patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
BARBARA BRADFORD TAYLOR
Chiunque abbia detto che i soldi non fanno la felicità era malinformato, credo. Il denaro compra tanta felicità, per tante persone. E, francamente, preferirei essere miserabile con i soldi, piuttosto che senza
Il petrolio e Aig affossano Wall Street
Con un rialzo superiore al 2% il petrolio tocca l’ennesimo record di ogni tempo a 54,76 dollari al barile dopo un massimo a 54,90, e fa sprofondare in profondo rosso gli indici di Wall Street, che azzerano completamente il rally estivo tornando ai livelli visti a ferragosto. Il Dow Jones chiude infatti a quota 9.894,45 (-1,08%), perdendo in una sola seduta 120 punti circa anche a causa del crollo verticale di Aig (AIG), su cui pesano gli ingenti danni, stimati tra i 500 e i 515 milioni di dollari dalla stessa compagnia assicuratrice americana, provocati dagli ultimi uragani e tifoni negli Usa e in Giappone, mentre il più ampio e significativo S&P500 termina a quota 1.103,28 (-0,93%). In rosso anche il Nasdaq (grafico, che perde stasera lo 0,91% a quota 1.903,02. Appena più contenuto il calo del Russell 2000, a 564,85 punti (-0,80%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti in ulteriore lieve calo, sui dieci anni al 4,02% (dal 4,08% di ieri) e sui 30 anni al 4,83% (dal 4,87%), mentre l’oro approfitta del passaggio a vuoto del dollaro e risale a 419,50 dollari l’oncia, quasi 5 dollari in più di ieri. La giornata di oggi è stata votata in gran parte alla fitta “pioggia” di trimestrali, che continuano anche dopo la chiusura della sessione ufficiale, con nomi come Sun Microsystems (SUNW), che come numerosi altri “big” del listino centra le attese in termini di utili ma non di fatturato. Lo stesso destino era toccato, nell’arco della giornata, a Citigroup (C), che registra utili per azione di 1,02 dollari contro i 99 centesimi attesi ma solo 20,51 miliardi di dollari di fatturato, contro i 21,4 attesi, o a Bank of America (BAC), che vede gli utili scendere a 91 centesimi per azione dai 96 dello scorso anno contro attese pari a 90 centesimi mentre i ricavi, pur salendo a 12,73 miliardi di dollari dai 9,9 di dodici mesi prima sono distanti dalle attese (13,3 miliardi).
Forse però la delusione maggiore, in termini di numeri, viene tra i “big” da General Motors (GM), che chiude il trimestre con 78 centesimi per azione di utile, in calo dagli 80 centesimi dello scorso anno e nettamente al di sotto dei 96 centesimi previsti
in media dagli analisti di Wall Street. I ricavi sono stati pari a 44,86 miliardi di dollari, mentre le stime per il futuro parlano ora di un utile tra 6 e 6,50 dollari per azione per l’intero 2004, al di sotto delle precedenti stime di 7 dollari per azione.
Tra i tecnologici la palma del peggiore tocca invece a SanDisk (SNDK), che lascia sul campo il 27% dopo una trimestrale decisamente deludente per il produttore di card per memoria flash. In compenso Apple (AAPL) sale di circa il 13% sull’onda dei buoni risultati di ieri,mentre Intel (INTC) perde il 2,2% e Novellus Systems (NVLS), dopo dati poco soddisfacenti resi noti ieri a Borsa chiusa, chiude sfiorando il -9%.
In più nel corso della seduta sono stati presentati alcuni interessanti dati macroeconomici: forse il più atteso di tutti oggi è stato quello relativo alle scorte di prodotti petroliferi negli Usa, diramato dall’Energy Department. Inizialmente il dato, che ha segnalato un lieve accumulo delle scorte di greggio, contro il previsto calo, ha fatto raffreddare i prezzi del petrolio, ma l’effetto è subito svanito quando, leggendo nel dettaglio la nota, ci si è accorti che sono comunque calate le scorte di prodotti raffinati, come si temeva. Un’analisi condivisa poi dai dati dell’American Petroleum Institute, che già ieri aveva segnalato il calo della produzione petrolifera statunitense.
