Tenaris operatività intraday 22.09.2006 (1 Viewer)

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Buon giorno a tutti.

Giornata a double face per gli USA che, dopo una partenza al rialzo, sull’onda lunga della seduta precedente, cambiava direzione e chiudeva sulla lettera in seguito a prese di beneficio su alcuni settori. Il timore è partito da alcuni indicatori detti leading, ovvero, anticipatori del ciclo macro. Da questo momento, i dati macro che saranno la lettura del recente passato, a nostro avviso, potranno incidere solo nel brevissimo, ovvero, sull’emotività del dato se molto diverso dalle stime. Viceversa, nei pensieri degli investitori, da qui alla prossima riunione della Fed, ritorneranno spesso le poche parole del comunicato che seguiva la decisione dell’ultimo FOMC, ovvero: seguiremo attentamente l’evoluzione del ciclo macro, ed a tale proposito i dati in uscita saranno determinanti per stabilire le future politiche monetarie, dove permangono al momento segnali inflattivi (soprattutto sull’avvicinamento dei prezzi detti CORE) e dall’altra, il rallentamento in atto dell’economia e del settore immobiliare che potrebbe trainare con sè dei rischi per l’economia dell’area.

Ovviamente, di fronte a simile bivio, a ridosso delle resistenze che oggi indicano, per salire a destra e per scendere a sinistra, si deve prendere una strada, l’area di parcheggio sul bivio che porta alla liquidità e aumento della volatilità, si sta riempiendo gradualmente di chi, di fronte alle indicazioni di salita o discesa, preferisce liquidare e parcheggiare. Per finire, alcuni problemi di 3 fondi Hedge in USA, per strategie di allocation errata (esposti su alcune materie prime dette soft commodities ), sono degli ingredienti che non portano tranquillità, soprattutto quando esiste un sereno così pronunciato ed uno stagno sulla volatilità, anche un sassolino buttato, produce i suoi effetti.

In Europa, gli occhi sono puntanti, una volta tanto, sui meriti o demeriti propri, con il dato sui prezzi in arrivo, capiremo se le parole di avvertimento di MR. TRICHET, di rischi ancora forti sull’unico, al momento, compito delle BCE, ovvero, l’inflazione, si concretizzeranno e diventeranno realtà con conseguente aumento dei tassi già dalla prossima riunione. Certo, guardare la curva dei rendimenti oggi, in entrambe le sponde dell’oceano, non lascia tranquilli gli investitori posizionati sull’equity che, da una parte, vedono i conti aziendali in continuo miglioramento e ciò non convince per l’uscita, dall’altra, le politiche monetarie preannunciano tempi duri e fine del denaro facile da una parte, e di forte rallentamento dall’altra (continua in USA la curva a lungo termine sotto la breve, in passato, ci ha sempre anticipato un periodo recessivo del ciclo).

Al momento, tutto è rimandato, per noi, e come indicato ieri, siamo in zona di atterraggio, già da ieri, e per le prossime 6 sedute, oggi compresa, tutte le piste sono abilitate e le gate di uscita in funzione.

In Italia, TENARIS, si riavvicina alla zona equatore, 14,17, se mantenuto si rimane a nord e quindi ripresa della strada per il tropico settentrionale, sotto, rotta a sud e avvicinamento al tropico meridionale, al momento posto a 13,68-13,72. Calotta polare posta a 13,28 al momento, dove se arrivati, per ovvie ragioni, sarà meglio coprirsi.

A dopo e buon mercato a tutti.

Totalfinanza
 

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