patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
Wall Street torna sui suoi passi e perde quota
di Luca Spoldi , 24.09.2003 22:50
Nuova spallata agli indici di Wall Street: la chiusura interrompe un progressivo peggioramento del Dow Jones Industrial Average e del Nasdaq (grafico, che dopo il rimbalzo di ieri sono nuovamente preda delle prese di profitto, mentre si avvicina il momento della verità con la partenza della “reporting season” nelle prossime settimane. Più che l’annuncio di un nuovo buy-back da parte di Cisco, infatti, pesa oggi il profit warning di Viacom, anche se il settore petrolifero, dopo la mossa a sorpresa dell’Opec, che taglia di 900 mila barili la produzione giornaliera, consente di contenere in parte i danni. L’indice dei primi trenta titoli industriali perde comunque l’1,6%, mentre il listino tecnologico arretra del 3,1% e l’S&P’s dell’1,9%; 28 dei 30 “big” del listino chiudono in calo, con DuPont, Hewlett-Packard, Eastman Kodak, Intel e Microsoft tra i peggiori, mentre McDonald’s è uno dei due soli vincitori della giornata grazie all’annuncio che il gigante della ristorazione veloce incrementerà del 70% il proprio dividendo. Nonostante una certa correlazione con le parallele vendite di future sugli indici sul mercato di Chicago, spiegano gli analisti, non vi è una vera relazione causa-effetto che motivi le vendite di oggi: semplicemente dallo scorso marzo ad ora sul mercato sono affluiti 3.000 miliardi di dollari, una cifra spaventosa che ora in parte potrebbe essere, almeno per qualche tempo, smobilizzata con buoni profitti, tanto più che molti strategisti non cessano di ricordare come le serie storiche parlino a sfavore dei mesi di settembre e ottobre per il listino a stelle e strisce. Il tutto avviene tra volumi in netta crescita, con i titoli in calo che risultano oltre il doppio di quelli in crescita. Nessuna paura, comunque, dato che da settimane i titoli si mantengono attorno a questi livelli e che una correzione appare del tutto fisiologica dopo il prolungato recupero messo a segno dal mercato nel corso dell’anno. Intanto la decisione dell’Opec porta fortuna ai titoli del petrolio, del gas naturale e dei servizi petroliferi, mentre tra i più bersagliati dalle vendite troviamo i biotecnologici, i semiconduttori, i produttori di pc e quelli di infrastrutture di rete. A complicare il quadro ci pensa ancora una volta il dollaro, che perde ulteriore terreno
contro le principali divise mondiali, mentre i flussi in uscita dal mercato azionario, indirizzandosi verso un parcheggio sicuro a breve termine, fanno sì che il mercato dei bond recuperi terreno, con i tassi a breve in rapido calo.
Tre i protagonisti della seduta: Cisco, che nonostante l’annunciato aumento del programma di buy-back finisce col chiudere la seduta in netto calo, McDonald’s, che invece riesce a evitare di perdere terreno, chiudendo in modesto rialzo, dopo l’annuncio che il dividendo dell’esercizio in corso sarà pari a 40 centesimi di dollaro, il 70% in più dello scorso anno, e Viacom, in calo di quasi 4 punti dopo che il gigante editoriale di New York ha ammesso che la ripresa degli investimenti pubblicitari procede più lentamente del previsto e che pertanto dovrà rivedere al ribasso le proprie stime sui risultati per l’intero 2003.
Wall Street torna sui suoi passi e perde quota
di Luca Spoldi , 24.09.2003 22:50
Nuova spallata agli indici di Wall Street: la chiusura interrompe un progressivo peggioramento del Dow Jones Industrial Average e del Nasdaq (grafico, che dopo il rimbalzo di ieri sono nuovamente preda delle prese di profitto, mentre si avvicina il momento della verità con la partenza della “reporting season” nelle prossime settimane. Più che l’annuncio di un nuovo buy-back da parte di Cisco, infatti, pesa oggi il profit warning di Viacom, anche se il settore petrolifero, dopo la mossa a sorpresa dell’Opec, che taglia di 900 mila barili la produzione giornaliera, consente di contenere in parte i danni. L’indice dei primi trenta titoli industriali perde comunque l’1,6%, mentre il listino tecnologico arretra del 3,1% e l’S&P’s dell’1,9%; 28 dei 30 “big” del listino chiudono in calo, con DuPont, Hewlett-Packard, Eastman Kodak, Intel e Microsoft tra i peggiori, mentre McDonald’s è uno dei due soli vincitori della giornata grazie all’annuncio che il gigante della ristorazione veloce incrementerà del 70% il proprio dividendo. Nonostante una certa correlazione con le parallele vendite di future sugli indici sul mercato di Chicago, spiegano gli analisti, non vi è una vera relazione causa-effetto che motivi le vendite di oggi: semplicemente dallo scorso marzo ad ora sul mercato sono affluiti 3.000 miliardi di dollari, una cifra spaventosa che ora in parte potrebbe essere, almeno per qualche tempo, smobilizzata con buoni profitti, tanto più che molti strategisti non cessano di ricordare come le serie storiche parlino a sfavore dei mesi di settembre e ottobre per il listino a stelle e strisce. Il tutto avviene tra volumi in netta crescita, con i titoli in calo che risultano oltre il doppio di quelli in crescita. Nessuna paura, comunque, dato che da settimane i titoli si mantengono attorno a questi livelli e che una correzione appare del tutto fisiologica dopo il prolungato recupero messo a segno dal mercato nel corso dell’anno. Intanto la decisione dell’Opec porta fortuna ai titoli del petrolio, del gas naturale e dei servizi petroliferi, mentre tra i più bersagliati dalle vendite troviamo i biotecnologici, i semiconduttori, i produttori di pc e quelli di infrastrutture di rete. A complicare il quadro ci pensa ancora una volta il dollaro, che perde ulteriore terreno

contro le principali divise mondiali, mentre i flussi in uscita dal mercato azionario, indirizzandosi verso un parcheggio sicuro a breve termine, fanno sì che il mercato dei bond recuperi terreno, con i tassi a breve in rapido calo.
Tre i protagonisti della seduta: Cisco, che nonostante l’annunciato aumento del programma di buy-back finisce col chiudere la seduta in netto calo, McDonald’s, che invece riesce a evitare di perdere terreno, chiudendo in modesto rialzo, dopo l’annuncio che il dividendo dell’esercizio in corso sarà pari a 40 centesimi di dollaro, il 70% in più dello scorso anno, e Viacom, in calo di quasi 4 punti dopo che il gigante editoriale di New York ha ammesso che la ripresa degli investimenti pubblicitari procede più lentamente del previsto e che pertanto dovrà rivedere al ribasso le proprie stime sui risultati per l’intero 2003.