patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
SIR GEOFFREY CROWTHER
Il denaro, è stato detto, ha due proprietà. È piatto, in modo da poter essere impilato. Ed è tondo, così può circolare.
Wall Street nervosa, recuperano i tecnologici
Wall Street termina una seduta partita bene ma subito messa in crisi dal deludente dato dell’Ism manifatturiero di agosto, sceso oltre le attese, e sulla quale i dati delle scorte energetiche Usa, spingendo al rialzo il future sul greggio texano, hanno ulteriormente pesato negativamente, con un andamento modesto degli indici, ad eccezione del Nasdaq (grafico, che riesce a recuperare parte del terreno perso grazie al rimbalzo di Intel. Il Dow Jones finisce così a quota 10.168,83 (-0,05%), il più ampio S&P500 a 1.105,92 punti (+0,15%), mentre il Nasdaq è a quota 1.850,41 (+0,67%). Dal canto suo il Russell 2000 finisce sui 552,46 punti (+0,83%). In rialzo come detto il petrolio, che termina a 44 dollari al barile (+4,23%) dopo un massimo a 44,40, mentre l’oro scivola a 410,80 dollari, arretrando di poco meno di due dollari l’oncia rispetto a ieri. Le tensioni che continuano a tormentare il listino azionario americano finiscono col favorire un minimo di fly to quality verso i bond, col rendimento sul decennale guida che cala così al 4,12% (dal 4,13% di ieri) e quello sul trentennale di riferimento al 4,93% (dal 4,94% precedente).
Al di là dei movimenti intraday degli indici, a volte legati a voci e allarmi come quelli per un presunto attentato a Washigton,
rapidamente rivelatosi una bolla di sapone, i pochi analisti ai loro posti in una Wall Street che continua ad essere disertata dalla maggioranza degli operatori nella settimana che precede il Labour day (che terrà chiusa la Borsa lunedì prossimo, segnando la fine delle ferie estive) fanno notare come non sia il caso di farsi prendere la mano dagli eventuali segnali positivi (né soppesare troppo quelli negativi), dato che i volumi rimangono modesti e che la statistica è favorevole al mercato agli inizi di settembre (negli ultimi otto anni per sette volte il mercato ha chiuso al rialzo il primo settembre). Peraltro, notano gli amanti degli almanacchi, se questo è vero per i primi giorni del mese estendendo la statistica all’intero settembre si nota come in media dagli anni ’50 a oggi l’indice S&P500 abbia perso mediamente lo 0,7% nel nono mese dell’anno
Passando ai dati pubblicati, la giornata si è aperta con un segnale negativo per il mercato immobiliare, con l’indice della Mortgage Bankers Association, sui mutui ipotecari negli Usa, in calo dello 0,6% a 642,7 punti dai precedenti 646,3.
Ma la sorpresa peggiore è arrivata dall’Ism manifatturiero di agosto, calato al 59% dal 62%, contro un consensus pari al 60%, mentre la spesa per costruzioni di luglio è stata pari a 997,2 miliardi di dollari, in crescita dello 0,4% su base annua, in questo caso contro una previsione del -0,5%. Il colpo del ko ha rischiato di darlo il dato sulle scorte energetiche Usa, calate in una settimana di 8,1 (secondo il Petroleum Institute) ossia di 4,2 milioni di barili (secondo i dati dell’Energy Department), in ogni caso ben oltre le attese. Numeri che hanno favorito, come detto, il ritorno del prezzo del greggio texano sui 44 dollari al barile, deprimendo l’andamento dei titoli azionari ad eccezione di petroliferi come ExxonMobil (XOM), che infatti è stasera il migliore dei componenti del Dow. American International Group (AIG) e Jp Morgan Chase (JPM) sono invece i due peggiori componenti, in una giornata che vede finanziari, titoli auriferi e linee aeree in ampio calo, mentre recuperano gli energetici in genere, i biotecnologici e i produttori di hardware, con Apple (AAPL) che balza in avanti di altri 4 punti circa dopo i report favorevoli alla casa di Cupertino, che ieri ha annunciato il lancio dei nuovi iMac G5, a prezzi meno elevati del consueto e dunque più interessanti per il mercato di massa.
Tra i tecnologici, come detto, Intel (INTC) recupera parte del terreno perso alla vigilia, nonostante l’ulteriore downgrade da parte di Smith Barney, che taglia il target sul titolo da 30 a 25 dollari per azione, mentre Ubs mantiene il proprio “buy” pur attendendosi un restringimento del range relativo alle stime di utili e fatturato del terzo trimestre, domani sera, mentre First Albany appare maggiormente scettica e si attende una riduzione delle stime massime per entrambe le voci.
Un altro tema della seduta ha riguardato il settore auto, con i dati provvisori sulle immatricolazioni di agosto e la riduzione delle stime di produzione che pesano su Ford (F)
e General Motors (GM), mentre DaimlerChrysler (DCX) evita il rosso nonostante il calo di vendite solo in parte compensato da un discreto andamento del marchio Mercedes.

