patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
ANONIMO
Un vantaggio dell'essere ricco è che tutti i tuoi errori sono definiti stravaganze
Wall Street chiude con un modesto recupero
Wall Street perde gran parte del proprio sprint sul finale, ma riesce ad evitare la beffa del “rosso” mantenendo un sia pur minimo rialzo al termine di una seduta che era apparsa più promettente. Il Dow Jones chiude così sui 10.244,79 punti (+0,13%), l’S&P500 è a quota 1.123,54 (+0,28%), mentre il tecnologico Nasdaq (grafico vale 1.904,07 punti (+0,40%), nuovamente sopra quota 1.900. Infine il Russell 2000 chiuda a 574,46 punti (+1,04%). Dal canto loro i T-bond hanno concluso la seduta in netto rialzo, dopo i dati dell’inflazione, nettamente inferiore alle attese (+0,1%), e del Philadelphia Fed Index, in calo oltre le attese (a 13,4 punti a settembre dai 28,5 di agosto, contro una stima di 24,5). Così i rendimenti sul 10 anni calano dal 4,13% al 4,07%, mentre quelli sui titoli trentennali scendono dal 4,93% al 4,88%. L’oro chiude invece poco sotto i livelli di ieri, a 406,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio dopo aver vissuto in calo tutta la seduta vede il prezzo impennrsi negli ultimi minuti e chiude a 43,88 dollari al barile, dopo un minimo intraday a 42,70, con i trader che attendono di valutare i danni di “Ivan” sulle istallazioni petrolifere del Golfo del Messico.
A sostenere il Dow ci pensano oggi Boeing (BA), Home Depot (HD), Jp Morgan Chase (JPM) e Disney (DIS), mentre Coca-Cola (KO) continua a perdere terreno dopo il recente “warning” sui risultati degli ultimi due trimestri del 2004. Sul listino high-tech sono invece i titoli internet e dei semiconduttori a dare una mano per recuperare terreno. Non sono comunque mancati neppure oggi i cali legati a nuovo “profit warning”.Un caso è quello della canadese Nortel Networks (NT), che perde l’8% dopo aver annunciato che i propri utili trimestrali risulteranno inferiori alle attese del mercato. In calo di quasi un punto anche Lucent Technologies (LU), condizionata dalle previsioni poco rosee fornite dalla rivale sullo stato del mercato delle infrastrutture di rete.
Intanto non accennano a migliorare le prospettive per il settore dei trasporti aerei, con Delta Air Lines (DAL) che da stasera ha avvisato di essere pronta a chiedere entro breve l’applicazione del “charter 11” (l’amministrazione controllata), dopo che domenica scorsa US Airways (UAIRQ) vi aveva fatto ricorso per la seconda volta in due anni, una mossa che costerà caro a Electronic Data Systems (EDS), che in una nota stima ricavi inferiori di 3 centesimi per azione a causa della vicenda. In leggero calo anche i titoli Qualcomm (QCOM), dopo che gli analisti di Credit Suisse First Boston hanno tagliato da “outperform” a “neutral” il rating sul titolo della compagnia, spiegando che le ricadute sulle vendite derivanti dallo sviluppo del 3G (l’Umts) sono già ampiamente espresse dalle attuali quotazioni. In compenso lo stesso broker ha riportato da “underperform” a “neutral” il proprio giudizio sulla finlandese Nokia (NOK), spiegando di attendersi un recupero dei margini di redditività del gruppo. Infine per quanto riguarda i titoli petroliferi, sembra che il peggio sia alle spalle: ExxonMobil (XOM), che ha ridotto di 55 mila barili al giorno e di 740 mila metri cubi di gas naturale la propria produzione proveniente dal Golfo del Messico finisce la seduta in modesto rialzo, mentre ChevronTexaco (CVX) chiude appena sotto i prezzi di ieri. In lieve recupero anche ConocoPhillips (COP), che ha fatto sapere di sperare di riprendere la produzione già la prossima settimana dopo aver tagliato del 77,6% la produzione di petrolio e del 49% quella di gas naturale come misura preventiva in vista dell’arrivo di “Ivan”.

