patt
Forumer storico
....di fine ottava....forse...
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
J.B. QUINN
In borsa imparate dagli errori altrui. La vita è troppo breve per riuscire a commetterli tutti di persona
Wall Street a due velocità: sale il Nasdaq, frena il Dow.
Wall Street chiude la seduta in ulteriore, lieve, recupero, ad eccezione del Dow Jones, appena sotto i livelli di ieri. L’indice dei primi 30 titoli industriali chiude a quota 10.580,14 (-0,20%), mentre l’S&P500 chiude a 1.144,92 punti (+0,11%). Più convinto appare il recupero del Nasdaq (grafico, tornato sui 2.032,58 punti (+0,47%) e, come già ieri, del Russel 2000, a quota 583,81 (+0,82%).
In lieve calo l’oro, che chiude a quota 395,50 dollari per oncia, mentre i T-bond registrano un lieve incremento dei rendimenti sia sui titoli a 10 anni (4,05%) sia sui trentennali (4,92%).
A pesare sul Nyse sono anche oggi Boeing (BA) e United Tecnologie (UTX), a causa dell’annunciato rallentamento degli ordini di nuovi aeromobili da parte del Pentagono, mentre tra i componenti del Dow, McDonald’s(MCD) e Altria (MO) toccano il nuovo massimo a un anno; il ritorno di acquisti sui titoli dei produttori di semiconduttori, di infrastrutture di rete e sui titoli internet favorisce, invece, il recupero del listino tecnologico: su entrambi i listini, comunque, il numero dei titoli in ripresa supera quello delle azioni in calo.
La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici, a causa di una nuova serie di dati macroeconomici deludenti: gli ordini di beni durevoli a gennaio sono calati dell’1,8%, oltre le attese (-1,5%) degli analisti di Wall Street, a causa del crollo (-10,4%) negli ordini di mezzi di trasporto. Escludendo i deludenti risultati del settore auto, in sostanza, gli ordini di beni durevoli avrebbero mostrato un incremento del 2%. Intanto per la prima volta da mesi il numero di richieste settimanali di sussidi di disoccupazione torna ad aumentare, riportandosi a 350 mila unità, mentre la media a quattro settimane è a 354.750 unità, il livello più elevato dallo scorso dicembre.
Infine il settore immobiliare vede un calo del 2% nella vendita di nuove abitazioni, il che fa stimare un totale di 1,11 milioni di unità vendute nei prossimi dodici mesi, l’incremento meno consistente dal maggio dello scorso anno (ma in questo caso gli analisti temevano anche qualcosa di peggio).
Intanto il dipartimento di giustizia ha annunciato un’azione legale per bloccare l’Opa aggressiva di Oracle (ORCL) contro PeopleSoft (PSFT), ritenuta lesiva nella concorrenza del mercato: immediata la reazione del gruppo di Larry Ellison, che contesta la definizione di mercato adottata dal team del vice procuratore generale. Dopo l’annuncio, comunque, Oracle chiude in salita di oltre mezzo punto, mentre PeopleSoft cede l’1,6%.
Buone notizie, invece, per Genentech (DNA): la Fda ha finalmente approvato il suo nuovo farmaco anticancerogeno, l’Avastin; il titolo, dopo l’annuncio, chiude in crescita del 7,3%.
At&t (T) cala leggermente dopo alcune note prudenti emesse dalle principali banche d’affari dopo l’incontro con i vertici della società di ieri, nel quale la società ha ribadito la crescente pressione competitiva preannunciando un calo delle vendite per il 2004 tra il 4% e il 7%. Disney (DIS) dal canto suo torna a crescere (+1,6%) dopo che anche Calpers, il potente fondo pensione statale della California ha chiesto all’attuale numero uno del gruppo, Michael Eisner, di farsi da parte, preannunciando che non voterà per il rinnovo del suo incarico nella prossima assemblea societaria, avendo “completamente perso fiducia nella capacità della visione strategica e della leadership di Eisner come strumenti di creazione di valore per gli azionisti”. In calo anche Microsoft (MSFT), dopo che la Japan’s Fair Trade Commission ha annunciato un’indagine sulla controllata giapponese del gruppo per comportamenti contrari alla legislazione antitrust.
Infine nel settore della grande distribuzione JC Penney (JCP) recupera le perdite iniziali e chiude in crescita di oltre 4 punti dopo i risultati, migliori del previsto, del quarto trimestre fiscale e le buone previsioni relative al trimestre in corso, mentre i titoli Starbucks (SBUX) perdono terreno il giorno dopo l’annuncio di risultati eccezionali da parte della catena di caffetterie, che tuttavia, ha spiegato la società in una nota, non potranno essere ripetuti nei mesi a venire.

