patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
Woody Allen
Se solo Dio mi desse un qualche chiaro segno! Come fare un deposito a mio nome in una banca svizzera
Ecco dove si era rimasti....
Wall Street resiste alla delusione dei dati del Pil
Il listino americano chiude la settimana con un ulteriore lieve rialzo, anche se dati macroeconomici contrastanti e l’attesa per le elezioni presidenziali più incerte degli ultimi decenni (il 2 novembre prossimo) rende l’andamento degli indici altalenante dall’inizio alla fine della seduta. Così il Dow Jones termina in crescita dello 0,23% a 10.027,47, mentre l’S&P500 recupera lo 0,24% a quota 1.130,20. In calo frazionale il Nasdaq (grafico, a 1.974,99 punti (-0,04%) mentre è leggermente più ampio il calo del Russell 2000, a quota 583,79 (-0,31%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti ridiscendere al 4,03% sul decennale (dal 4,08% di ieri) e al 4,79% sul trentennale (dal 4,84%). L’oro risale invece a 429,40 dollari l’oncia, oltre tre più di ieri, mentre il petrolio chiude sui 51,76 dollari al barile, in rialzo di un’ottantina di centesimi di dollaro dalla chiusura della vigilia.
Sul fronte dei dati macroeconomici, il Pil del III trimestre si rivela una mezza delusione: il dato, atteso in crescita tra il 4% e il 4,3% dagli economisti, registra “solo” un +3,7% rispetto al +3,3% del secondo trimestre. Tuttavia allo stesso tempo l’inflazione “core” sale di uno 0,7% che rappresenta il minimo degli ultimi 42 anni, mentre il reddito personale disponibile segna un +1,4% e il livello di risparmio cala allo 0,4%, il livello più basso mai registrato dai tempi della Grande Depressione.
Al contrario l’indice sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan mostra un aumento a 91,7 in ottobre rispetto alla prima lettura di 87,5 e contro attese di un declino a 85, un dato che appare in linea con quello dei direttori acquisti dell’area di Chicago, che registra a sua volta un’espansione dell’attività economica superiore alle attese, quasi ad indicare che il rallentamento dell’economia vi è stato, ma è ormai alle spalle e che la crescita vada riaccellerando. L’opposto di quanto finora ipotizzato dalla maggior parte degli economisti.
Il mercato resta peraltro in stand-by,
con il numero dei titoli che perdono quota e che guadagnano terreno molto vicini sia sul Nyse sia sul Nasdaq, con le commodities e i preziosi che tendono ad allungare sul finale sfruttando il momento di debolezza del dollaro, accentuato dai dati sul Pil.
Tra i singoli titoli Caterpillar (CAT) e ExxonMobil (XOM) si mettono in luce tra i migliori componenti del Dow Jones, mentre le prese di beneficio stoppano oggi il recupero di American International Group (AIG) dopo la notizia data da Allstate (ALL) di una nuova inchiesta sul settore assicurativo aperta questa volta dal Procuratore Generale del Connecticut, Richard Blumenthal, mentre prosegue l’inchiesta della Procura di New York.
Tra le trimestrali rese note oggi, nel settore petrolifero deludono i numeri sia del colosso ChevronTexaco (CVX), sia della più piccola Andarko Petroleum (APC); in linea con le migliori attese i numeri di Cooper Cameron (CAM), che però delude nell’annunciare le previsioni per il quarto trimestre e per l’intero 2004 e chiude così in calo. Non va meglio a Avon Products (AVP), che anzi perde oltre l’8%, dopo aver migliorato le proprie stime sul prossimo futuro, ma aver mancato le attese sui numeri del terzo trimestre. Dreamworks Animation Skg (DWA), ieri protagonista di un debutto boom, vede stasera le prime prese di beneficio, perdendo un paio di dollari rispetto ai massimi visti a inizio seduta, ma chiude comunque a 39,05 dollari per azione, in crescita di un ulteriore 0,77% rispetto alla chiusura precedente, pur con volumi in netto calo, di poco inferiori ai 10 milioni di pezzi.

