patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
Anonimo
In borsa non dimenticare mai ciò che potresti guadagnare ma soprattutto considera quello che potresti perdere.
Wall Street termina la seduta sottotono
Nonostante la Fed abbia agito come previsto, rialzando di uno 0,25% i tassi Usa (dall’1,75% al 2%) e ribadendo che ogni ulteriore mossa avverà con un “passo misurato”, con gli indici che hanno mostrato di gradire l’annuncio, sul finale di giornata a Wall Street prevalgono le prese di beneficio anche a causa del nuovo rialzo del greggio su un dato inferiore alle attese delle riserve petrolifere americane. Così il Nasdaq (grafico interrompe la sequenza di chiusure positive (sette prima di oggi) mentre anche Dow e S&P500 non vanno oltre i valori di ieri.
Unica eccezione positiva il Russell 2000. A fine giornata dunque il Dow Jones è a 10.385,48 punti (-0,01%), mentre il più ampio S&P500 scivola a quota 1.162,91 (-0,10%) e il Russell 2000 sale a 609,61 punti (+0,49%). Dal canto loro i T-bond, prima dell’annuncio sui tassi, chiudono con i rendimenti in crescita al 4,25% sul decennale (dal 4,21%) e al 4,98% sul trentennale (dal 4,94%). In lieve calo l’oro, a 434,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio torna a 48,86 dollari al barile, 1,50 dollari in più di ieri, complice il calo del dollaro contro yen ed euro dopo l’annuncio sui tassi.
Secondo quanto si legge nel commento del Fomc (che ha votato all’unanimità l’aumento) i tassi, pur essendo raddoppiati rispetto all’1% di inizio anno (che rappresentava il minimo degli ultimi 40 anni) sono tuttora “accomodanti” e dunque probabilmente altri rialzi sono nell’aria, anche se la Fed potrebbe aspettare una o due riunioni prima di riprendere la strada verso un livello di tassi “neutrale” per la crescita economica (anche se su questo punto le opinioni tra gli economisti divergono). Il mercato al momento scommette all’80% per un ulteriore rialzo dello 0,25% per il prossimo 14 dicembre, mentre vede i tassi al 2,75% per il giugno del 2005, il che richiederebbe un Fomc senza alcun rialzo. Secondo alcuni, peraltro, l’aumento sin da dicembre dei tassi dipenderà strettamente dall’andamento dei prezzi del greggio, oggi nuovamente in ripresa, come detto.
Tornando alle reazioni di Wall Street, che oggi ha anche visto il deficit commerciale Usa calare a settembre
del 3,7% a 51,6 milioni di dollari, molto più delle attese, tra i principali titoli sembrano oggi pesare in particolare i giudizi dei broker più che i dati macro: così Hewlett-Packard (HPQ) perde terreno dopo il downgrade di Ubs da “buy” a “neutral”, al pari di Dell Computer (DELL), a sua volta riportato a “neutral” dagli analisti svizzeri. Intel (INTC) guadagna invece terreno dopo aver raddoppiato il proprio dividendo trimestrale ed aver annunciato un buy-back di 500 milioni di dollari. Negativi in prevalenza i semiconduttori, su cui Morgan Stanley pare volersi mantenere ancora cauta, a differenza di altri broker. Decisamente negativa la giornata di Cisco (CSCO), dopo numeri trimestrali in linea con le previsioni accompagnati però da stime giudicate fin troppo prudenti dal mercato. Altro titolo in calo tra le blue chip è Pfizer (PFE), a causa delle polemiche crescenti sul farmaco Bextra, che potrebbe essere ritirato dal mercato, ripetendo il copione già visto con Merck (MRK) e l’antidolorifico Vioxx. Infine chiude in rialzo Walt Disney Company (DIS), che beneficia di un miglioramento delle stime da parte di Cibc World Markets.
![1083784549frasedelgiorno.gif](http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/1083784549frasedelgiorno.gif)
Anonimo
In borsa non dimenticare mai ciò che potresti guadagnare ma soprattutto considera quello che potresti perdere.