BUONGIORNO CIOFFERS!!!!

J.B. QUINN
In borsa imparate dagli errori altrui. La vita è troppo breve per riuscire a commetterli tutti di persona
Wall Street a due velocità: sale il Nasdaq, frena il Dow.
Wall Street chiude la seduta in ulteriore, lieve, recupero, ad eccezione del Dow Jones, appena sotto i livelli di ieri. L’indice dei primi 30 titoli industriali chiude a quota 10.580,14 (-0,20%), mentre l’S&P500 chiude a 1.144,92 punti (+0,11%). Più convinto appare il recupero del Nasdaq (grafico, tornato sui 2.032,58 punti (+0,47%) e, come già ieri, del Russel 2000, a quota 583,81 (+0,82%).
In lieve calo l’oro, che chiude a quota 395,50 dollari per oncia, mentre i T-bond registrano un lieve incremento dei rendimenti sia sui titoli a 10 anni (4,05%) sia sui trentennali (4,92%).
A pesare sul Nyse sono anche oggi Boeing (BA) e United Tecnologie (UTX), a causa dell’annunciato rallentamento degli ordini di nuovi aeromobili da parte del Pentagono, mentre tra i componenti del Dow, McDonald’s(MCD) e Altria (MO) toccano il nuovo massimo a un anno; il ritorno di acquisti sui titoli dei produttori di semiconduttori, di infrastrutture di rete e sui titoli internet favorisce, invece, il recupero del listino tecnologico: su entrambi i listini, comunque, il numero dei titoli in ripresa supera quello delle azioni in calo.
La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici, a causa di una nuova serie di dati macroeconomici deludenti: gli ordini di beni durevoli a gennaio sono calati dell’1,8%, oltre le attese (-1,5%) degli analisti di Wall Street, a causa del crollo (-10,4%) negli ordini di mezzi di trasporto. Escludendo i deludenti risultati del settore auto, in sostanza, gli ordini di beni durevoli avrebbero mostrato un incremento del 2%. Intanto per la prima volta da mesi il numero di richieste settimanali di sussidi di disoccupazione torna ad aumentare, riportandosi a 350 mila unità, mentre la media a quattro settimane è a 354.750 unità, il livello più elevato dallo scorso dicembre.

Infine il settore immobiliare vede un calo del 2% nella vendita di nuove abitazioni, il che fa stimare un totale di 1,11 milioni di unità vendute nei prossimi dodici mesi, l’incremento meno consistente dal maggio dello scorso anno (ma in questo caso gli analisti temevano anche qualcosa di peggio).
Intanto il dipartimento di giustizia ha annunciato un’azione legale per bloccare l’Opa aggressiva di Oracle (ORCL) contro PeopleSoft (PSFT), ritenuta lesiva nella concorrenza del mercato: immediata la reazione del gruppo di Larry Ellison, che contesta la definizione di mercato adottata dal team del vice procuratore generale. Dopo l’annuncio, comunque, Oracle chiude in salita di oltre mezzo punto, mentre PeopleSoft cede l’1,6%.
Buone notizie, invece, per Genentech (DNA): la Fda ha finalmente approvato il suo nuovo farmaco anticancerogeno, l’Avastin; il titolo, dopo l’annuncio, chiude in crescita del 7,3%.

At&t (T) cala leggermente dopo alcune note prudenti emesse dalle principali banche d’affari dopo l’incontro con i vertici della società di ieri, nel quale la società ha ribadito la crescente pressione competitiva preannunciando un calo delle vendite per il 2004 tra il 4% e il 7%. Disney (DIS) dal canto suo torna a crescere (+1,6%) dopo che anche Calpers, il potente fondo pensione statale della California ha chiesto all’attuale numero uno del gruppo, Michael Eisner, di farsi da parte, preannunciando che non voterà per il rinnovo del suo incarico nella prossima assemblea societaria, avendo “completamente perso fiducia nella capacità della visione strategica e della leadership di Eisner come strumenti di creazione di valore per gli azionisti”. In calo anche Microsoft (MSFT), dopo che la Japan’s Fair Trade Commission ha annunciato un’indagine sulla controllata giapponese del gruppo per comportamenti contrari alla legislazione antitrust.
Infine nel settore della grande distribuzione JC Penney (JCP) recupera le perdite iniziali e chiude in crescita di oltre 4 punti dopo i risultati, migliori del previsto, del quarto trimestre fiscale e le buone previsioni relative al trimestre in corso, mentre i titoli Starbucks (SBUX) perdono terreno il giorno dopo l’annuncio di risultati eccezionali da parte della catena di caffetterie, che tuttavia, ha spiegato la società in una nota, non potranno essere ripetuti nei mesi a venire.