Secondo alcuni analisti il mercato per qualche tempo ancora dovrà convivere con prezzi dell’energia elevati e risultati contrastanti, buoni per alcuni dei “big” (come Citigroup) e più deludenti per altri, in particolare per i tecnologici che paiono perdere nuovamente forza.
Tornando ai singoli titoli, oltre a quelli delle già citate Aig e General Motors tra i componenti del Dow si segnalano i cali di Jp Morgan (JPM) e Hewlett-Packard (HPQ), quest’ultima colpita da un downgrade di Morgan Stanley, mentre tra i migliori si notano ExxonMobil (XOM), Boeing (BA), Merck (MRK) e McDonald’s (MCD).
A premere su Aig stasera è anche la notizia della decisione dell’ufficio del procuratore generale di New York di aprire un’inchiesta sulla stessa compagnia assicurativa, due funzionari della quale sono stati arrestati, oltre che su Marsh & McLennan (MMC, in calo del 24%), Chubb Corporation (CB, -6%), Hartford Financial Group (HIG, -6%) e Munich American con l’accusa di
avere indirizzato vari clienti, a loro insaputa, verso determinati assicuratori, in modo da ottenere pagamenti vantaggiosi.
Tiscali arretra ancora verso la soglia dei 3€ dimostrando comunque una buona tenuta soprattutto in AH dove malgrado il segno rosso a Wall street chiude la sessione con un dignitoso segno + scambiando attorno ai 300000 azioni che per la sessione serale non sono pochissimi.
curioso anche il fatto che si siano notati acquisti sul titolo e contratti di diversi decien di migliaia di azioni.......qualcuno si è posizionato per domani o trattasi di ricoperture??

BARBARA BRADFORD TAYLOR
Chiunque abbia detto che i soldi non fanno la felicità era malinformato, credo. Il denaro compra tanta felicità, per tante persone. E, francamente, preferirei essere miserabile con i soldi, piuttosto che senza
Il petrolio e Aig affossano Wall Street
Con un rialzo superiore al 2% il petrolio tocca l’ennesimo record di ogni tempo a 54,76 dollari al barile dopo un massimo a 54,90, e fa sprofondare in profondo rosso gli indici di Wall Street, che azzerano completamente il rally estivo tornando ai livelli visti a ferragosto. Il Dow Jones chiude infatti a quota 9.894,45 (-1,08%), perdendo in una sola seduta 120 punti circa anche a causa del crollo verticale di Aig (AIG), su cui pesano gli ingenti danni, stimati tra i 500 e i 515 milioni di dollari dalla stessa compagnia assicuratrice americana, provocati dagli ultimi uragani e tifoni negli Usa e in Giappone, mentre il più ampio e significativo S&P500 termina a quota 1.103,28 (-0,93%). In rosso anche il Nasdaq (grafico, che perde stasera lo 0,91% a quota 1.903,02. Appena più contenuto il calo del Russell 2000, a 564,85 punti (-0,80%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti in ulteriore lieve calo, sui dieci anni al 4,02% (dal 4,08% di ieri) e sui 30 anni al 4,83% (dal 4,87%), mentre l’oro approfitta del passaggio a vuoto del dollaro e risale a 419,50 dollari l’oncia, quasi 5 dollari in più di ieri. La giornata di oggi è stata votata in gran parte alla fitta “pioggia” di trimestrali, che continuano anche dopo la chiusura della sessione ufficiale, con nomi come Sun Microsystems (SUNW), che come numerosi altri “big” del listino centra le attese in termini di utili ma non di fatturato. Lo stesso destino era toccato, nell’arco della giornata, a Citigroup (C), che registra utili per azione di 1,02 dollari contro i 99 centesimi attesi ma solo 20,51 miliardi di dollari di fatturato, contro i 21,4 attesi, o a Bank of America (BAC), che vede gli utili scendere a 91 centesimi per azione dai 96 dello scorso anno contro attese pari a 90 centesimi mentre i ricavi, pur salendo a 12,73 miliardi di dollari dai 9,9 di dodici mesi prima sono distanti dalle attese (13,3 miliardi).

