Indici Italia Tiscali intraday 22Ottobre2003 e il bollettino dei Naviganti

patt

Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!



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Wall Street in recupero dopo una giornata dalla doppia lettura: il Dow Jones riduce le perdite iniziali allo 0,31% a 9.747,64 punti, mentre il Nasdaq (grafico termina in terreno ampiamente positivo a +0,82% a quota 1.940,90. Il numero dei titoli in crescita supera complessivamente quello dei titoli n calo, ma tra i “big” spiccano i segni meno di At&t, dopo dati solo in linea con le attese e di McDonald’s, dopo la previsione degli analisti di Prudential che i risultati del gruppo potrebbero risentire dell’aumento del costo della carne. In recupero Eastman Kodak, che guadagna oltre 2 punti, insieme a Hewlett-Packard (HP), American Express, Walt Disney e Johnson & Johnson (JNJ). Semiconduttori, titoli auriferi, servizi petroliferi, biotecnologia e produttori di hardware sono tra i migliori settori oggi, mentre le telecomunicazioni, la chimica e le utilities sono in netto calo.
Tra i titoli delle compagnie aeree, oggi in evidenza, salgono di slancio America West (AWA), Alaska Air Group (ALK), Ata Holdings (ATAH) e U.S. Airways (UAIR), grazie a dati migliori delle stime. Molto interesse rimane sul titolo Amazon.com (AMZN), che dopo la chiusura del mercato renderà noto il proprio trimestre, che gli analisti prevedono si sia chiuso con un utile per azione di 10 centesimi. Per quanto molto severa nel giudicare l’andamento degli utili, la Borsa americana mostra sempre maggiore attenzione anche alle prospettive del quarto trimestre, come dimostrano i casi di At&t (T) e Sbc Communications (SBC) o della stessa McDonald’s (MCD).
Come a capodanno, tra poche ore (cinque o sei giorni al massimo) il terzo trimestre sarà ormai alle spalle e il mercato guarderà solo più davanti a sé: dai dati finora emerge un progressivo irrobustimento del clima economico della Corporate America, così le prospettive di crescita del mercato, a giudizio di molti analisti, stanno progressivamente migliorando. Dopo aver sfatato la cabala di un settembre negativo Wall Street potrebbe dunque terminare col segno più anche ottobre e tentare di toccare nuovi massimi di periodo entro fine anno.
Tra i settori uno dei meno convincenti è quello della telefonia: i numeri di At&t superano infatti le attese in quanto a utili (58 centesimi per titolo contro attese medie di 53 centesimi), ma il fatturato
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mostra un calo di oltre 8 punti, a causa, spiega la società, del continuo calo della redditività nella telefonia a lunga distanza, in parte compensato dalla crescita dei servizi e dalla capacità dimostrata da At&t di entrare nei mercati della telefonia locale. Chi non delude le attese è Texas Instruments (TI): dopo il rialzo segnalato nella seduta serale della vigilia, il titolo porta a casa un +6,8% grazie a risultati superiori alle attese. Bene infine i semiconduttori, dopo la conferma che gli ordini all’industria sono nuovamente in crescita a settembre, con l’indice book to bill (prenotazioni su ordini) sale dal 92% di agosto al 95%, mostrando un incremento del valore degli ordini ancora da evadere che fa ben sperare gli analisti.
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PIVOT TISCALI


CENTRALE 5.77


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MERCOLEDI 22 OTTOBRE

NESSUN DATO USA ATTESO



QQQ attese...le più importanti..



Computer Associates
Corning
Kodak
Lucent
McDonald
KLA Tencor
STM

Quest'ultima alle ore 23 italiane :)
 
Apertura debole dei NS mercati....ieri STM a parte non ho notato molta voglia di acquisti....


Dax -0.7%
 
:( :( :( :( :( :-x :-x :-x :-x



IL MERCOLEDI' DI PRATESI

Massacri organizzati


Il mercoledì di Fulco Pratesi
è in collaborazione con
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La lunga guerra scatenata dalle Regioni italiane contro i fringuelli, i passeri e le peppole sta per approdare alla soluzione finale. Una recente inaccettabile legge sulla caccia autorizza le Regioni a derogare a una Direttiva Europea del 1979 "concernente la conservazione degli uccelli selvatici". E molte di queste si sono affrettate a farlo, forzando un articolo che consentirebbe il prelievo, con rigidi controlli, di "piccole quantità" di determinati uccelli, "per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque".

