ECONOMIA
Fmi: "L'Italia resta vulnerabile, per crescere deve ridurre le tasse sul lavoro" - Adnkronos
Fmi: "L'Italia resta vulnerabile, per crescere deve ridurre le tasse sul lavoro"[magari abolendo l'IRAP che è una tassa assurda]
Articolo pubblicato il: 08/10/2014
''In Italia il debito pubblico è sostenibile'' ma sui mercati '
'il Paese resta vulnerabile''. Così
Kenneth Kang, a capo della missione Fmi per l'Italia, parlando alla Luiss alla presentazione del country report. ''Per crescere il Paese - ha sottolineato - ha bisogno di
ridurre le tasse sul lavoro, fare investimenti pubblici, rendere
la spending review parte integrante del bilancio''. Inoltre, ha rilevato, in Italia
la spesa pensionistica è troppo alta, dunque ''una riduzione della spesa pubblica non può non passare da una revisione della spesa pensionistica
[magari ponendo il tetto massimo ai vitalizi e al loro numero... Una Vita UN Vitalizio]''.
Secondo
Andrea Montanino, direttore esecutivo del Fmi, "
è il momento per l'Italia di aprire seriamente al mercato dei capitali. Siamo bancocentrici". "Il Paese deve puntare più incisivamente su questo mercato", ha sottolineato.
"
L'Italia nelle condizioni attuali non ha quelle prospettive di crescita che facciano sperare in un futuro sereno, radioso", ha continuato Montanino. "Fino a qualche tempo fa l'Italia e la Spagna erano considerati paesi simili - ha aggiunto - oggi non è più così perché
la Spagna cresce, l'Italia no". L'Italia "ha finanze pubbliche sane e lo dimostra l'alto avanzo primario", ha poi rilevato, sottolineando tuttavia che a pesare è l'alto debito pubblico.
"Il
problema delle riforme in Italia non è la volontà politica ma la difficoltà del processo decisionale", ha detto Montanino durante l'incontro alla Luiss. Dopo il via libera del Cdm e i passaggi in Aula "i problemi arrivano con la fase attuativa - ha osservato - perché i decreti attuativi aprono uno spazio enorme di complessità". Ecco perché, ha concluso, per far sì che "le riforme funzionino
bisogna mettere mano a processo decisionale".
Il Fondo Monetario Internazionale nel
Global Financial Stability Report scrive: "La ripresa globale continua a dipendere pesantemente da
politiche monetarie accomodanti nelle economie avanzate" che puntano a "aumentare la spesa delle famiglie e la volontà delle aziende a investire e assumere".
Nel report si sottolinea come questo allentamento monetario "possa anche stimolare l'eccessiva assunzione di rischi" che, per quanto riguarda i mercati azionari e la liquidità, "sono cresciuti a livelli che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria". Di qui l'invito a "adottare politiche che migliorino la trasmissione delle politiche monetarie all'economia reale e a
correggere gli eccessi della finanza attraverso misure macro-prudenziali".