SIR GEOFFREY CROWTHER
Il denaro, è stato detto, ha due proprietà. È piatto, in modo da poter essere impilato. Ed è tondo, così può circolare.
Wall Street nervosa, recuperano i tecnologici
Wall Street termina una seduta partita bene ma subito messa in crisi dal deludente dato dell’Ism manifatturiero di agosto, sceso oltre le attese, e sulla quale i dati delle scorte energetiche Usa, spingendo al rialzo il future sul greggio texano, hanno ulteriormente pesato negativamente, con un andamento modesto degli indici, ad eccezione del Nasdaq (grafico, che riesce a recuperare parte del terreno perso grazie al rimbalzo di Intel. Il Dow Jones finisce così a quota 10.168,83 (-0,05%), il più ampio S&P500 a 1.105,92 punti (+0,15%), mentre il Nasdaq è a quota 1.850,41 (+0,67%). Dal canto suo il Russell 2000 finisce sui 552,46 punti (+0,83%). In rialzo come detto il petrolio, che termina a 44 dollari al barile (+4,23%) dopo un massimo a 44,40, mentre l’oro scivola a 410,80 dollari, arretrando di poco meno di due dollari l’oncia rispetto a ieri. Le tensioni che continuano a tormentare il listino azionario americano finiscono col favorire un minimo di fly to quality verso i bond, col rendimento sul decennale guida che cala così al 4,12% (dal 4,13% di ieri) e quello sul trentennale di riferimento al 4,93% (dal 4,94% precedente).
Al di là dei movimenti intraday degli indici, a volte legati a voci e allarmi come quelli per un presunto attentato a Washigton,

Passando ai dati pubblicati, la giornata si è aperta con un segnale negativo per il mercato immobiliare, con l’indice della Mortgage Bankers Association, sui mutui ipotecari negli Usa, in calo dello 0,6% a 642,7 punti dai precedenti 646,3.
Ma la sorpresa peggiore è arrivata dall’Ism manifatturiero di agosto, calato al 59% dal 62%, contro un consensus pari al 60%, mentre la spesa per costruzioni di luglio è stata pari a 997,2 miliardi di dollari, in crescita dello 0,4% su base annua, in questo caso contro una previsione del -0,5%. Il colpo del ko ha rischiato di darlo il dato sulle scorte energetiche Usa, calate in una settimana di 8,1 (secondo il Petroleum Institute) ossia di 4,2 milioni di barili (secondo i dati dell’Energy Department), in ogni caso ben oltre le attese. Numeri che hanno favorito, come detto, il ritorno del prezzo del greggio texano sui 44 dollari al barile, deprimendo l’andamento dei titoli azionari ad eccezione di petroliferi come ExxonMobil (XOM), che infatti è stasera il migliore dei componenti del Dow. American International Group (AIG) e Jp Morgan Chase (JPM) sono invece i due peggiori componenti, in una giornata che vede finanziari, titoli auriferi e linee aeree in ampio calo, mentre recuperano gli energetici in genere, i biotecnologici e i produttori di hardware, con Apple (AAPL) che balza in avanti di altri 4 punti circa dopo i report favorevoli alla casa di Cupertino, che ieri ha annunciato il lancio dei nuovi iMac G5, a prezzi meno elevati del consueto e dunque più interessanti per il mercato di massa.

Tra i tecnologici, come detto, Intel (INTC) recupera parte del terreno perso alla vigilia, nonostante l’ulteriore downgrade da parte di Smith Barney, che taglia il target sul titolo da 30 a 25 dollari per azione, mentre Ubs mantiene il proprio “buy” pur attendendosi un restringimento del range relativo alle stime di utili e fatturato del terzo trimestre, domani sera, mentre First Albany appare maggiormente scettica e si attende una riduzione delle stime massime per entrambe le voci.
Un altro tema della seduta ha riguardato il settore auto, con i dati provvisori sulle immatricolazioni di agosto e la riduzione delle stime di produzione che pesano su Ford (F)

e General Motors (GM), mentre DaimlerChrysler (DCX) evita il rosso nonostante il calo di vendite solo in parte compensato da un discreto andamento del marchio Mercedes.
