patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
JOEY ADAMS
La bancarotta è una pratica perfettamente legale grazie alla quale tu ti metti i soldi nella tasca dei pantaloni e consegni il soprabito ai creditori.
Wall Street: il rialzo si fa strada. Tutti pazzi per American Express (+6,37%)
Seconda sessione consecutiva sui guadagni a Wall Street per gli indici azionari americani. L’ottava corrente, infatti, sembra esser iniziata col piede giusto, dato gli investitori che stanno ritrovando l’ottimismo sull’azionario a stelle e strisce anche in virtù di operazioni sul capitale varate dai Big dei listini, ma anche per effetto di ulteriori operazioni di fusione e di acquisizione che potrebbero essere lanciate nel corso delle prossime settimane. Così, a fine giornata, il Dow Jones e l’indice allargato, l’SP500, hanno guadagnato, rispettivamente, lo 0,59% e lo 0,69%, mentre il Nasdaq (grafico Composite ha chiuso con un gain dello 0,30% dopo un avvio in frazionale territorio negativo.
Tra i titoli del Dow Jones, il colosso American Express (AXP) è stato acquistato a mani basse dagli investitori in scia all’annuncio relativo allo scorporo della propria divisione finanziaria, l’American Express Financial Advisors unit. Il titolo, al close, ha così guadagnato il 6,37%, conquistandosi la fiducia del mercato e di numerosi analisti, tra cui Michael Hughes di Merrill Lynch, il quale ha innalzato la raccomandazione su American Express portandola da “neutral” a “buy” (comprare). Dall’altra parte del segno, invece, segnaliamo il close in controtendenza di Pfizer (-1,24%), McDonald’s (-1,27%), Merck (-0,78%) e Procter and Gamble (-0,68%), mentre Exxon (XOM) ha messo a segno uno strappo del 3,24% dopo l’upgrade, da “peer perform” ad “outperform”, emesso oggi dagli analisti di Bear Stearns.
Al New York Stock Exchange, spicca tra i Big il rialzo registrato da Advanced Micro Devices (AMD), che al close ha fatto registrare un incremento del 2,97% nonostante la copertura iniziale, con un rating di “sell” (vendere), avviata oggi dagli esperti di Moors and Cabot. Nel settore del networking, luce verde anche per Nortel Networks (+3,08%), mentre in quello telefonico Sprint FON Group (+1,47%) ha piazzato il terzo rialzo di fila in scia all’upgrade, da “underperform” ad “outperform”, emesso oggi da Thomas Weisel. Sul versante opposto, invece, segnaliamo anche oggi la chiusura in rosso di Gillette (-0,83%) e, soprattutto, quella del colosso Tyco International Ltd (-4,51%), pressato dalle vendite dopo aver riportato una trimestrale con utili inferiori alle previsioni di consenso.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, giornata nera per Ariba Inc. (ARBA), che a fine giornata ha fatto registrare un crollo del 32,42% dopo aver riportato una trimestrale con utili e ricavi inferiori alle attese degli analisti. Nel dettaglio la società, attiva nella produzione di software per l’e-commerce, ha archiviato il primo trimestre fiscale con un utile, escludendo i costi per le acquisizioni e le ristrutturazioni, pari a $ 0,02 per azione rispetto ad un consenso “piazzato” a $ 0,04 per azione; allo stesso modo, il giro d’affari è stato di $ 86,9 milioni rispetto ad una stima non inferiore agli $ 87,9 milioni. Dall’altra parte del segno, invece, è proseguito anche oggi il momento d’oro di Sun Microsystems (+1,38%), che nelle ultime tre sessioni ha messo a segno un rialzo complessivo dell’ordine dei dieci punti percentuali. In particolare, gli investitori oggi hanno premiato i titoli del colosso del settore computer-network dopo che l’azienda ha annunciato di voler introdurre, a favore dei propri clienti, un sistema di “pay-per-use”, su base oraria, per l’utilizzo delle piattaforme di calcolo. Nel settore dei semiconduttori, a fine giornata, disco verde anche per Atmel (+3,92%) ed Applied Materials (+3,14%), mentre tra i Big Internet sono tornati a scendere eBay (-4,38%), Google (-1,90%) e Yahoo! (-1,31%).
Sui mercati valutari, infine, l’euro in serata nei confronti del dollaro passa di mano a 1,3049 rispetto ad un minimo intraday sul livello di $ 1,30.


