in un apposito registro.
Ma non riguarda la lobby che sapete, la nota lobby.
Pacifici non sarà schedato come portatore di interessi stranieri, né Ferrara, né Mieli né Magdi Allam.
Perché su questo, anche il blog-stampato che prova ad essere Libero, è prigioniero.
Titola ad esempio: «Israele: ‘Gaza è nemica’. Hamas: guerra».
Come se fosse Hamas ad aver dichiarato guerra.
Invece Hamas ha notato che è Israele ad aver fatto una dichiarazione di guerra.
L’esatto contrario.
Eh sì.
Su quel lato lì, Libero non è Libero, è come tutti gli altri.
Su quel fronte vegliano l’agente Betulla e il suo vice, Vittorio Feltri.
Peccato.
Vedevo avvicinarsi il tempo in cui scrivere su internet diventerà inutile: il tempo di adottare un cagnolino randagio e occupare il tempo della pensione in passeggiate nei boschi.
Il tempo in cui i giornali dicono la verità che si trova sui blog.
Ci vuole ancora un po’.
Ma il tempo è vicino.
Perché tutto va ben, madama la marchesa.
Tutto Ben, anzi Bernanke.

Maurizio Blondet
 
Intesa Sanpaolo: avviato il processo di quotazione della societa' del gruppo SIIQ
Giovedì, 07 febbraio 2008 @ 10:18:03


A seguito della delibera del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo del 14 Novembre 2007, è stata creata la Società di Investimento Immobiliare Quotata (SIIQ) del Gruppo, che ha assunto la denominazione di IMMIT Immobili Italiani.
In esecuzione della stessa delibera IMMIT ha dato avvio al processo di quotazione, depositando in data odierna presso Consob e Borsa Italiana S.p.A., rispettivamente la domanda di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo e la domanda di ammissione a quotazione delle azioni su MTA, per completare i requisiti richiesti dalla normativa per l’acquisizione del regime di SIIQ.

IMMIT Immobili Italiani è stata costituita da Intesa Sanpaolo nell’ottobre del 2007 ed è divenuta operativa a seguito di un primo conferimento immobiliare avvenuto in data 15 dicembre 2007 ed un secondo conferimento in data 1 febbraio 2008.
Entrambi i conferimenti sono stati oggetto di relazione giurata da parte di Deloitte&Touche S.p.A. ai sensi dell’art. 2343 del Codice Civile.
La partecipazione è attualmente totalmente detenuta dal Gruppo Intesa Sanpaolo.

La società in data 13 dicembre 2007 ha presentato presso le autorità competenti domanda di ammissione di cui all’art. 1 comma 120 della Legge Finanziaria 2007, al fine dell’ottenimento dell’applicazione del regime fiscale agevolato delle SIIQ già a partire dall’esercizio fiscale 2008.
Condizione quest’ultima che sarà raggiunta con la quotazione della società entro aprile 2008.

La società dispone oggi di un patrimonio complessivo di circa un miliardo di euro, rappresentato da 285 immobili per complessivi 471.500 metri quadri, prevalentemente a destinazione terziaria, con significativa incidenza di spazi dedicati a filiali bancarie.
Il portafoglio immobiliare si caratterizza inoltre per la presenza di immobili di alto pregio collocati, nella maggior parte dei casi, nelle zone centrali di Roma e Milano.

La struttura di governance di IMMIT Immobili Italiani conta 7 Consiglieri:
il Presidente Giulio Bellan, l’Amministratore Delegato Eugenio Kannes, i Consiglieri Piero Luongo, Bruno Picca, Giuseppe Stellin, Ferdinando Superti Furga, Edoardo Viganò. Il Collegio Sindacale è composto dal Presidente Franco Dalla Sega, e dai Sindaci Massimo Bianchi e Enzo Nalli.

“La quotazione di IMMIT Immobili Italiani - ha dichiarato Giulio Bellan, Presidente della società - porterà sul mercato un’opportunità innovativa di investimento nel settore immobiliare, che si caratterizza per trasparenza, stabilità di rendimenti e focalizzazione sull’attività di locazione” “Con questa operazione - ha aggiunto Giulio Bellan – nasce un importante player di mercato in un settore, come quello immobiliare, di grande rilevanza per l’economia del paese”.
’operazione di quotazione è coordinata da Banca IMI e Lehman Brothers nel ruolo di Global Coordinators; Banca Imi svolgerà anche il ruolo di responsabile del collocamento Retail e Lehman Brothers di Sponsor dell’operazione. Affiancano il progetto in qualità di advisor legali per Intesa Sanpaolo lo Studio Chiomenti e per le banche collocatrici lo Studio Baker & McKenzie.

Media Relations
Intesa Sanpaolo
+39.02.87963531
 

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