Insomma...pare che gli elettori del centrodx abbiano imparato molto bene da quelli di centrosx...ogni occasione è buona per parlare del premier..
CHI E' GUIDO ROSSI?
Vediamone un profilo:
Dopo il risanamento del gruppo Ferruzzi ela guida di Telecom negli anni della privatizzazione, adesso, tocca alla Federcalcio. Rossi è il commissario chiamato a riportare ordine e etica nel mondo del pallone. Legale tra i più richiesti e stimati (= pagati) d'Italia, Rossi ha da poco archiviato con successo la propria consulenza ad Abn Amro per la conquista di Antonveneta, una vera missione impossibile se si pensa che contro di lui l'ex governatore di Bankitalia e Gianpiero Fiorani avevano schierato un esercito di finanzieri, poi travolti dalle intercettazioni telefoniche.
Con una consulenza rapidissima, di cui mercato e stampa sono venuti a conoscenza a cose fatte, Rossi ha anche contribuito a risolvere l'altra battaglia dello scacchiere bancario italiano: il controllo della Bnl. Il professore milanese porta Bnp Paribas a rilevare il pacchetto di Bnl in mano a Unipol.Nato a Milano il 16 marzo 1931 si è laureato in Giurisprudenza all' università di Pavia nel 1953 e ha ottenuto nel '54 il Master of Laws all' universita' di Harvard. Nel 1955, e per due anni, ha lavorato alla segreteria di Adriano Olivetti ad Ivrea, seguendo nel contempo corsi di specializzazione a Bonn e Amburgo.
A 27 anni diventa docente di diritto commerciale e diritto privato comparato; poi di diritto industriale e commerciale alla facolta' di giurisprudenza dell' Universita' di Pavia. La carriera accademica di Rossi e' proseguita poi a Trieste, Venezia e ancora a Pavia, prima di approdare a Milano. Nel febbraio del 1981, e' stato chiamato dall'allora ministro del Tesoro Nino Andreatta alla guida della Commissione nazionale per le societa' e la Borsa. Nel 1987, pur figurando nell'elenco dei maggiori contribuenti italiani, viene eletto senatore come indipendente nelle liste del partito comunista. Ma è solo una parentesi.
Consulente di grandi gruppi come la Montedison e l'Inps, Rossi e' stato anche legale di Mediobanca e consigliere di amministrazione delle Assicurazioni Generali. Prima di essere chiamato alla guida di Ferfin e Montedison nel pieno della crisi del gruppo Ferruzzi, Rossi ha guidato in prima linea la 'battaglia' per il controllo della Mondadori a fianco di Carlo De Benedetti contro la scalata di Silvio Berlusconi e ha curato operazioni finanziarie di peso, come la conquista del Credito Bergamasco da parte del Credit Lyonnais. Nel 1993 Rossi e' arrivato alla presidenza di Ferfin e Montedison scosse dal dopo tangentopoli. Raccoglie un gruppo che fattura 22.800 miliardi l'anno e registra un indebitamento finanziario netto di oltre 22.600 miliardi. Con una nuova squadra di vertice Rossi riesce ad ottenere dalle banche il via libera al piano di ristrutturazione. Dopo due anni lascia il gruppo, ormai avviato verso il risanamento.
Rossi è l’uomo delle emergenze: arriva, ridisegna, riorganizza, saluta e se ne va spesso prima del previsto. L'uscita di Rossi da Telecom ha presentato, ad esempio, diverse analogie con le sue dimissioni da presidente della Commissione nazionale per le societa' e la Borsa, l'11 agosto del 1982: in quella occasione Rossi ha lasciato il suo incarico denunciando le difficolta' normative che impedivano alla Consob di vigilare sul mercato azionario come aveva mostrato chiaramente il caso del Vecchio Banco Ambrosiano. Nel caso Telecom, invece, Rossi se ne e' andato in disaccordo sulle norme che riguardano la gestione di una 'public company' (una societa', cioe', senzaazionisti di riferimento).
Al dossier Telecom è legata una delle battute più celebri di Rossi contro l'allora capo del governo Massimo D'Alema durante la scalata di Roberto Colaninno al gruppo telefonico: a Palazzo Chigi ''c'è l'unica merchant bank dove non si parla inglese''.