In un primo momento, infischiandosene delle norme, le Regioni hanno aperto sic et simpliciter la caccia a pericolosissimi devastatori come soprattutto i fringuelli. Questi piccoli uccelli canori e variopinti, rappresentano fin dal 1993 - anno di emanazione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che lo ha tolto dall'elenco delle specie cacciabili - il frutto proibito di molti cacciatori: individui che con cartucce da 50 grammi di peso non si vergognano di sparare a creaturine che ne pesano 25.

Proteste, proposte di legge, raccolte di firme, dichiarazioni e manifestazioni erano state messe in atto per ottenere, finalmente, di poterli impallinare. Il più delle volte le Regioni, piegandosi alle richieste pressanti dei cacciatori, ne avevano consentito la caccia. E il WWF e altre associazioni ambientaliste ricorrevano ai Tribunali Amministrativi Regionali ottenendo quasi sempre la sospensiva del provvedimento.

Ora però le cose sono ancora peggiorate. In primo luogo, per sostenere le deroghe, si denunciano i danni (inesistenti in realtà) che questi poveri e innocui volatili arrecherebbero alle colture. E poi, per adeguarsi alla direttiva europea, si é deciso di far stabilire all'Istituto Nazionale per la Fauna selvatica, quali siano le "piccole quantità" richieste da questa norma comunitaria. E l'INFS, massimo organo di consulenza del governo, ha fornito le cifre della popolazione autunnale del peggior nemico degli italici tartarini: il terribile fringuello. Secondo calcoli più o meno credibili (voglio vedere come si fa a calcolare quanti di questi esserini frequentino il nostro sovrappopolato Paese) la "piccola quantità" prelevabile dei fringuelli andrebbe, secondo gli scienziati, da 400.000 a 1.500.000 esemplari. Così, autorevoli rappresentanti di sei Regioni (le più venatoriamente accanite) cioé Liguria, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana e Umbria, si sono riuniti a Firenze il 30 giugno scorso per spartirsi il malloppo. E senza nemmeno considerare le stime più prudenziali di 400.000, hanno subito scelto quella di 1.500.000 fringuelli abbattibili.

E hanno deciso che i cacciatori toscani potranno ammazzare 474.000 fringuelli, i lombardi 360.000, i veneti 232.000, gli umbri 186.000, i liguri 105.000. Peggio ancora ha fatto la Calabria, che da sola autorizza in pratica un prelievo pari a quanto autorizzato da sei Regioni messe insieme. Il Piano faunistico della Calabria autorizza "in deroga" l'abbattimento di 1.480.000 fringuelli, 2.220.000 passeri e 3.700.000 storni.

È assolutamente ridicolo pensare a chi andrà a controllare il rispetto di questi numeri, data l'anarchia venatoria che vige nel nostro povero Paese. Ma quello che fa inorridire le persone di buon senso è la massa immensa di piccoli e innocenti volatili che ci stanno lasciando le penne, alla faccia dei Paesi del nord Europa che considereranno con orrore queste stragi. E giunge intanto come un macigno la proposta di legge del Ministro delle Politiche Agricole Alemanno che prevede l'aumento di due mesi del calendario venatorio, l'aumento delle specie cacciabili (ben 15 in più), la scomparsa del legame tra cacciatore e territorio.

Per conto nostro, come sempre, cercheremo di limitare, per quanto possibile, i danni della sconsideratezza dei soliti barbari in mimetica. Non solo con le azioni legali e l'intensificarsi della pressione su Governo e Regioni, ma anche sul campo. Anche quest'anno, infatti, le Guardie WWF sono in azione per contrastare il bracconaggio. Nella scorsa stagione venatoria le sole 35 Guardie Volontarie Venatorie di Lipu e WWF riuscirono a sequestrare nella sola Lombardia 15mila archetti, 88 fucili, 100 reti, 10 tagliole, 451 animali vivi e 917 animali morti, elevato 145 denunce penali e 177 verbali di accertamento.
 

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