SINIBALDO
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DELTAERRE NON RINNOVA L'ACCORDO.
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Ormai è sicuro, i soci principali di Antonveneta firmeranno quest'anno
un diverso patto di sindacato.
In questo periodo, i soci dell'Antonveneta si sono incontrati nella fiduciaria
Deltaerre ed il direttivo ha deliberato lo scioglimento del gruppo e la disdetta del patto di sindacato, dove la fiduciaria detiene il 10,3%.
Gli azionisti si sono divisi sul ruolo di Gianpiero Fiorani, che con la Popolare di Lodi è candidato ad una aggregazione.
In Deltaerre egli (Fiorani) conta sull'appoggio di alcuni sostenitori per
un peso azionario del 5-6% guidati da Emilio Gnutti.
Il patto scade verso la metà di aprile, ma entro il 15 gennaio dovranno pervenire le eventuali disdette.
Nei prossimi giorni la parola passerà agli altri tre partecipanti,
Abn Amro 12,67%, Benetton 5%, e Lloyd Adriadico 2,75%.
Ora le ipotesi principali dovrebbero essere due:
1° che il patto venga rinnovato dai tre vecchi soci e da alcuni fuoriusciti
di Deltaerre. Arriverebbero così al 24% circa.
2° la seconda ipotesi è che Fiorani si prepari a formare un patto alternativo, puntando ad una quota intorno al 29%.
Dovrebbe essere difficile però che anche in Antonveneta, come in Bnl, si arrivi ad una contrapposizione.
Il nodo sarà nel progetto industriale che la Lodi starebbe preparando e che per ora non è noto.
Su questo potrebbero arrivare oppure no le adesioni decisive degli attuali o di nuovi soci.
Intanto Antonveneta come previsto dal piano industriale, ha siglato la cessione di 50 sportelli in Sicilia:
30 a Banca Nuova del gruppo Pop Vicenza e 20 a Unipol Banca.
Il tutto rispettivamente per 38,5 e 57 milioni di euro.
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Questo articolo è stato ottenuto tramite i dati ricavati da una decina
di fonti ed assemblato sinteticamente.
SINIBALDO
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Ormai è sicuro, i soci principali di Antonveneta firmeranno quest'anno
un diverso patto di sindacato.
In questo periodo, i soci dell'Antonveneta si sono incontrati nella fiduciaria
Deltaerre ed il direttivo ha deliberato lo scioglimento del gruppo e la disdetta del patto di sindacato, dove la fiduciaria detiene il 10,3%.
Gli azionisti si sono divisi sul ruolo di Gianpiero Fiorani, che con la Popolare di Lodi è candidato ad una aggregazione.
In Deltaerre egli (Fiorani) conta sull'appoggio di alcuni sostenitori per
un peso azionario del 5-6% guidati da Emilio Gnutti.
Il patto scade verso la metà di aprile, ma entro il 15 gennaio dovranno pervenire le eventuali disdette.
Nei prossimi giorni la parola passerà agli altri tre partecipanti,
Abn Amro 12,67%, Benetton 5%, e Lloyd Adriadico 2,75%.
Ora le ipotesi principali dovrebbero essere due:
1° che il patto venga rinnovato dai tre vecchi soci e da alcuni fuoriusciti
di Deltaerre. Arriverebbero così al 24% circa.
2° la seconda ipotesi è che Fiorani si prepari a formare un patto alternativo, puntando ad una quota intorno al 29%.
Dovrebbe essere difficile però che anche in Antonveneta, come in Bnl, si arrivi ad una contrapposizione.
Il nodo sarà nel progetto industriale che la Lodi starebbe preparando e che per ora non è noto.
Su questo potrebbero arrivare oppure no le adesioni decisive degli attuali o di nuovi soci.
Intanto Antonveneta come previsto dal piano industriale, ha siglato la cessione di 50 sportelli in Sicilia:
30 a Banca Nuova del gruppo Pop Vicenza e 20 a Unipol Banca.
Il tutto rispettivamente per 38,5 e 57 milioni di euro.
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Questo articolo è stato ottenuto tramite i dati ricavati da una decina
di fonti ed assemblato sinteticamente.
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