patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
JOHN MAYNARD KEYNES
L'irrazionalità dei mercati può durare molto più delle vostre finanze.
Wall Street in rosso, pesano i timori su tassi e attentati
Priva del sostegno delle trimestrali, e con in mente ancora i numeri del mercato del lavoro, che ormai “chiamano” un rialzo dei tassi dall’attuale livello dell’1%, il minimo dal secondo dopoguerra, Wall Street continua a perdere terreno. Il Dow Jones in particolare fora il supporto psicologico dei 10 mila punti e chiude a 9.990,02 (-1,26%), il nuovo minimo dallo scorso 10 dicembre, mentre il più vasto S&P500 è sui 1.087,12 punti (-1,05%). Sulla stessa lunghezza l’arretramento del Nasdaq (grafico, a 1.896,07 punti (-1,14%), mentre amplia il calo il Russell 2000, che scende a quota 537,86 (-1,95%). Dal canto suo l’oro resta sui livelli di venerdì chiudendo a 378,70 dollari l’oncia, mentre i T-bond cedono ancora in misura frazionale, col rendimento sui 10 anni al 4,78% e quello sui 30 anni al 5,48%. In calo il prezzo del petrolio, il cui future per consegna a giugno cede il 2,6%, a 38,90 dollari a barile.
Gli analisti americani non appaiono eccessivamente sorpresi della debolezza degli indici: anzi, spiegano, in qualche modo era il Dow Jones finora a rappresentare una stranezza, dato che già il Nasdaq aveva infranto il supporto dei 2 mila punti e l’indice S&P500 quello di quota 1.100; pesano del resto, non solo a Wall Street, due tipi di paura, da un lato quella sui tassi d’interesse, dall’altro quella sulla situazione geopolitica, col rischio di nuovi attentati, dalla Russia al Giappone, per non parlare della polemica montante sulle torture inflitte dalle truppe d’occupazione Usa a prigionieri iracheni, una mina che rischia di affondare i sogni dell’attuale amministrazione di ottenere un secondo mandato a ottobre sull’onda della ripresa economica.
Questo secondo genere di timori appare al momento, almeno secondo alcuni analisti, il principale responsabile dei continui ribassi del mercato: la Fed, si fa infatti notare, potrebbe triplicare gli attuali tassi d’interesse e pure la politica monetaria resterebbe estremamente espansiva.
Ma tant’è ed oggi il numero dei titoli in calo supera quello dei titoli in crescita per 30 a 3 sul Nyse e per 25 a 7 sul Nasdaq. Sotto pressione anche oggi gli “interest rate sensitive” come i finanziari, mentre i semiconduttori riescono a rimbalzare e a chiudere in terreno positivo. Pesantemente venduti, invece, i titoli
energetici, in coincidenza col calo del prezzo del greggio; il calo degli energetici contribuisce anzi non poco all’arretramento degli indici.
Tra i titoli principali Citigroup (C) è in ampio calo dopo la notizia dell’imputazione di 5 miliardi di dollari (95 centesimi per azione) nel secondo trimestre, come costi e riserve in merito ad alcune Class (grafico action tra cui quella di WorldCom;
dopo la notizia Prudential Securities riduce il proprio giudizio sul titolo e su quello della rivale Jp Morgan (JPM) che chiude a sua volta in ampio ribasso. Meglio fanno le catene della grande distribuzione come Wal-Mart (WMT), che ha annunciato oggi che a maggio le vendite dovrebbero crescere tra il 4% e il 6%, mentre McDonald’s (MCD), le cui vendite negli Usa ad aprile sono salite del 13,5%, chiude in calo di meno di mezzo punto dopo aver passato gran parte del tempo in terreno positivo. Infine, per quanto riguarda la notizia del giorno, ossia la fusione tra SunTrust Banks (STI) e National Commerce Financial (NCF), entrambi i titoli chiudono in calo, con l’acquirente che perde il 7,6% e la preda che segna un -2,2% rispetto al prezzo di venerdì scorso.
Dati macroeconomici della giornata
GEore 8.00 Bilancia commerciale Mar
Precedente € 12.10 mld
Consenso € 12.0 mld
FR ore 8.45 Produzione industriale Mar
Precedente 0.8% m/m; 0.9% a/a
Consenso 0.4% m/m
Previsione 0.3% m/m; 1.5% a/a
UK ore 10.30 Produzione industriale Mar
Precedente -0.6% m/m; -1.2% a/a
Consenso 0.7% m/m; -0.2% a/a
Previsione 0.4% m/m; -0.4% a/a
UK ore 10.30 Produzione manifatturiera Mar
Precedente -0.6% m/m; 0.2% a/a
Consenso 0.6% m/m; 1.1% a/a
Previsione 0.5% m/m; 1.0% a/a
JOHN MAYNARD KEYNES
L'irrazionalità dei mercati può durare molto più delle vostre finanze.
