patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
MARGARET THATCHER
Essere potente è come essere una Signora. Se devi dire che lo sei, allora non lo sei.
Seduta altalenante a Wall Street, bene Altria e Intel
Al termine di una seduta vissuta tutta sul filo della parità e dove hanno pesato numerosi warning oltre all’attesa per le trimestrali di Novell (NOVL) e Disney (DIS), gli indici di Wall Street chiudono in lieve crescita col Dow Jones a 10.572,55 punti (+0,22%), l’S&P500 a 1.183,55 (+0,14%) e il Nasdaq (grafico a quota 2.104,28 (+0,22%), coi semiconduttori sempre in battuta (+1,32%), mentre il Russell 2000 limita il calo a 622,06 punti (-0,15%). Dal canto suo il future sull’oro ha chiuso in lieve calo, complice il rimbalzo del dollaro dopo i minimi visti stamani in Europa, finendo a quota 442,90, 1,7 dollari in meno di ieri ma sempre sui massimi non più registrati dal lontano 1988. In lieve calo il rendimento dei T-bond, che torna al 4,12% sul decennale (dal 4,14% di ieri) e al 4,82% sul trentennale (dal 8,14%). Infine l’oro nero termina la seduta a 46,38 dollari al barile, in calo di un’ulteriore settantina di centesimi di dollaro, spegnendo sul nascere il rialzo visto ieri.
A dare un sostegno al Nyse ci pensa oggi Altria (MO), mentre gli analisti si interrogano sui differenti scenari per i semiconduttori che emergono dalle dichiarazioni di Applied Materials (AMAT) e Intel (INTC). Anche i dati macro diffusi oggi, che suggeriscono un possibile rallentamento dell’economia Usa e il riaffiorare dei timori relativi ad un nuovo caso di “mucca pazza” contribuiscono ad aumentare l’incertezza sul listino di New York.
Per quanto riguarda Altria il titolo sale del 2% sulla crescente sensazione che i peggiori guai giudiziari per l’azienda di tabacco e alimentari possano presto concludersi, cosa che ha portato oggi Prudential Equity Group e Goldman Sachs ad alzare il proprio giudizio sul titolo, nella convinzione che ora potrà riprendere vigore il processo di riorganizzazione del gruppo con l’eventuale separazione tra le varie attività. McDonald’s (MCD) e numerosi titoli del settore della carne risentono invece dell’annuncio della scoperta di un secondo caso di “mucca pazza” negli Usa, sebbene il ministero per l’agricoltura abbiadiffuso una nota in cui cerca di gettare acqua sul fuoco.
Passando ai dati macro, oggi i numeri sono apparsi meno rassicuranti di ieri: l’indice Fed di Philadelphia, in particolare, è sceso a novembre a 20,7 dai 28,5 del mese di ottobre, rivelandosi peggiore delle stime medie degli analisti, pari a 23 punti, mentre il leading indicator di ottobre cala a 115,1 punti, anche in questo caso deludendo le attese. Solo i sussidi di disoccupazione settimanali sembrano in linea con le previsioni, ma la media a quattro settimane mostra un lieve aumento (mille unità, a quota 338.250) che non era nelle attese.
Tra i semiconduttori i positivi numeri della trimestrale di Applied Materials e soprattutto l’ottimismo dei vertici di Intel sulle prospettive del primo semestre del prossimo anno, visto in crescita rispetto alla prima metà del 2004, più che compensano alcuni giudizi negativi su Micron Technology (MU) e la visione molto prudente della stessa Applied Materials sull’andamento degli ordini nei prossimi mesi. In calo Google (GOOG), dopo che il celebre motore di ricerca ha avvisato che i tassi di crescita del terzo trimestre rispetto al secondo potrebbero “non essere sostenibili” nel futuro. Una notizia che fa bene solo in parte a Yahoo! (YHOO), oggi poco oltre i livelli di ieri.
Infine dopo la chiusura della campanella Disney ha diffuso la trimestrale chiusa con 516 milioni di dollari di utile netto, o 25 centesimi per azione, su 7,54 miliardi di fatturato. Esclusi profitti straordinari per 6 centesimi per azione, il gruppo ha dunque registrato 19 centesimi di utile per azione, battendo di un penny le attese medie di Wall Street. Novell dal canto suo ritorna all’utile nel quarto trimestre fiscale rispetto alle perdite di un anno fa, grazie alla spinta al fatturato dato dai cambi favorevoli. Il produttore di software di rete e applicazioni basate su Linux ha guadagnato 13 milioni di dollari o 3 centesimi per azione su 301 milioni di fatturato. Al netto degli oneri straordinari l’utile netto per azione è di 6 centesimi, uno in più delle attese medie di Wall Street.