Woody Allen
Se solo Dio mi desse un qualche chiaro segno! Come fare un deposito a mio nome in una banca svizzera
Ecco dove si era rimasti....
Wall Street resiste alla delusione dei dati del Pil

Il listino americano chiude la settimana con un ulteriore lieve rialzo, anche se dati macroeconomici contrastanti e l’attesa per le elezioni presidenziali più incerte degli ultimi decenni (il 2 novembre prossimo) rende l’andamento degli indici altalenante dall’inizio alla fine della seduta. Così il Dow Jones termina in crescita dello 0,23% a 10.027,47, mentre l’S&P500 recupera lo 0,24% a quota 1.130,20. In calo frazionale il Nasdaq (grafico, a 1.974,99 punti (-0,04%) mentre è leggermente più ampio il calo del Russell 2000, a quota 583,79 (-0,31%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti ridiscendere al 4,03% sul decennale (dal 4,08% di ieri) e al 4,79% sul trentennale (dal 4,84%). L’oro risale invece a 429,40 dollari l’oncia, oltre tre più di ieri, mentre il petrolio chiude sui 51,76 dollari al barile, in rialzo di un’ottantina di centesimi di dollaro dalla chiusura della vigilia.
Sul fronte dei dati macroeconomici, il Pil del III trimestre si rivela una mezza delusione: il dato, atteso in crescita tra il 4% e il 4,3% dagli economisti, registra “solo” un +3,7% rispetto al +3,3% del secondo trimestre. Tuttavia allo stesso tempo l’inflazione “core” sale di uno 0,7% che rappresenta il minimo degli ultimi 42 anni, mentre il reddito personale disponibile segna un +1,4% e il livello di risparmio cala allo 0,4%, il livello più basso mai registrato dai tempi della Grande Depressione.

Al contrario l’indice sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan mostra un aumento a 91,7 in ottobre rispetto alla prima lettura di 87,5 e contro attese di un declino a 85, un dato che appare in linea con quello dei direttori acquisti dell’area di Chicago, che registra a sua volta un’espansione dell’attività economica superiore alle attese, quasi ad indicare che il rallentamento dell’economia vi è stato, ma è ormai alle spalle e che la crescita vada riaccellerando. L’opposto di quanto finora ipotizzato dalla maggior parte degli economisti.
Il mercato resta peraltro in stand-by,

con il numero dei titoli che perdono quota e che guadagnano terreno molto vicini sia sul Nyse sia sul Nasdaq, con le commodities e i preziosi che tendono ad allungare sul finale sfruttando il momento di debolezza del dollaro, accentuato dai dati sul Pil.
Tra i singoli titoli Caterpillar (CAT) e ExxonMobil (XOM) si mettono in luce tra i migliori componenti del Dow Jones, mentre le prese di beneficio stoppano oggi il recupero di American International Group (AIG) dopo la notizia data da Allstate (ALL) di una nuova inchiesta sul settore assicurativo aperta questa volta dal Procuratore Generale del Connecticut, Richard Blumenthal, mentre prosegue l’inchiesta della Procura di New York.
Tra le trimestrali rese note oggi, nel settore petrolifero deludono i numeri sia del colosso ChevronTexaco (CVX), sia della più piccola Andarko Petroleum (APC); in linea con le migliori attese i numeri di Cooper Cameron (CAM), che però delude nell’annunciare le previsioni per il quarto trimestre e per l’intero 2004 e chiude così in calo. Non va meglio a Avon Products (AVP), che anzi perde oltre l’8%, dopo aver migliorato le proprie stime sul prossimo futuro, ma aver mancato le attese sui numeri del terzo trimestre. Dreamworks Animation Skg (DWA), ieri protagonista di un debutto boom, vede stasera le prime prese di beneficio, perdendo un paio di dollari rispetto ai massimi visti a inizio seduta, ma chiude comunque a 39,05 dollari per azione, in crescita di un ulteriore 0,77% rispetto alla chiusura precedente, pur con volumi in netto calo, di poco inferiori ai 10 milioni di pezzi.

