patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
NANCY A. NICHOLS
I mercati sono più complessi di quello che le teorie vorrebbero farci credere. Sono fatti di uomini che si comportano, beh, come uomini appunto.
Wall Street termina in rosso
Wall Street chiude vicina ai minimi della seduta una giornata contraddistinta da tante piccole e grandi notizie negative, senza tuttavia un vero filo conduttore, con il Dow Jones in calo dell’1,29% a quota 10.342,60, l’S&P500 a quota 1.122,41 (-1,38%) e il Nasdaq (grafico che danza a lungo sulla soglia dei 2.000 punti prima di terminare a quota 1.989,85 (-2,12%). In rosso anche l’indice delle small cap americane, il Russell 2000, a 577,04 punti (-2,32%). Non sfugge al calo l’oro, su cui pesano le notizie provenienti dalla Cina, che chiude a 385,90 dollari l’oncia, quasi 13 dollari in meno di ieri. Infine anche i T-bond perdono terreno, con il rendimento sui 10 anni che risale al 4,47% e quello sui titoli a 30 anni al 5,26%.
In assenza di dati macroeconomici (ma già oggi verrà diffusa la stima sul Pil del primo trimestre, oltre al dato dei disoccupati su base settimanale), l’attenzione degli operatori si concentra sulle notizie provenienti dalla Cina e su alcuni annunci a sopresa che penalizzano i grandi nomi di Wall Street. La decisione del Consiglio di Stato cinese di ridurre la possibilità di indebitamento delle imprese operanti nei settori del cemento, dell’acciaio e dell’alluminio viene incontro alle esigenze di raffreddare un andamento dei prezzi delle materie prime ormai surriscaldato, ma influisce negativamente sui titoli come Alcoa (AA), oggi tra i peggiori con il suo -4,1%, che vedono ora a rischio le proprie esportazioni nel Paese asiatico. Altri titoli in calo sono ad esempio Phelps Dodge (PD) e Newmont Mining (NEM), su penalizzate ulteriormente da risultati trimestrali rivelatisi inferiori alle attese. Più in generale la decisione cinese riporta coi piedi per terra molti titoli perché ora gli investitori stanno prendendo coscienza che nessun mercato può crescere indefinitamente dell’8%-9% all’anno, sostenendo la domanda di materie prime e prodotti finiti di vario genere.
Tra le altre blue chip americane in calo si notano oggi Pfizer (PFE), DuPont (DD), Caterpillar (CAT), Hewlett-Packard (HPQ), General Motors (GM), Microsoft (MSFT) e Disney (DIS). Proprio quest’ultima ha visto sfumare l’offerta di Comcast (CMCSK) da oltre 60 miliardi di dollari contro la quale Michael Eisner e i vertici del gruppo editoriale si erano finora espressi in termini negativi.
Tra i pochi componenti del Dow a chiudere in crescita vi sono invece McDonald’s (MCD) e Boeing (BA), grazie ai buoni risultati trimestrali. Merck (MRK) e Verizon Communications (VZ) sono gli altri due unici componenti del Dow a non chiudere in rosso.
Un altro colpo a sorpresa viene inferto al mercato dalla canadese Nortel (NT), che annuncia di aver licenziato in tronco l’ex amministratore delegato e altri due top manager del gruppo a seguito di un’inchiesta finanziaria interna. Tra le ultime notizie della giornata la trimestrale di Boeing (BA) si rivela superiore alle attese, con un utile di 77 centesimi per azione, inclusi 12 centesimi legati ad un rimborso di tasse federali. Gli analisti si attendevano un utile di 44 ventesimi per azione. La società ha inoltre migliorato le proprie previsioni sugli utili dell’intero 2004. Infine McDonald’s ha da pochi minuti annunciato, a mercato chiuso, i propri risultati trimestrali, risultati in linea con le previsioni, pari ad un utile di 40 centesimi per azione.