MARGARET THATCHER
Essere potente è come essere una Signora. Se devi dire che lo sei, allora non lo sei.
Seduta altalenante a Wall Street, bene Altria e Intel
Al termine di una seduta vissuta tutta sul filo della parità e dove hanno pesato numerosi warning oltre all’attesa per le trimestrali di Novell (NOVL) e Disney (DIS), gli indici di Wall Street chiudono in lieve crescita col Dow Jones a 10.572,55 punti (+0,22%), l’S&P500 a 1.183,55 (+0,14%) e il Nasdaq (grafico a quota 2.104,28 (+0,22%), coi semiconduttori sempre in battuta (+1,32%), mentre il Russell 2000 limita il calo a 622,06 punti (-0,15%). Dal canto suo il future sull’oro ha chiuso in lieve calo, complice il rimbalzo del dollaro dopo i minimi visti stamani in Europa, finendo a quota 442,90, 1,7 dollari in meno di ieri ma sempre sui massimi non più registrati dal lontano 1988. In lieve calo il rendimento dei T-bond, che torna al 4,12% sul decennale (dal 4,14% di ieri) e al 4,82% sul trentennale (dal 8,14%). Infine l’oro nero termina la seduta a 46,38 dollari al barile, in calo di un’ulteriore settantina di centesimi di dollaro, spegnendo sul nascere il rialzo visto ieri.
A dare un sostegno al Nyse ci pensa oggi Altria (MO), mentre gli analisti si interrogano sui differenti scenari per i semiconduttori che emergono dalle dichiarazioni di Applied Materials (AMAT) e Intel (INTC). Anche i dati macro diffusi oggi, che suggeriscono un possibile rallentamento dell’economia Usa e il riaffiorare dei timori relativi ad un nuovo caso di “mucca pazza” contribuiscono ad aumentare l’incertezza sul listino di New York.
Per quanto riguarda Altria il titolo sale del 2% sulla crescente sensazione che i peggiori guai giudiziari per l’azienda di tabacco e alimentari possano presto concludersi, cosa che ha portato oggi Prudential Equity Group e Goldman Sachs ad alzare il proprio giudizio sul titolo, nella convinzione che ora potrà riprendere vigore il processo di riorganizzazione del gruppo con l’eventuale separazione tra le varie attività. McDonald’s (MCD) e numerosi titoli del settore della carne risentono invece dell’annuncio della scoperta di un secondo caso di “mucca pazza” negli Usa, sebbene il ministero per l’agricoltura abbiadiffuso una nota in cui cerca di gettare acqua sul fuoco.
Passando ai dati macro, oggi i numeri sono apparsi meno rassicuranti di ieri: l’indice Fed di Philadelphia, in particolare, è sceso a novembre a 20,7 dai 28,5 del mese di ottobre, rivelandosi peggiore delle stime medie degli analisti, pari a 23 punti, mentre il leading indicator di ottobre cala a 115,1 punti, anche in questo caso deludendo le attese. Solo i sussidi di disoccupazione settimanali sembrano in linea con le previsioni, ma la media a quattro settimane mostra un lieve aumento (mille unità, a quota 338.250) che non era nelle attese.
Tra i semiconduttori i positivi numeri della trimestrale di Applied Materials e soprattutto l’ottimismo dei vertici di Intel sulle prospettive del primo semestre del prossimo anno, visto in crescita rispetto alla prima metà del 2004, più che compensano alcuni giudizi negativi su Micron Technology (MU) e la visione molto prudente della stessa Applied Materials sull’andamento degli ordini nei prossimi mesi. In calo Google (GOOG), dopo che il celebre motore di ricerca ha avvisato che i tassi di crescita del terzo trimestre rispetto al secondo potrebbero “non essere sostenibili” nel futuro. Una notizia che fa bene solo in parte a Yahoo! (YHOO), oggi poco oltre i livelli di ieri.
Infine dopo la chiusura della campanella Disney ha diffuso la trimestrale chiusa con 516 milioni di dollari di utile netto, o 25 centesimi per azione, su 7,54 miliardi di fatturato. Esclusi profitti straordinari per 6 centesimi per azione, il gruppo ha dunque registrato 19 centesimi di utile per azione, battendo di un penny le attese medie di Wall Street. Novell dal canto suo ritorna all’utile nel quarto trimestre fiscale rispetto alle perdite di un anno fa, grazie alla spinta al fatturato dato dai cambi favorevoli. Il produttore di software di rete e applicazioni basate su Linux ha guadagnato 13 milioni di dollari o 3 centesimi per azione su 301 milioni di fatturato. Al netto degli oneri straordinari l’utile netto per azione è di 6 centesimi, uno in più delle attese medie di Wall Street.