Wall Street in rosso, pesano i timori su tassi e attentati
Priva del sostegno delle trimestrali, e con in mente ancora i numeri del mercato del lavoro, che ormai “chiamano” un rialzo dei tassi dall’attuale livello dell’1%, il minimo dal secondo dopoguerra, Wall Street continua a perdere terreno. Il Dow Jones in particolare fora il supporto psicologico dei 10 mila punti e chiude a 9.990,02 (-1,26%), il nuovo minimo dallo scorso 10 dicembre, mentre il più vasto S&P500 è sui 1.087,12 punti (-1,05%). Sulla stessa lunghezza l’arretramento del Nasdaq (grafico, a 1.896,07 punti (-1,14%), mentre amplia il calo il Russell 2000, che scende a quota 537,86 (-1,95%). Dal canto suo l’oro resta sui livelli di venerdì chiudendo a 378,70 dollari l’oncia, mentre i T-bond cedono ancora in misura frazionale, col rendimento sui 10 anni al 4,78% e quello sui 30 anni al 5,48%. In calo il prezzo del petrolio, il cui future per consegna a giugno cede il 2,6%, a 38,90 dollari a barile.
Gli analisti americani non appaiono eccessivamente sorpresi della debolezza degli indici: anzi, spiegano, in qualche modo era il Dow Jones finora a rappresentare una stranezza, dato che già il Nasdaq aveva infranto il supporto dei 2 mila punti e l’indice S&P500 quello di quota 1.100; pesano del resto, non solo a Wall Street, due tipi di paura, da un lato quella sui tassi d’interesse, dall’altro quella sulla situazione geopolitica, col rischio di nuovi attentati, dalla Russia al Giappone, per non parlare della polemica montante sulle torture inflitte dalle truppe d’occupazione Usa a prigionieri iracheni, una mina che rischia di affondare i sogni dell’attuale amministrazione di ottenere un secondo mandato a ottobre sull’onda della ripresa economica.
Questo secondo genere di timori appare al momento, almeno secondo alcuni analisti, il principale responsabile dei continui ribassi del mercato: la Fed, si fa infatti notare, potrebbe triplicare gli attuali tassi d’interesse e pure la politica monetaria resterebbe estremamente espansiva.
Ma tant’è ed oggi il numero dei titoli in calo supera quello dei titoli in crescita per 30 a 3 sul Nyse e per 25 a 7 sul Nasdaq. Sotto pressione anche oggi gli “interest rate sensitive” come i finanziari, mentre i semiconduttori riescono a rimbalzare e a chiudere in terreno positivo. Pesantemente venduti, invece, i titoli
energetici, in coincidenza col calo del prezzo del greggio; il calo degli energetici contribuisce anzi non poco all’arretramento degli indici.
Tra i titoli principali Citigroup (C) è in ampio calo dopo la notizia dell’imputazione di 5 miliardi di dollari (95 centesimi per azione) nel secondo trimestre, come costi e riserve in merito ad alcune Class (grafico action tra cui quella di WorldCom;
dopo la notizia Prudential Securities riduce il proprio giudizio sul titolo e su quello della rivale Jp Morgan (JPM) che chiude a sua volta in ampio ribasso. Meglio fanno le catene della grande distribuzione come Wal-Mart (WMT), che ha annunciato oggi che a maggio le vendite dovrebbero crescere tra il 4% e il 6%, mentre McDonald’s (MCD), le cui vendite negli Usa ad aprile sono salite del 13,5%, chiude in calo di meno di mezzo punto dopo aver passato gran parte del tempo in terreno positivo. Infine, per quanto riguarda la notizia del giorno, ossia la fusione tra SunTrust Banks (STI) e National Commerce Financial (NCF), entrambi i titoli chiudono in calo, con l’acquirente che perde il 7,6% e la preda che segna un -2,2% rispetto al prezzo di venerdì scorso.
Dati macroeconomici della giornata
GEore 8.00 Bilancia commerciale Mar
Precedente € 12.10 mld
Consenso € 12.0 mld
FR ore 8.45 Produzione industriale Mar
Precedente 0.8% m/m; 0.9% a/a
Consenso 0.4% m/m
Previsione 0.3% m/m; 1.5% a/a
UK ore 10.30 Produzione industriale Mar
Precedente -0.6% m/m; -1.2% a/a
Consenso 0.7% m/m; -0.2% a/a
Previsione 0.4% m/m; -0.4% a/a
UK ore 10.30 Produzione manifatturiera Mar
Precedente -0.6% m/m; 0.2% a/a
Consenso 0.6% m/m; 1.1% a/a
Previsione 0.5% m/m; 1.0% a/a