Forse però la delusione maggiore, in termini di numeri, viene tra i “big” da General Motors (GM), che chiude il trimestre con 78 centesimi per azione di utile, in calo dagli 80 centesimi dello scorso anno e nettamente al di sotto dei 96 centesimi previsti
in media dagli analisti di Wall Street. I ricavi sono stati pari a 44,86 miliardi di dollari, mentre le stime per il futuro parlano ora di un utile tra 6 e 6,50 dollari per azione per l’intero 2004, al di sotto delle precedenti stime di 7 dollari per azione.
Tra i tecnologici la palma del peggiore tocca invece a SanDisk (SNDK), che lascia sul campo il 27% dopo una trimestrale decisamente deludente per il produttore di card per memoria flash. In compenso Apple (AAPL) sale di circa il 13% sull’onda dei buoni risultati di ieri,mentre Intel (INTC) perde il 2,2% e Novellus Systems (NVLS), dopo dati poco soddisfacenti resi noti ieri a Borsa chiusa, chiude sfiorando il -9%.

In più nel corso della seduta sono stati presentati alcuni interessanti dati macroeconomici: forse il più atteso di tutti oggi è stato quello relativo alle scorte di prodotti petroliferi negli Usa, diramato dall’Energy Department. Inizialmente il dato, che ha segnalato un lieve accumulo delle scorte di greggio, contro il previsto calo, ha fatto raffreddare i prezzi del petrolio, ma l’effetto è subito svanito quando, leggendo nel dettaglio la nota, ci si è accorti che sono comunque calate le scorte di prodotti raffinati, come si temeva. Un’analisi condivisa poi dai dati dell’American Petroleum Institute, che già ieri aveva segnalato il calo della produzione petrolifera statunitense.
Secondo alcuni analisti il mercato per qualche tempo ancora dovrà convivere con prezzi dell’energia elevati e risultati contrastanti, buoni per alcuni dei “big” (come Citigroup) e più deludenti per altri, in particolare per i tecnologici che paiono perdere nuovamente forza.
Tornando ai singoli titoli, oltre a quelli delle già citate Aig e General Motors tra i componenti del Dow si segnalano i cali di Jp Morgan (JPM) e Hewlett-Packard (HPQ), quest’ultima colpita da un downgrade di Morgan Stanley, mentre tra i migliori si notano ExxonMobil (XOM), Boeing (BA), Merck (MRK) e McDonald’s (MCD).
A premere su Aig stasera è anche la notizia della decisione dell’ufficio del procuratore generale di New York di aprire un’inchiesta sulla stessa compagnia assicurativa, due funzionari della quale sono stati arrestati, oltre che su Marsh & McLennan (MMC, in calo del 24%), Chubb Corporation (CB, -6%), Hartford Financial Group (HIG, -6%) e Munich American con l’accusa di
avere indirizzato vari clienti, a loro insaputa, verso determinati assicuratori, in modo da ottenere pagamenti vantaggiosi.

Tiscali arretra ancora verso la soglia dei 3€ dimostrando comunque una buona tenuta soprattutto in AH dove malgrado il segno rosso a Wall street chiude la sessione con un dignitoso segno + scambiando attorno ai 300000 azioni che per la sessione serale non sono pochissimi.
curioso anche il fatto che si siano notati acquisti sul titolo e contratti di diversi decien di migliaia di azioni.......qualcuno si è posizionato per domani o trattasi di ricoperture??