NANCY A. NICHOLS
I mercati sono più complessi di quello che le teorie vorrebbero farci credere. Sono fatti di uomini che si comportano, beh, come uomini appunto.
Wall Street termina in rosso
Wall Street chiude vicina ai minimi della seduta una giornata contraddistinta da tante piccole e grandi notizie negative, senza tuttavia un vero filo conduttore, con il Dow Jones in calo dell’1,29% a quota 10.342,60, l’S&P500 a quota 1.122,41 (-1,38%) e il Nasdaq (grafico che danza a lungo sulla soglia dei 2.000 punti prima di terminare a quota 1.989,85 (-2,12%). In rosso anche l’indice delle small cap americane, il Russell 2000, a 577,04 punti (-2,32%). Non sfugge al calo l’oro, su cui pesano le notizie provenienti dalla Cina, che chiude a 385,90 dollari l’oncia, quasi 13 dollari in meno di ieri. Infine anche i T-bond perdono terreno, con il rendimento sui 10 anni che risale al 4,47% e quello sui titoli a 30 anni al 5,26%.
In assenza di dati macroeconomici (ma già oggi verrà diffusa la stima sul Pil del primo trimestre, oltre al dato dei disoccupati su base settimanale), l’attenzione degli operatori si concentra sulle notizie provenienti dalla Cina e su alcuni annunci a sopresa che penalizzano i grandi nomi di Wall Street. La decisione del Consiglio di Stato cinese di ridurre la possibilità di indebitamento delle imprese operanti nei settori del cemento, dell’acciaio e dell’alluminio viene incontro alle esigenze di raffreddare un andamento dei prezzi delle materie prime ormai surriscaldato, ma influisce negativamente sui titoli come Alcoa (AA), oggi tra i peggiori con il suo -4,1%, che vedono ora a rischio le proprie esportazioni nel Paese asiatico. Altri titoli in calo sono ad esempio Phelps Dodge (PD) e Newmont Mining (NEM), su penalizzate ulteriormente da risultati trimestrali rivelatisi inferiori alle attese. Più in generale la decisione cinese riporta coi piedi per terra molti titoli perché ora gli investitori stanno prendendo coscienza che nessun mercato può crescere indefinitamente dell’8%-9% all’anno, sostenendo la domanda di materie prime e prodotti finiti di vario genere.
Tra le altre blue chip americane in calo si notano oggi Pfizer (PFE), DuPont (DD), Caterpillar (CAT), Hewlett-Packard (HPQ), General Motors (GM), Microsoft (MSFT) e Disney (DIS). Proprio quest’ultima ha visto sfumare l’offerta di Comcast (CMCSK) da oltre 60 miliardi di dollari contro la quale Michael Eisner e i vertici del gruppo editoriale si erano finora espressi in termini negativi.
Tra i pochi componenti del Dow a chiudere in crescita vi sono invece McDonald’s (MCD) e Boeing (BA), grazie ai buoni risultati trimestrali. Merck (MRK) e Verizon Communications (VZ) sono gli altri due unici componenti del Dow a non chiudere in rosso.
Un altro colpo a sorpresa viene inferto al mercato dalla canadese Nortel (NT), che annuncia di aver licenziato in tronco l’ex amministratore delegato e altri due top manager del gruppo a seguito di un’inchiesta finanziaria interna. Tra le ultime notizie della giornata la trimestrale di Boeing (BA) si rivela superiore alle attese, con un utile di 77 centesimi per azione, inclusi 12 centesimi legati ad un rimborso di tasse federali. Gli analisti si attendevano un utile di 44 ventesimi per azione. La società ha inoltre migliorato le proprie previsioni sugli utili dell’intero 2004. Infine McDonald’s ha da pochi minuti annunciato, a mercato chiuso, i propri risultati trimestrali, risultati in linea con le previsioni, pari ad un utile di 40 centesimi per azione.