giuseppe.d'orta
Forumer storico
Tra venerdì scorso e, soprattutto, la giornata di oggi, alcune notizie hanno modificato non poco lo scenario che si prospettava su [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2].
[LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] ha comunicato, venerdì, dei dati non molto positivi, ma la notizia non era di quelle inattese: dopo la scissione, il business Biomedicale è passato a Sorin, quindi è ovvio che il chimico, con Nylstar in ristrutturazione ed il dollaro debole, non generasse chissà quali risultati. Non mi addentro, quindi, ad analizzare dati che sapevamo benissimo non fossero positivi.
E' da notare, invece, una dichiarazione dell'amministratore delegato:"Non ci sono cessioni in programma a causa della crisi generale dei settori tessile e chimico, una crisi che secondo me continuera' in futuro".
Sappiamo bene che gli amministratori delle società cercano di far apparire belle anche le notizie più catastrofiche, ed invece questa volta accade l'opposto. Per dire la stessa cosa, in genere si scrive: "La società prosegue nella ricerca di adeguate controparti per la cessione degli assets i quali, nonostante la crisi che attraversa il comparto di riferimento, restano appetibili come le, seppur parziali e non ancora ben definite, manifestazioni di interesse finora ricevute dimostrano".
Cosa vuol dire, quindi, un amministratore che espone i lati negativi senza nemmeno cercare i termini adatti al caso? Umberto Rosa, ricordiamo, è l'autore della lettera che pervenne agli azionisti Snia per invogliarli ad aderire all'opa di inizio 2002.....
Appare evidente, quindi, l'intento di far apparire [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] peggio di quello che è: perché? La risposta la possiamo trovare facilmente, noi che sappiamo quanta voglia abbia la controllante Bios di cancellare il titolo dal listino.
Passiamo alla giornata di oggi, densa di notizie inattese.
Abbastanza a sorpresa, un annuncio pubblicato questa mattina a cura di Deminor ha sancito lo scioglimento del sindacato di blocco tra alcuni grandi investitori, a partire dallo scorso 9 gennaio. Detto per inciso: Deminor poteva anche comunicarlo al più presto, proprio lei che si occupa di tutela delle minoranze....
Inoltre, dalle comunicazioni Consob di oggi si è appreso che Bios ha abbassato la propria quota in Snia dal 54.68% al 50.01%.
Quali scenari si aprono adesso per [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2]? Lo scoglimento del sindacato di blocco rappresentante il 17% del capitale può essere valutato come un via libera per Bios, che adesso non avrà più di fronte un ostacolo quantitativamente e qualitativamente complesso. Bios, adesso, non ha grossi azionisti a frapporsi al progetto di delisting di Snia.
Bios, però, comunica di essere scesa al 50.01%, e tale decisione è in direzione opposta all'opa, ed anche all'incremento graduale della partecipazione in [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] che Bios aveva effettuato dopo il termine dell'opa precedente.
Bios desidera far scendere il titolo per poi offrire un "premio" su un prezzo di mercato appositamente tenuto basso? A questo punto è uno scenario alquanto probabile, visti anche i precedenti (autunno 2001, mesi precedenti l'opa), ma stiamo anche parlando di un titolo che esprime una quotazione, come sappiamo, che rappresenta solamente la liquidità e gli immobili, come se il resto valesse zero.
Con una minoranza frazionata ma molto ampia, come si può proporre un'opa a prezzi del genere e sperare che le adesioni siano molto numerose?
Lo scenario, come detto, cambia, ma al momento non è di facile lettura.
[LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2], il cui prezzo è rimasto leggemente positivo per la prima parte della giornata, è poi scesa nel pomeriggio fino a chiudere in netto calo: vendite dagli USA dopo le notizie di oggi?
Operativamente, la situazione si complica: pareva che le forti oscillazioni che avevano caratterizzato la prima settimana della nuova [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] fossero terminate, ed invece ci tocca nuovamente considerare il titolo come a forte volatilità, regolandoci di conseguenza.
