patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
La frase del giorno:JOSEPH DE LA VEGA
Prendete ogni guadagno senza mostrare rimorso per i profitti mancati, perché l'anguilla potrebbe sfuggirvi di mano più in fretta di quanto vi aspettiate
Wall Street torna sui propri massimi di periodo
Wall Street chiude la seduta sui massimi, col Dow Jones che sale di oltre 100 punti a quota 10.538,14 (+1,06%), mentre l’indice S&P 500 è a 1.130,52 punti (+0,83%). In buon recupero anche il Nasdaq (grafico, a 2.111,13 (+0,70%), oltre che l’indice delle small cap, il Russel 2000, a 586,11 punti (+0,85%). Gli indici sono così tornati sui recenti massimi: il Nasdaq e l’S&P 500 sono quasi sul massimo degli ultimi 30 mesi, mentre il Dow è giusto un punto sotto il massimo degli ultimi 22 mesi segnato la scorsa settimana. Sorvegliati speciali oggi numerosi titoli high-tech e biomedicali, le cui trimestrali stanno per essere diffuse in queste ore, come Intel (INTC) Yahoo! (YHOO), Apple (AAPL), Sun Microsystems (SUNW) o Genentech (DNA). E iniziamo proprio dai due titoli tecnologici: Intel batte le stime e segna un fatturato di 8,74 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2003 (+22% dall’anno scorso) ma i trader fissano l’attenzione sulle nuove previsioni della società per il 2004 che paiono meno positive delle attese. Gli stessi numeri appaiono non così superiori alle attese da giustificare il recente rialzo delle quotazioni, tanto che il titolo nel dopo-Borsa sta cedendo oltre il 2%, mentre nella sessione regolare aveva già perso lo 0,6%. Stessa sorte per Yahoo! che centra le attese, con utili per 75 milioni di dollari (11 centesimi per azione), su redditi netti per 511 milioni, ma secondo gli analisti non sorprende al punto da evitare le istintive vendite “sulla notizia” che portano il titolo a cedere oltre il 4% nel dopo-Borsa.
Da parte sua Apple registra il miglior risultato in termini di vendite degli ultimi quattro anni, con profitti netti per 63 milioni di dollari (17 centesimi per azione) rispetto alla perdita di 68 milioni (2 centesimi) di un anno fa e battendo le attese degli analisti che pronosticavano 15 centesimi di utile per azione. In questo caso il titolo, salito di meno di un punto percentuale nella sessione regolare, sta salendo di oltre il 6,5% nell’after hours. Infine forti vendite di farmaci consentono a Genentech di inanellare un’ulteriore trimestre di forte crescita, anche se in questo caso gli investitori più che agli utili guardano con attenzione all’approvazione o meno del nuovo farmaco anticancerogeno della società, l’Avastin,da parte della Fda. Complessivamente i titoli in rialzo battono quelli in calo nel rapporto di 2 a 1 sul Nyse e di 5 a 4 sul Nasdaq. Secondo gli analisti il rialzo odierno è stato guidato soprattutto dalle scommesse fatte nell’ultima parte della seduta dagli investitori sulla bontà dei risultati che sarebbero stati di lì a poco diffusi ed ora il rischio maggiore è quello di una certa delusione e comunque di una serie di prese di profitto al verificarsi dell’evento a lungo atteso.
Dal punto di vista macroeconomico i segnali sono apparsi oggi contraddittori: i prezzi alla produzione sono apparsi peggiori delle attese nel dato complessivo ma in linea per quanto riguarda la versione “core”, depurata delle componenti maggiormente volatili, mentre il Beige Book ha dipinto il quadro di un’economia in crescita che sta entrando nel nuovo anno con lo stesso passo di carica con cui ha concluso il 2003. Tornando ai titoli, Alcoa (AA) meglio di altri riflette la validità del vecchio detto “compra sui rumors, vendi sulle notizie”: venerdì scorso il gigante dell’alluminio ha fatto sapere di aver più che raddoppiato i profitti rispetto allo scorso anno, battendo anche le stime degli analisti, ma ciò non ha impedito al titolo di calare nelle due sedute successive. Adesso, segnalano alcuni commentatori, vi è il rischio che lo stesso fenomeno si ripeta con i “big” della tecnologia e del Biotech (grafico che hanno diffuso i loro numeri, un timore che sembra confermato in gran parte dall’andamento dei titoli in questione nella sessione After Hours di New York.
Intanto tornano di moda le fusioni: stasera Jp Morgan, secondo il Wsj, ha formalizzato una proposta di acquisto nei confronti di Bank One: se fosse vero si unirebbero il secondo e il settimo gruppo bancario Usa. Altra operazione di dimensioni importanti, nel campo telefonico, è quella che potrebbe a breve vedere At&t acquisire Sbc e Cingular, divisione di BellSouth.
Pivot Tiscali
Centrale 5.95