Wall Street termina la seduta sottotono
Nonostante la Fed abbia agito come previsto, rialzando di uno 0,25% i tassi Usa (dall’1,75% al 2%) e ribadendo che ogni ulteriore mossa avverà con un “passo misurato”, con gli indici che hanno mostrato di gradire l’annuncio, sul finale di giornata a Wall Street prevalgono le prese di beneficio anche a causa del nuovo rialzo del greggio su un dato inferiore alle attese delle riserve petrolifere americane. Così il Nasdaq (grafico interrompe la sequenza di chiusure positive (sette prima di oggi) mentre anche Dow e S&P500 non vanno oltre i valori di ieri.
![1100130233fed.gif](http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/1100130233fed.gif)
Unica eccezione positiva il Russell 2000. A fine giornata dunque il Dow Jones è a 10.385,48 punti (-0,01%), mentre il più ampio S&P500 scivola a quota 1.162,91 (-0,10%) e il Russell 2000 sale a 609,61 punti (+0,49%). Dal canto loro i T-bond, prima dell’annuncio sui tassi, chiudono con i rendimenti in crescita al 4,25% sul decennale (dal 4,21%) e al 4,98% sul trentennale (dal 4,94%). In lieve calo l’oro, a 434,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio torna a 48,86 dollari al barile, 1,50 dollari in più di ieri, complice il calo del dollaro contro yen ed euro dopo l’annuncio sui tassi.
![jumper_cables.jpg](http://www.claybennett.com/images/archivetoons/jumper_cables.jpg)
Secondo quanto si legge nel commento del Fomc (che ha votato all’unanimità l’aumento) i tassi, pur essendo raddoppiati rispetto all’1% di inizio anno (che rappresentava il minimo degli ultimi 40 anni) sono tuttora “accomodanti” e dunque probabilmente altri rialzi sono nell’aria, anche se la Fed potrebbe aspettare una o due riunioni prima di riprendere la strada verso un livello di tassi “neutrale” per la crescita economica (anche se su questo punto le opinioni tra gli economisti divergono). Il mercato al momento scommette all’80% per un ulteriore rialzo dello 0,25% per il prossimo 14 dicembre, mentre vede i tassi al 2,75% per il giugno del 2005, il che richiederebbe un Fomc senza alcun rialzo. Secondo alcuni, peraltro, l’aumento sin da dicembre dei tassi dipenderà strettamente dall’andamento dei prezzi del greggio, oggi nuovamente in ripresa, come detto.
Tornando alle reazioni di Wall Street, che oggi ha anche visto il deficit commerciale Usa calare a settembre
del 3,7% a 51,6 milioni di dollari, molto più delle attese, tra i principali titoli sembrano oggi pesare in particolare i giudizi dei broker più che i dati macro: così Hewlett-Packard (HPQ) perde terreno dopo il downgrade di Ubs da “buy” a “neutral”, al pari di Dell Computer (DELL), a sua volta riportato a “neutral” dagli analisti svizzeri. Intel (INTC) guadagna invece terreno dopo aver raddoppiato il proprio dividendo trimestrale ed aver annunciato un buy-back di 500 milioni di dollari. Negativi in prevalenza i semiconduttori, su cui Morgan Stanley pare volersi mantenere ancora cauta, a differenza di altri broker. Decisamente negativa la giornata di Cisco (CSCO), dopo numeri trimestrali in linea con le previsioni accompagnati però da stime giudicate fin troppo prudenti dal mercato. Altro titolo in calo tra le blue chip è Pfizer (PFE), a causa delle polemiche crescenti sul farmaco Bextra, che potrebbe essere ritirato dal mercato, ripetendo il copione già visto con Merck (MRK) e l’antidolorifico Vioxx. Infine chiude in rialzo Walt Disney Company (DIS), che beneficia di un miglioramento delle stime da parte di Cibc World Markets.
![1100130141tiscalisu.jpg](http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/1100130141tiscalisu.jpg)
![11001301554.gif](http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/11001301554.gif)