patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
JEAN JACQUES ROUSSEAU
Il denaro che possiedi è uno strumento di libertà. Quello di cui vai a caccia è uno strumento di schiavitù.
Wall Street stecca al ritorno dalle vacanze. Dow Jones (-1,61%). Nasdaq (-1,37%)
Inizio d’ottava in ampio territorio negativo a Wall Street, per gli indici azionari americani, dopo la chiusura di ieri per il President's Day. In scia alla nuova fiammata dei prezzi del greggio al New York Mercantile Exchange, infatti, i listini d’oltreoceano, dopo un tentativo di rimbalzo nella mattinata, hanno decisamente prestato il fianco alle vendite nella seconda parte della sessione. A fine giornata, nel dettaglio, il Dow Jones, fortemente penalizzato da alcuni titoli guida, ha così perso l’1,61% a 10.611 punti, mentre l’ampio indice SP500 ha chiuso con un calo dell’1,45% rompendo al ribasso la soglia psicologica dei 1200 punti. Allo stesso modo, il Nasdaq (grafico Composite ha lasciato sul parterre l’1,37% attestandosi appena sopra il livello dei 2030 punti indice.
Tra i titoli del Dow Jones, il colosso dell’alluminio Alcoa (AA) s’è mosso oggi in controtendenza, guadagnando al close lo 0,87% in scia ad una nota positiva emessa sul titolo, e sull’intero comparto, dagli esperti di Merrill Lynch; tra i pochissimi titoli del paniere sui guadagni, inoltre, segnaliamo la chiusura col segno più di Verizon (+0,31%), SBC Communications (+0,25%) e Johnson and Johnson (+0,05%). Sul versante opposto, invece, il colosso della grande distribuzione Home Depot (HD) ha lasciato sul parterre il 3,62% dopo il rilascio di una trimestrale comunque in linea con le aspettative, e nonostante i vertici della società abbiano riaffermato gli obiettivi di crescita per l’anno in corso. Nel settore farmaceutico, allo stesso modo, non è andata bene oggi neanche a Merck (-3,96%), pressato dalle vendite anche per effetto di un report di Smith Barney, che invita alla cautela sul titolo nonostante il recente parere positivo della FDA in merito alla permanenza sul mercato del farmaco Vioxx.
Al New York Stock Exchange, Federated Department Stores (FD) ha chiuso con un calo del 2,52% dopo aver comunicato una trimestrale con un utile per azione di $ 2,55, superiore di un penny alle attese della piazza, ma dopo aver altresì rilasciato un outlook improntato sulla cautela riguardo agli obiettivi di crescita del corrente esercizio fiscale. Nello stesso settore, J.C. Penney (JCP) ha perso al close lo 0,92% dopo un ottimo avvio di seduta, e nonostante gli analisti di Deutsche Bank abbiano emesso oggi sul titolo un upgrade da “hold” (mantenere) a “buy” (comprare). Dall’altra parte del segno, invece, si sono selettivamente mossi in controtendenza i titoli dei semiconduttori e della telefonia cellulare, da Texas Instruments (+0,99%) ad AMD (+0,59%) passando per Nokia (+2,16%), mentre la rivale Motorola ha chiuso con un -1,29%, e con un volume degli scambi inferiore alla media giornaliera.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, Intel (-1,08%) e Cisco Systems (+0,06%) non hanno per nulla approfittato di una nota positiva emessa da Smith Barney, che ha incluso entrambi i titoli nella propria “recommended list”. Il semaforo, a fine giornata, s’è posizionato sul rosso anche sui Big players del settore Internet, da Google (-3,32%) ad eBay (-3,20%) passando per Yahoo! (-2,41%) ed Amazon (-1,67%), mentre nel comparto del software Novell Inc. (NOVL) ha archiviato la sessione regolare con un rialzo dell’1,83% in attesa dei dati trimestrali che saranno rilasciati in serata a mercati chiusi. In accordo con le previsioni di consenso (Thomson First Call), Novell Inc. dovrebbe riportare un utile per azione di $ 0,02 su un fatturato in crescita del 7% a $ 285,6 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sui mercati valutari, infine, l’euro nei confronti del dollaro passa di mano in serata a 1,3256 rispetto ad un minimo intraday sul livello di $ 1,3060.


