sharnin
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Quello dello sviluppo sostenible è un problema di cui bisogna tenere conto anche in economia.
A rischio le sorgenti del Fiume Giallo
Le sorgenti del Fiume Giallo, il più grande fiume cinese, sono a rischio a causa del riscaldamento globale. Lo suggerisce un rapporto presentato da Greenpeace che sottolinea come il riscaldamento dell'atmosfera rischia di causare un effetto domino su gran parte dei fiumi cinesi.
Il Fiume Giallo, così come il Fiume Azzurro, ha le sue sorgenti sull'altipiano tibetano, una regione che negli ultimi 30 anni ha sperimentato un incremento di temperatura pari a circa un grado. "Più alta l'altitudine, più veloce la crescita della temperatura", dice il rapporto che specifica come l'incremento della temperatura si sia tradotto in una riduzione dell'area coperta dai ghiacciai: questa riduzione è stata del 17 per cento nel 2000 rispetto al 1966.
Negli ultimi dieci anni, poi, la riduzione dei ghiacciai è accelerata con un ritmo di 10 volte più veloce rispetto ai 300 anni precedenti.
Lo studio evidenzia come da questa riduzione dei ghiacciai si produca un impatto negativo per la flora, la fauna e la popolazione dell'intero bacino del fiume. Circa 120 milioni di persone sono a rischio. Del resto oltre il 55 per cento del flusso d'acqua del fiume proviene dal bacino tibetano, e la zona delle sorgenti copre circa 550 chilometri di corso, dalle sorgenti vere e proprie fino alla città di Lazhou.
Storicamente il Fiume Giallo è sempre stato responsabile di molte inondazioni in Cina, ma dall'inizio degli anni Novanta il suo corso ha perso di portata non solo in seguito a problemi ambientali, ma anche per la continua crescita di domanda di acqua da parte delle popolazioni stanziate sulle sue rive.
10 ottobre 2005
http://www.cittadellascienza.it/news_dal_m...1&ID_LANCI=3982
Nello Yemen, Paese che conta 19 milioni di abitanti, la superficie freatica si abbassa di circa due metri all'anno nella maggior parte del territorio, tanto il consumo idrico ha superato il prelievo sostenibile dalle falde. Un funzionario della Banca Mondiale, Christopher Ward, osserva che "Le riserve di acqua sono a tal punto compromesse che interi settori dell'economia rurale potrebbero scomparire nel giro di una generazione".
Nel bacino in cui è situata la Capitale, Sana'a, e dove il livello della falda si abbassa di sei metri (all'incirca 20 piedi) all'anno, le risorse idriche si esauriranno entro la fine di questo decennio. Alla disperata ricerca di acqua, il Governo Yemenita ha eseguito perforazioni di prova nel bacino che raggiungono la profondità di 2 kilometri (1.2 miglia), profondità che di solito competono all'industria petrolifera. Purtroppo il loro tentativo si è rilevato fallimentare. Lo Yemen ora deve decidere al più presto quale strada percorrere: portare l'acqua a Sana'a, possibilmente dagli impianti di desalinizzazione situati lungo la costa, oppure trasferire la Capitale.
http://www.wwf.it/ambiente/earthpolicy/sete.asp
Della siccità del bacino del Rio delle Amazzoni penso che sappiano tutti
A rischio le sorgenti del Fiume Giallo
Le sorgenti del Fiume Giallo, il più grande fiume cinese, sono a rischio a causa del riscaldamento globale. Lo suggerisce un rapporto presentato da Greenpeace che sottolinea come il riscaldamento dell'atmosfera rischia di causare un effetto domino su gran parte dei fiumi cinesi.
Il Fiume Giallo, così come il Fiume Azzurro, ha le sue sorgenti sull'altipiano tibetano, una regione che negli ultimi 30 anni ha sperimentato un incremento di temperatura pari a circa un grado. "Più alta l'altitudine, più veloce la crescita della temperatura", dice il rapporto che specifica come l'incremento della temperatura si sia tradotto in una riduzione dell'area coperta dai ghiacciai: questa riduzione è stata del 17 per cento nel 2000 rispetto al 1966.
Negli ultimi dieci anni, poi, la riduzione dei ghiacciai è accelerata con un ritmo di 10 volte più veloce rispetto ai 300 anni precedenti.
Lo studio evidenzia come da questa riduzione dei ghiacciai si produca un impatto negativo per la flora, la fauna e la popolazione dell'intero bacino del fiume. Circa 120 milioni di persone sono a rischio. Del resto oltre il 55 per cento del flusso d'acqua del fiume proviene dal bacino tibetano, e la zona delle sorgenti copre circa 550 chilometri di corso, dalle sorgenti vere e proprie fino alla città di Lazhou.
Storicamente il Fiume Giallo è sempre stato responsabile di molte inondazioni in Cina, ma dall'inizio degli anni Novanta il suo corso ha perso di portata non solo in seguito a problemi ambientali, ma anche per la continua crescita di domanda di acqua da parte delle popolazioni stanziate sulle sue rive.
10 ottobre 2005
http://www.cittadellascienza.it/news_dal_m...1&ID_LANCI=3982
Nello Yemen, Paese che conta 19 milioni di abitanti, la superficie freatica si abbassa di circa due metri all'anno nella maggior parte del territorio, tanto il consumo idrico ha superato il prelievo sostenibile dalle falde. Un funzionario della Banca Mondiale, Christopher Ward, osserva che "Le riserve di acqua sono a tal punto compromesse che interi settori dell'economia rurale potrebbero scomparire nel giro di una generazione".
Nel bacino in cui è situata la Capitale, Sana'a, e dove il livello della falda si abbassa di sei metri (all'incirca 20 piedi) all'anno, le risorse idriche si esauriranno entro la fine di questo decennio. Alla disperata ricerca di acqua, il Governo Yemenita ha eseguito perforazioni di prova nel bacino che raggiungono la profondità di 2 kilometri (1.2 miglia), profondità che di solito competono all'industria petrolifera. Purtroppo il loro tentativo si è rilevato fallimentare. Lo Yemen ora deve decidere al più presto quale strada percorrere: portare l'acqua a Sana'a, possibilmente dagli impianti di desalinizzazione situati lungo la costa, oppure trasferire la Capitale.
http://www.wwf.it/ambiente/earthpolicy/sete.asp
Della siccità del bacino del Rio delle Amazzoni penso che sappiano tutti