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Dopo Intel, anche Texas Instrument
lancia allarme ricavi
A pochi giorni dalla revisione al ribasso di ricavi da parte di Intel, anche Texas lima le stime di crescita per il primo trimestre, a causa di vendite di chip sotto le attese.
MILANO - Texas Instruments rivede all'ingù le stime dei ricavi per il primo trimestre. Il numero uno al mondo dei chip per telefonini ha ristretto la forbice delle stime finanziarie a vendite tra 3,22 e 3,35 miliardi di dollari contro 3,11 e 3,38 miliardi della stima precedente. Gli utili attesi sono stati portati a 31-33 cents per azione da 29-33 della stima precedente. Le stime degli analisti indicavano 32 cents per titolo di utile su vendite per 3,27 miliardi. All'origine delle revisione all'ingù delle stime, in occasione dell'aggiornamento di metà trimestre, l'attesa di un rallentamento delle vendite, nonostante Nokia, il principale cliente di Texas abbia nell'ultimo anno ri-guadagnato quote di mercato rispetto ai concorrenti.
Cattive notizie sono arrivate anche da parte di un altro big dei semiconduttori, Altera, che ieri ha perso nelle contrattazioni after hours il 2% a 18,87 dollari dopo aver annunciato una previsione di incremento delle entrate per il primo trimestre
tra il 4% e il 7%. Gli analisti stimano per Altera utili di 20 cents per titolo su vendite per 297,9 milioni.
L'allarme ricavi di Texas e Altera seguono quello di venerdì scorso di Intel, che si trova in un momento difficile, in quanto sull' andamento del gruppo pesa in particolare la concorrenza di Advanced Micro Devices, la sua rivale storica, che sta progressivamente guadagnando quote di mercato a spese della società guidata da Paul Otellini. Al tempo stesso, Intel per riguadagnare terreno ha ridotto drasticamente i prezzi, fino ad un massimo del 50%, con ovvie conseguenze negative sui margini di profitto. Il gruppo ha rivisto all'ingù le previsioni relative all' andamento dei ricavi dopo che già la precedente stima aveva deluso alcuni analisti. Le stime relative all' andamento dei ricavi nel primo trimestre sono ora comprese fra 8,7-9,1 miliardi di dollari anzichè i precedenti 9,1-9,7 miliardi. Nell' ultimo trimestre inoltre Intel ha contabilizzato vendite in crescita del 6,3% a 10,2 miliardi di dollari, al di sotto, anche se di poco, rispetto alle previsioni formulate appena qualche settimana prima. Quanto ad Advanced Micro Devices, sempre nell' ultimo trimestre ha raggiunto una quota di mercato pari al 21%, ai massimi dal 2002.
(07 marzo 2006)