JOEY ADAMS
La bancarotta è una pratica perfettamente legale grazie alla quale tu ti metti i soldi nella tasca dei pantaloni e consegni il soprabito ai creditori.
Wall Street: il rialzo si fa strada. Tutti pazzi per American Express (+6,37%)
Seconda sessione consecutiva sui guadagni a Wall Street per gli indici azionari americani. L’ottava corrente, infatti, sembra esser iniziata col piede giusto, dato gli investitori che stanno ritrovando l’ottimismo sull’azionario a stelle e strisce anche in virtù di operazioni sul capitale varate dai Big dei listini, ma anche per effetto di ulteriori operazioni di fusione e di acquisizione che potrebbero essere lanciate nel corso delle prossime settimane. Così, a fine giornata, il Dow Jones e l’indice allargato, l’SP500, hanno guadagnato, rispettivamente, lo 0,59% e lo 0,69%, mentre il Nasdaq (grafico Composite ha chiuso con un gain dello 0,30% dopo un avvio in frazionale territorio negativo.

Tra i titoli del Dow Jones, il colosso American Express (AXP) è stato acquistato a mani basse dagli investitori in scia all’annuncio relativo allo scorporo della propria divisione finanziaria, l’American Express Financial Advisors unit. Il titolo, al close, ha così guadagnato il 6,37%, conquistandosi la fiducia del mercato e di numerosi analisti, tra cui Michael Hughes di Merrill Lynch, il quale ha innalzato la raccomandazione su American Express portandola da “neutral” a “buy” (comprare). Dall’altra parte del segno, invece, segnaliamo il close in controtendenza di Pfizer (-1,24%), McDonald’s (-1,27%), Merck (-0,78%) e Procter and Gamble (-0,68%), mentre Exxon (XOM) ha messo a segno uno strappo del 3,24% dopo l’upgrade, da “peer perform” ad “outperform”, emesso oggi dagli analisti di Bear Stearns.

Al New York Stock Exchange, spicca tra i Big il rialzo registrato da Advanced Micro Devices (AMD), che al close ha fatto registrare un incremento del 2,97% nonostante la copertura iniziale, con un rating di “sell” (vendere), avviata oggi dagli esperti di Moors and Cabot. Nel settore del networking, luce verde anche per Nortel Networks (+3,08%), mentre in quello telefonico Sprint FON Group (+1,47%) ha piazzato il terzo rialzo di fila in scia all’upgrade, da “underperform” ad “outperform”, emesso oggi da Thomas Weisel. Sul versante opposto, invece, segnaliamo anche oggi la chiusura in rosso di Gillette (-0,83%) e, soprattutto, quella del colosso Tyco International Ltd (-4,51%), pressato dalle vendite dopo aver riportato una trimestrale con utili inferiori alle previsioni di consenso.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, giornata nera per Ariba Inc. (ARBA), che a fine giornata ha fatto registrare un crollo del 32,42% dopo aver riportato una trimestrale con utili e ricavi inferiori alle attese degli analisti. Nel dettaglio la società, attiva nella produzione di software per l’e-commerce, ha archiviato il primo trimestre fiscale con un utile, escludendo i costi per le acquisizioni e le ristrutturazioni, pari a $ 0,02 per azione rispetto ad un consenso “piazzato” a $ 0,04 per azione; allo stesso modo, il giro d’affari è stato di $ 86,9 milioni rispetto ad una stima non inferiore agli $ 87,9 milioni. Dall’altra parte del segno, invece, è proseguito anche oggi il momento d’oro di Sun Microsystems (+1,38%), che nelle ultime tre sessioni ha messo a segno un rialzo complessivo dell’ordine dei dieci punti percentuali. In particolare, gli investitori oggi hanno premiato i titoli del colosso del settore computer-network dopo che l’azienda ha annunciato di voler introdurre, a favore dei propri clienti, un sistema di “pay-per-use”, su base oraria, per l’utilizzo delle piattaforme di calcolo. Nel settore dei semiconduttori, a fine giornata, disco verde anche per Atmel (+3,92%) ed Applied Materials (+3,14%), mentre tra i Big Internet sono tornati a scendere eBay (-4,38%), Google (-1,90%) e Yahoo! (-1,31%).

Sui mercati valutari, infine, l’euro in serata nei confronti del dollaro passa di mano a 1,3049 rispetto ad un minimo intraday sul livello di $ 1,30.

