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Calcio,decreto spalma-debiti definitivamente accantonato

ROMA, 25 marzo (Reuters) - Il governo ha deciso di accantonare definitivamente il decreto salva-calcio per spalmare nel tempo i debiti con il fisco di alcuni club.

Lo ha annunciato al termine del consiglio dei ministri di oggi il ministro leghista del Welfare, Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"L'unica cosa che la Lega è disposta a spalmare è la Nutella, non i debiti, quindi il decreto è stato, spero definitivamente, accantonato. La Lega non può che accogliere con favore questa decisione", ha detto Maroni.

Successivamente il ministro per le Politiche agricole ed esponente di An, Gianni Alemanno, ha parlato di "rinvio" del provvedimento, aggiungendo che la questione sarà esaminata ora dal consiglio di gabinetto, l'organismo rimesso in vita dalla recente verifica di governo e che, finora, non si è mai riunito.

"Se ne è solo accennato, se ne riparlerà appositamente, si è accennato al problema non si è intravista la soluzione. Sarà un problema del consiglio di gabinetto" ha detto Alemanno.

Maroni aveva detto che "alcune società non avrebbero comunque i requisiti richiesti dalla Uefa per la partecipazione alle coppe: hanno i debiti con le società estere e non hanno bilanci certificati e non sarebbe possibile averli in ordine entro il 31 marzo".

Alla domanda se il governo non tema che i tifosi della Roma e della Lazio possano ora protestare per il mancato decreto, Maroni ha risposto che "la Roma e la Lazio sono due grandi club che si meritano dirigenti all'altezza. Se fossi un tifoso chiederei conto ai presidenti delle due società che non sono stati in grado di garantire bilanci in ordine".

I cronisti hanno chiesto se l'approvazione oggi al Senato del disegno di legge di riforme costituzionali potrebbe essere una contropartita per concedere il favore della Lega al decreto salva-calcio, Maroni ha detto: "La Lega è contro e non ci sono contropartite. Speriamo che oggi il ddl sulle riforme venga approvato, ma la Lega non cambierà mai idea sul salvacalcio, non permetterà mai che venga approvato".

Il ministro del Welfare ha infine ricordato che già adesso le società potrebbero avere la rateizzazione dei loro debiti fiscali: "Basterebbe che trovassero una banca che concede una fidejussione. Ma se non trovano neppure questo, se non trovano neppure una fidejussione il governo non può farci nulla".

Ma se queste società fallissero il fisco perderebbe i suoi crediti, gli è stato obiettato. "Se fallissero i crediti fiscali del governo sarebbero crediti privilegiati", ha risposto Maroni.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il vicepresidente Gianfranco Fini si erano detti favorevoli al decreto. Questa mattina il consiglio dei ministri è iniziato in forte ritardo, poco prima delle 11 mentre quasi tutti i ministri sono giunti a Palazzo Chigi fra le 9 e le 10.
 
questa è davvero 1 buona notizia... :) 1 pò di legalità ristabilita...
e complimenti alla lega,ke ha tenuto duro e non ha permesso di legalizzare sta porcata..;)
p.s.:non sono leghista.. :love: :D
 
mappets ha scritto:
questa è davvero 1 buona notizia... :) 1 pò di legalità ristabilita...
e complimenti alla lega,ke ha tenuto duro e non ha permesso di legalizzare sta porcata..;)
p.s.:non sono leghista.. :love: :D

Speriamo che non tornino sui propri passi... :uhm:
Chi deve fallire e' giusto che fallisca... per me lo sport calcio e' fallito piu' di dieci anni fa...
 

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