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Wall Street chiude con un modesto recupero
Wall Street perde gran parte del proprio sprint sul finale, ma riesce ad evitare la beffa del “rosso” mantenendo un sia pur minimo rialzo al termine di una seduta che era apparsa più promettente. Il Dow Jones chiude così sui 10.244,79 punti (+0,13%), l’S&P500 è a quota 1.123,54 (+0,28%), mentre il tecnologico Nasdaq (grafico vale 1.904,07 punti (+0,40%), nuovamente sopra quota 1.900. Infine il Russell 2000 chiuda a 574,46 punti (+1,04%). Dal canto loro i T-bond hanno concluso la seduta in netto rialzo, dopo i dati dell’inflazione, nettamente inferiore alle attese (+0,1%), e del Philadelphia Fed Index, in calo oltre le attese (a 13,4 punti a settembre dai 28,5 di agosto, contro una stima di 24,5). Così i rendimenti sul 10 anni calano dal 4,13% al 4,07%, mentre quelli sui titoli trentennali scendono dal 4,93% al 4,88%. L’oro chiude invece poco sotto i livelli di ieri, a 406,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio dopo aver vissuto in calo tutta la seduta vede il prezzo impennrsi negli ultimi minuti e chiude a 43,88 dollari al barile, dopo un minimo intraday a 42,70, con i trader che attendono di valutare i danni di “Ivan” sulle istallazioni petrolifere del Golfo del Messico.
A sostenere il Dow ci pensano oggi Boeing (BA), Home Depot (HD), Jp Morgan Chase (JPM) e Disney (DIS), mentre Coca-Cola (KO) continua a perdere terreno dopo il recente “warning” sui risultati degli ultimi due trimestri del 2004. Sul listino high-tech sono invece i titoli internet e dei semiconduttori a dare una mano per recuperare terreno. Non sono comunque mancati neppure oggi i cali legati a nuovo “profit warning”.Un caso è quello della canadese Nortel Networks (NT), che perde l’8% dopo aver annunciato che i propri utili trimestrali risulteranno inferiori alle attese del mercato. In calo di quasi un punto anche Lucent Technologies (LU), condizionata dalle previsioni poco rosee fornite dalla rivale sullo stato del mercato delle infrastrutture di rete.
Intanto non accennano a migliorare le prospettive per il settore dei trasporti aerei, con Delta Air Lines (DAL) che da stasera ha avvisato di essere pronta a chiedere entro breve l’applicazione del “charter 11” (l’amministrazione controllata), dopo che domenica scorsa US Airways (UAIRQ) vi aveva fatto ricorso per la seconda volta in due anni, una mossa che costerà caro a Electronic Data Systems (EDS), che in una nota stima ricavi inferiori di 3 centesimi per azione a causa della vicenda. In leggero calo anche i titoli Qualcomm (QCOM), dopo che gli analisti di Credit Suisse First Boston hanno tagliato da “outperform” a “neutral” il rating sul titolo della compagnia, spiegando che le ricadute sulle vendite derivanti dallo sviluppo del 3G (l’Umts) sono già ampiamente espresse dalle attuali quotazioni. In compenso lo stesso broker ha riportato da “underperform” a “neutral” il proprio giudizio sulla finlandese Nokia (NOK), spiegando di attendersi un recupero dei margini di redditività del gruppo. Infine per quanto riguarda i titoli petroliferi, sembra che il peggio sia alle spalle: ExxonMobil (XOM), che ha ridotto di 55 mila barili al giorno e di 740 mila metri cubi di gas naturale la propria produzione proveniente dal Golfo del Messico finisce la seduta in modesto rialzo, mentre ChevronTexaco (CVX) chiude appena sotto i prezzi di ieri. In lieve recupero anche ConocoPhillips (COP), che ha fatto sapere di sperare di riprendere la produzione già la prossima settimana dopo aver tagliato del 77,6% la produzione di petrolio e del 49% quella di gas naturale come misura preventiva in vista dell’arrivo di “Ivan”.