La frase del giorno:JOSEPH DE LA VEGA
Prendete ogni guadagno senza mostrare rimorso per i profitti mancati, perché l'anguilla potrebbe sfuggirvi di mano più in fretta di quanto vi aspettiate
Wall Street torna sui propri massimi di periodo
Wall Street chiude la seduta sui massimi, col Dow Jones che sale di oltre 100 punti a quota 10.538,14 (+1,06%), mentre l’indice S&P 500 è a 1.130,52 punti (+0,83%). In buon recupero anche il Nasdaq (grafico, a 2.111,13 (+0,70%), oltre che l’indice delle small cap, il Russel 2000, a 586,11 punti (+0,85%). Gli indici sono così tornati sui recenti massimi: il Nasdaq e l’S&P 500 sono quasi sul massimo degli ultimi 30 mesi, mentre il Dow è giusto un punto sotto il massimo degli ultimi 22 mesi segnato la scorsa settimana. Sorvegliati speciali oggi numerosi titoli high-tech e biomedicali, le cui trimestrali stanno per essere diffuse in queste ore, come Intel (INTC) Yahoo! (YHOO), Apple (AAPL), Sun Microsystems (SUNW) o Genentech (DNA). E iniziamo proprio dai due titoli tecnologici: Intel batte le stime e segna un fatturato di 8,74 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2003 (+22% dall’anno scorso) ma i trader fissano l’attenzione sulle nuove previsioni della società per il 2004 che paiono meno positive delle attese. Gli stessi numeri appaiono non così superiori alle attese da giustificare il recente rialzo delle quotazioni, tanto che il titolo nel dopo-Borsa sta cedendo oltre il 2%, mentre nella sessione regolare aveva già perso lo 0,6%. Stessa sorte per Yahoo! che centra le attese, con utili per 75 milioni di dollari (11 centesimi per azione), su redditi netti per 511 milioni, ma secondo gli analisti non sorprende al punto da evitare le istintive vendite “sulla notizia” che portano il titolo a cedere oltre il 4% nel dopo-Borsa.

Da parte sua Apple registra il miglior risultato in termini di vendite degli ultimi quattro anni, con profitti netti per 63 milioni di dollari (17 centesimi per azione) rispetto alla perdita di 68 milioni (2 centesimi) di un anno fa e battendo le attese degli analisti che pronosticavano 15 centesimi di utile per azione. In questo caso il titolo, salito di meno di un punto percentuale nella sessione regolare, sta salendo di oltre il 6,5% nell’after hours. Infine forti vendite di farmaci consentono a Genentech di inanellare un’ulteriore trimestre di forte crescita, anche se in questo caso gli investitori più che agli utili guardano con attenzione all’approvazione o meno del nuovo farmaco anticancerogeno della società, l’Avastin,da parte della Fda. Complessivamente i titoli in rialzo battono quelli in calo nel rapporto di 2 a 1 sul Nyse e di 5 a 4 sul Nasdaq. Secondo gli analisti il rialzo odierno è stato guidato soprattutto dalle scommesse fatte nell’ultima parte della seduta dagli investitori sulla bontà dei risultati che sarebbero stati di lì a poco diffusi ed ora il rischio maggiore è quello di una certa delusione e comunque di una serie di prese di profitto al verificarsi dell’evento a lungo atteso.
Dal punto di vista macroeconomico i segnali sono apparsi oggi contraddittori: i prezzi alla produzione sono apparsi peggiori delle attese nel dato complessivo ma in linea per quanto riguarda la versione “core”, depurata delle componenti maggiormente volatili, mentre il Beige Book ha dipinto il quadro di un’economia in crescita che sta entrando nel nuovo anno con lo stesso passo di carica con cui ha concluso il 2003. Tornando ai titoli, Alcoa (AA) meglio di altri riflette la validità del vecchio detto “compra sui rumors, vendi sulle notizie”: venerdì scorso il gigante dell’alluminio ha fatto sapere di aver più che raddoppiato i profitti rispetto allo scorso anno, battendo anche le stime degli analisti, ma ciò non ha impedito al titolo di calare nelle due sedute successive. Adesso, segnalano alcuni commentatori, vi è il rischio che lo stesso fenomeno si ripeta con i “big” della tecnologia e del Biotech (grafico che hanno diffuso i loro numeri, un timore che sembra confermato in gran parte dall’andamento dei titoli in questione nella sessione After Hours di New York.


Intanto tornano di moda le fusioni: stasera Jp Morgan, secondo il Wsj, ha formalizzato una proposta di acquisto nei confronti di Bank One: se fosse vero si unirebbero il secondo e il settimo gruppo bancario Usa. Altra operazione di dimensioni importanti, nel campo telefonico, è quella che potrebbe a breve vedere At&t acquisire Sbc e Cingular, divisione di BellSouth.
Pivot Tiscali
Centrale 5.95
