patt
Forumer storico
BUON 1° APRILE !!!
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
NIALL FITZGERALD
I vincenti vivono al di fuori delle regole, le cambiano e ne creano di nuove ma sempre nel rispetto dell'unica regola: il successo
Wall Street finisce seduta e trimestre sotto tono
Al termine di una seduta sottotono, Wall Street vede gli indici principali chiudere appena sotto la linea della parità, con un trimestre che termina pertanto in calo per il Dow e il Nasdaq (grafico, mentre l’idice S&P500 sale di una manciata di punti. Il Dow Jones termina infatti a quota 10.356,89 (-0,24%), mentre l’S&P500 è a 1.126,14 punti (-0,08%) e il Nasdaq a 1.994,22 (-0,32%). Anche oggi solo il Russell 2000 riesce a chiudere in ripresa, a 590,33 punti (+0,16%). Dal canto suo l’oro ha chiuso a 428,30 dollari l’oncia (quasi 5 dollari più di ieri), mentre i T-bond rimbalzano dopo alcune sedute negative e vedono i rendimenti sui 10 anni ridiscendere al 3,84% e quelli sui 30 anni al 4,78%. I risparmiatori, spiegano gli analisti americani, stanno aspettando gli ultimi e più importanti dati della settimana, quelli relativi all’indice Ism manifatturiero (domani) e del mercato del lavoro (che sempre domani avrà un’anteprima con i numeri dei disoccupati settimanali), evitando di prendere posizione in modo eccessivamente deciso nell’uno o nell’altro senso. Se non altro, notano alcuni analisti, mentre le vendite sulla scorta di dati macroeconomici meno forti del previsto si sono concentrati nella parte iniziale della seduta, i pochi acquisti visti oggi si sono concentrati nell’ultima ora, che solitamente è un buon indicatore di come si stanno muovendo i “professionisti” essendo minore il peso degli ordini della clientela retail in tale fase di mercato. Comunque il trimestre chiude con un ben misero bottino: da inizio anno ad oggi il Dow ha perso una sessantina punti mentre il Nasdaq è sotto di una manciata di figure. Era dal primo trimestre dello scorso anno che gli indici non chiudevano un trimestre in rosso (ma all’epoca il mercato stava terminando la lunga discesa iniziata nel corso del 2000). Al contrario l’indice S&P500 riesce a chiudere con una ventina scarsa di punti di guadagno il suo quarto trimestre consecutivo di recupero, un segnale che fa ben sperare i trader americani. Ciò che preoccupa maggiormente oggi è certamente la decisione dell’Opec di tagliare la produzione mondiale di petrolio di un milione di barili al giorno, cosa che rischia di azzoppare la già debole ripresa, ma il mercato se lo attendeva, come dimostra il calo sotto i 35 dollari al barile del contratto future al Nymex, sempre più lontano dal massimo di oltre 38 dollari di sole due settimane or sono. Passando in rassegna i principali titoli, oggi Caterpillar (CAT), Hewlett-Packard (HPQ), At&t (T) e DuPont (DD) sono tra i peggiori, mentre Sbc Communications (SBC), Altria (MO) e Eastman Kodak (EK) recuperano terreno.
Tra i settori i produttori di harware e software, di infrastrutture di rete e la biotecnologia sono in calo, mentre recuperano terreno le linee aeree, i titoli auriferi, internet e i petroliferi.
Tra i dati di oggi l’indice dell’attività manifatturiera di Chicago sala solo al 57,6%, ben al di sotto dell’atteso 61,6%, mentre gli ordini alle industrie di febbraio sono saliti a loro volta di un misero +0,3% contro l’1,7% stimato dagli operatori. Così agli investitori non resta che attendere domani e venerdì i dati dell’Ism e del mercato del lavoro per capire se vi sono spiragli positivi per l’economia o meno. Intanto il dollaro ha perso oltre un punto percentuale contro le principali divise estere in risposta ad una voce circa un presunto malanno di Alan Greenspan, peraltro prontamente smentito dall’ufficio stampa della Federal Reserve.
Tornando ai titoli, oggi sono state diffuse alcune trimestrali, tra cui quelle di Best Buy (BBY) e Circuit City (CC), entrambe superiori alle attese tanto che i titoli hanno guadagnato rispettivamente 6 e 7 punti percentuali. Circuit City ha anche annunciato l’acquisto della canadese Circuit City (CC) per 284 milioni di dollari in contanti. Tra gli altri titoli in evidenza, sul Nyse, Sabre Holdings (TSG), che sale del 17% che preannuncia risultati trimestrali oltre le attese grazie al buon andamento delle prenotazioni e ai minori costi operativi del travel operator.
In calo, invece, ATI Technologies (ATYT), colpevole di aver solo centrato le attese medie degli analisti americani con i propri dati trimestrali. Ancora peggio va a Net.com (NWK), che perde il 17% dopo aver preannunciato risultati trimestrali inferiori alle attese.
