patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
G. VERDI
Si suol dir che l'oro sappia aprir ogni uscio (dal Falstaff)
Wall Street ancora a 2 velocità
Street chiude in recupero dai minimi intraday, ma continua anche oggi nel suo andamento a due velocità, col Dow Jones in lieve calo mentre i semiconduttori trainano al rialzo il listino high-tech del Nasdaq (grafico. Alla fine l’indice delle prime trenta blue chip americane cede lo 0,21% tornando a quota 9.865,76, mentre il più ampio S&P500 è a quota 1.106,47 (+0,25%). In terreno positivo riescono a mantenersi anche il Nasdaq, a 1.953,62 (+1,07%) grazie appunto alla spinta dei semiconduttori (+3,98% l’indice settoriale, con Intel in recuperao dell’1,12%), e il Russell 2000, a 576,656 punti (+1,14%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti quasi fermi, al 4% per il 10 anni e al 4,77% per il trentennale. Stabile anche l’oro, che vale stasera 425,60 dollari l’oncia al Nymex, mentre il petrolio resta a 54,47 dollari al barile, nonostante la giornata non esaltante del dollaro, ancora in calo.
In una giornata ricca più che mai di dati trimestrali, i pochi dati macroeconomici appaiono tra di loro contrastanti, con l’indice della Fed di Philadelphia che inizialmente sembra mostrare un rimbalzo dell’attività manifatturiera, ma ad una lettura più attenta rivela ordini in calo così come minore occupazione.
Il leading indicator di settembre mostra invece un calo dello 0,1%, minore di quanto atteso dagli economisti, che puntavano in media ad uno -0,2%. Ciò nonostante si tratta del quarto consecutivo mese che l’indice mostra un declino, confermando i timori di chi vede l’economia segnare il passo nel prossimo anno. In compenso i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione registrano un netto calo, il che si lega, spiegano gli esperti, al calo del tasso di licenziamento del personale e all’esaurirsi degli effetti legati alla stagione degli uragani in Florida e nel golfo del Messico.
Passando ai singoli titoli Caterpilla (CAT) è tra i peggiori dopo una trimestrale deludente, a causa di margini operativi inferiori alle attese. Altri titoli in ritirata stasera sono Sbc Communications (SBC) e Honeywell. (HON), mentre i vincitori dellagiornata si nascondono all’interno dei settori dei produttori di infrastrutture di rete, di internet e dei semiconduttori. Tra le più importanti trimestrali vi è oggi quella del produttore farmaceutico Merck (MRK), penalizzato dal ritiro dal mercato del Vioxx. Di nuovo sotto pressione Aig (AIG), dopo un utile per azione trimestrale che fallisce di un centesimo le attese del mercato. SBC Communications (SBC) ha invece visto gli utili trimestrali in netto recupero grazie al maggior numero di sottoscrittori di servizi telefonici a lunga distanza e dell’internet veloce. E a proposito di internet, i titoli del comparto ritrovano fiducia dopo i risultati di EBay (EBAY), nettamente sopra le attese, mentre dopo la campanella di chiusura è la volta di Google (GOOG) di debuttare con una trimestrale chiusa par la prima volta dalla fondazione con un utile.

G. VERDI
Si suol dir che l'oro sappia aprir ogni uscio (dal Falstaff)
Wall Street ancora a 2 velocità
Street chiude in recupero dai minimi intraday, ma continua anche oggi nel suo andamento a due velocità, col Dow Jones in lieve calo mentre i semiconduttori trainano al rialzo il listino high-tech del Nasdaq (grafico. Alla fine l’indice delle prime trenta blue chip americane cede lo 0,21% tornando a quota 9.865,76, mentre il più ampio S&P500 è a quota 1.106,47 (+0,25%). In terreno positivo riescono a mantenersi anche il Nasdaq, a 1.953,62 (+1,07%) grazie appunto alla spinta dei semiconduttori (+3,98% l’indice settoriale, con Intel in recuperao dell’1,12%), e il Russell 2000, a 576,656 punti (+1,14%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti quasi fermi, al 4% per il 10 anni e al 4,77% per il trentennale. Stabile anche l’oro, che vale stasera 425,60 dollari l’oncia al Nymex, mentre il petrolio resta a 54,47 dollari al barile, nonostante la giornata non esaltante del dollaro, ancora in calo.
In una giornata ricca più che mai di dati trimestrali, i pochi dati macroeconomici appaiono tra di loro contrastanti, con l’indice della Fed di Philadelphia che inizialmente sembra mostrare un rimbalzo dell’attività manifatturiera, ma ad una lettura più attenta rivela ordini in calo così come minore occupazione.

Il leading indicator di settembre mostra invece un calo dello 0,1%, minore di quanto atteso dagli economisti, che puntavano in media ad uno -0,2%. Ciò nonostante si tratta del quarto consecutivo mese che l’indice mostra un declino, confermando i timori di chi vede l’economia segnare il passo nel prossimo anno. In compenso i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione registrano un netto calo, il che si lega, spiegano gli esperti, al calo del tasso di licenziamento del personale e all’esaurirsi degli effetti legati alla stagione degli uragani in Florida e nel golfo del Messico.