JEAN JACQUES ROUSSEAU
Il denaro che possiedi è uno strumento di libertà. Quello di cui vai a caccia è uno strumento di schiavitù.
Wall Street stecca al ritorno dalle vacanze. Dow Jones (-1,61%). Nasdaq (-1,37%)
Inizio d’ottava in ampio territorio negativo a Wall Street, per gli indici azionari americani, dopo la chiusura di ieri per il President's Day. In scia alla nuova fiammata dei prezzi del greggio al New York Mercantile Exchange, infatti, i listini d’oltreoceano, dopo un tentativo di rimbalzo nella mattinata, hanno decisamente prestato il fianco alle vendite nella seconda parte della sessione. A fine giornata, nel dettaglio, il Dow Jones, fortemente penalizzato da alcuni titoli guida, ha così perso l’1,61% a 10.611 punti, mentre l’ampio indice SP500 ha chiuso con un calo dell’1,45% rompendo al ribasso la soglia psicologica dei 1200 punti. Allo stesso modo, il Nasdaq (grafico Composite ha lasciato sul parterre l’1,37% attestandosi appena sopra il livello dei 2030 punti indice.

Tra i titoli del Dow Jones, il colosso dell’alluminio Alcoa (AA) s’è mosso oggi in controtendenza, guadagnando al close lo 0,87% in scia ad una nota positiva emessa sul titolo, e sull’intero comparto, dagli esperti di Merrill Lynch; tra i pochissimi titoli del paniere sui guadagni, inoltre, segnaliamo la chiusura col segno più di Verizon (+0,31%), SBC Communications (+0,25%) e Johnson and Johnson (+0,05%). Sul versante opposto, invece, il colosso della grande distribuzione Home Depot (HD) ha lasciato sul parterre il 3,62% dopo il rilascio di una trimestrale comunque in linea con le aspettative, e nonostante i vertici della società abbiano riaffermato gli obiettivi di crescita per l’anno in corso. Nel settore farmaceutico, allo stesso modo, non è andata bene oggi neanche a Merck (-3,96%), pressato dalle vendite anche per effetto di un report di Smith Barney, che invita alla cautela sul titolo nonostante il recente parere positivo della FDA in merito alla permanenza sul mercato del farmaco Vioxx.

Al New York Stock Exchange, Federated Department Stores (FD) ha chiuso con un calo del 2,52% dopo aver comunicato una trimestrale con un utile per azione di $ 2,55, superiore di un penny alle attese della piazza, ma dopo aver altresì rilasciato un outlook improntato sulla cautela riguardo agli obiettivi di crescita del corrente esercizio fiscale. Nello stesso settore, J.C. Penney (JCP) ha perso al close lo 0,92% dopo un ottimo avvio di seduta, e nonostante gli analisti di Deutsche Bank abbiano emesso oggi sul titolo un upgrade da “hold” (mantenere) a “buy” (comprare). Dall’altra parte del segno, invece, si sono selettivamente mossi in controtendenza i titoli dei semiconduttori e della telefonia cellulare, da Texas Instruments (+0,99%) ad AMD (+0,59%) passando per Nokia (+2,16%), mentre la rivale Motorola ha chiuso con un -1,29%, e con un volume degli scambi inferiore alla media giornaliera.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, Intel (-1,08%) e Cisco Systems (+0,06%) non hanno per nulla approfittato di una nota positiva emessa da Smith Barney, che ha incluso entrambi i titoli nella propria “recommended list”. Il semaforo, a fine giornata, s’è posizionato sul rosso anche sui Big players del settore Internet, da Google (-3,32%) ad eBay (-3,20%) passando per Yahoo! (-2,41%) ed Amazon (-1,67%), mentre nel comparto del software Novell Inc. (NOVL) ha archiviato la sessione regolare con un rialzo dell’1,83% in attesa dei dati trimestrali che saranno rilasciati in serata a mercati chiusi. In accordo con le previsioni di consenso (Thomson First Call), Novell Inc. dovrebbe riportare un utile per azione di $ 0,02 su un fatturato in crescita del 7% a $ 285,6 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sui mercati valutari, infine, l’euro nei confronti del dollaro passa di mano in serata a 1,3256 rispetto ad un minimo intraday sul livello di $ 1,3060.