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
NIALL FITZGERALD
I vincenti vivono al di fuori delle regole, le cambiano e ne creano di nuove ma sempre nel rispetto dell'unica regola: il successo
Wall Street finisce seduta e trimestre sotto tono
Al termine di una seduta sottotono, Wall Street vede gli indici principali chiudere appena sotto la linea della parità, con un trimestre che termina pertanto in calo per il Dow e il Nasdaq (grafico, mentre l’idice S&P500 sale di una manciata di punti. Il Dow Jones termina infatti a quota 10.356,89 (-0,24%), mentre l’S&P500 è a 1.126,14 punti (-0,08%) e il Nasdaq a 1.994,22 (-0,32%). Anche oggi solo il Russell 2000 riesce a chiudere in ripresa, a 590,33 punti (+0,16%). Dal canto suo l’oro ha chiuso a 428,30 dollari l’oncia (quasi 5 dollari più di ieri), mentre i T-bond rimbalzano dopo alcune sedute negative e vedono i rendimenti sui 10 anni ridiscendere al 3,84% e quelli sui 30 anni al 4,78%. I risparmiatori, spiegano gli analisti americani, stanno aspettando gli ultimi e più importanti dati della settimana, quelli relativi all’indice Ism manifatturiero (domani) e del mercato del lavoro (che sempre domani avrà un’anteprima con i numeri dei disoccupati settimanali), evitando di prendere posizione in modo eccessivamente deciso nell’uno o nell’altro senso. Se non altro, notano alcuni analisti, mentre le vendite sulla scorta di dati macroeconomici meno forti del previsto si sono concentrati nella parte iniziale della seduta, i pochi acquisti visti oggi si sono concentrati nell’ultima ora, che solitamente è un buon indicatore di come si stanno muovendo i “professionisti” essendo minore il peso degli ordini della clientela retail in tale fase di mercato. Comunque il trimestre chiude con un ben misero bottino: da inizio anno ad oggi il Dow ha perso una sessantina punti mentre il Nasdaq è sotto di una manciata di figure. Era dal primo trimestre dello scorso anno che gli indici non chiudevano un trimestre in rosso (ma all’epoca il mercato stava terminando la lunga discesa iniziata nel corso del 2000). Al contrario l’indice S&P500 riesce a chiudere con una ventina scarsa di punti di guadagno il suo quarto trimestre consecutivo di recupero, un segnale che fa ben sperare i trader americani. Ciò che preoccupa maggiormente oggi è certamente la decisione dell’Opec di tagliare la produzione mondiale di petrolio di un milione di barili al giorno, cosa che rischia di azzoppare la già debole ripresa, ma il mercato se lo attendeva, come dimostra il calo sotto i 35 dollari al barile del contratto future al Nymex, sempre più lontano dal massimo di oltre 38 dollari di sole due settimane or sono. Passando in rassegna i principali titoli, oggi Caterpillar (CAT), Hewlett-Packard (HPQ), At&t (T) e DuPont (DD) sono tra i peggiori, mentre Sbc Communications (SBC), Altria (MO) e Eastman Kodak (EK) recuperano terreno.
Tra i settori i produttori di harware e software, di infrastrutture di rete e la biotecnologia sono in calo, mentre recuperano terreno le linee aeree, i titoli auriferi, internet e i petroliferi.
Tra i dati di oggi l’indice dell’attività manifatturiera di Chicago sala solo al 57,6%, ben al di sotto dell’atteso 61,6%, mentre gli ordini alle industrie di febbraio sono saliti a loro volta di un misero +0,3% contro l’1,7% stimato dagli operatori. Così agli investitori non resta che attendere domani e venerdì i dati dell’Ism e del mercato del lavoro per capire se vi sono spiragli positivi per l’economia o meno. Intanto il dollaro ha perso oltre un punto percentuale contro le principali divise estere in risposta ad una voce circa un presunto malanno di Alan Greenspan, peraltro prontamente smentito dall’ufficio stampa della Federal Reserve.
Tornando ai titoli, oggi sono state diffuse alcune trimestrali, tra cui quelle di Best Buy (BBY) e Circuit City (CC), entrambe superiori alle attese tanto che i titoli hanno guadagnato rispettivamente 6 e 7 punti percentuali. Circuit City ha anche annunciato l’acquisto della canadese Circuit City (CC) per 284 milioni di dollari in contanti. Tra gli altri titoli in evidenza, sul Nyse, Sabre Holdings (TSG), che sale del 17% che preannuncia risultati trimestrali oltre le attese grazie al buon andamento delle prenotazioni e ai minori costi operativi del travel operator.
In calo, invece, ATI Technologies (ATYT), colpevole di aver solo centrato le attese medie degli analisti americani con i propri dati trimestrali. Ancora peggio va a Net.com (NWK), che perde il 17% dopo aver preannunciato risultati trimestrali inferiori alle attese.