[TI:c2a02508e2]Snia Bdp[/TI:c2a02508e2]
[LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] ha comunicato, venerdì, dei dati non molto positivi, ma la notizia non era di quelle inattese: dopo la scissione, il business Biomedicale è passato a Sorin, quindi è ovvio che il chimico, con Nylstar in ristrutturazione ed il dollaro debole, non generasse chissà quali risultati. Non mi addentro, quindi, ad analizzare dati che sapevamo benissimo non fossero positivi.
E' da notare, invece, una dichiarazione dell'amministratore delegato:"Non ci sono cessioni in programma a causa della crisi generale dei settori tessile e chimico, una crisi che secondo me continuera' in futuro".
Sappiamo bene che gli amministratori delle società cercano di far apparire belle anche le notizie più catastrofiche, ed invece questa volta accade l'opposto. Per dire la stessa cosa, in genere si scrive: "La società prosegue nella ricerca di adeguate controparti per la cessione degli assets i quali, nonostante la crisi che attraversa il comparto di riferimento, restano appetibili come le, seppur parziali e non ancora ben definite, manifestazioni di interesse finora ricevute dimostrano".
Cosa vuol dire, quindi, un amministratore che espone i lati negativi senza nemmeno cercare i termini adatti al caso? Umberto Rosa, ricordiamo, è l'autore della lettera che pervenne agli azionisti Snia per invogliarli ad aderire all'opa di inizio 2002.....
Appare evidente, quindi, l'intento di far apparire [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] peggio di quello che è: perché? La risposta la possiamo trovare facilmente, noi che sappiamo quanta voglia abbia la controllante Bios di cancellare il titolo dal listino.
Passiamo alla giornata di oggi, densa di notizie inattese.
Abbastanza a sorpresa, un annuncio pubblicato questa mattina a cura di Deminor ha sancito lo scioglimento del sindacato di blocco tra alcuni grandi investitori, a partire dallo scorso 9 gennaio. Detto per inciso: Deminor poteva anche comunicarlo al più presto, proprio lei che si occupa di tutela delle minoranze....
Inoltre, dalle comunicazioni Consob di oggi si è appreso che Bios ha abbassato la propria quota in Snia dal 54.68% al 50.01%.
Quali scenari si aprono adesso per [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2]? Lo scoglimento del sindacato di blocco rappresentante il 17% del capitale può essere valutato come un via libera per Bios, che adesso non avrà più di fronte un ostacolo quantitativamente e qualitativamente complesso. Bios, adesso, non ha grossi azionisti a frapporsi al progetto di delisting di Snia.
Bios, però, comunica di essere scesa al 50.01%, e tale decisione è in direzione opposta all'opa, ed anche all'incremento graduale della partecipazione in [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] che Bios aveva effettuato dopo il termine dell'opa precedente.
Bios desidera far scendere il titolo per poi offrire un "premio" su un prezzo di mercato appositamente tenuto basso? A questo punto è uno scenario alquanto probabile, visti anche i precedenti (autunno 2001, mesi precedenti l'opa), ma stiamo anche parlando di un titolo che esprime una quotazione, come sappiamo, che rappresenta solamente la liquidità e gli immobili, come se il resto valesse zero.
Con una minoranza frazionata ma molto ampia, come si può proporre un'opa a prezzi del genere e sperare che le adesioni siano molto numerose?
Lo scenario, come detto, cambia, ma al momento non è di facile lettura.
[LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2], il cui prezzo è rimasto leggemente positivo per la prima parte della giornata, è poi scesa nel pomeriggio fino a chiudere in netto calo: vendite dagli USA dopo le notizie di oggi?
Operativamente, la situazione si complica: pareva che le forti oscillazioni che avevano caratterizzato la prima settimana della nuova [LINK:c2a02508e2]Snia[/LINK:c2a02508e2] fossero terminate, ed invece ci tocca nuovamente considerare il titolo come a forte volatilità, regolandoci di conseguenza.
[TI:c2a02508e2]Snia Bdp[/TI:c2a02508e2]