BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
T.GRANDON GILL
La finanza è lo studio del denaro e di come violi le regole della matematica e del buon senso
i mercati di fronte ad una svolta
di Luciano Priori Friggi , 02.05.2004 11:46
L'indice S&P500 chiude su base settimanale a -2.92% (prec. +0.57%). Tecnicamente la situazione e' abbastanza chiara: il supporto dinamico di medio periodo passa proprio nell'area attualmente raggiunta dalle quotazioni, facendogli da supporto. Ma il supporto piu' importante e' di tipo statico ed e' posto a 1091, minimo di marzo. In quest'area ci sono anche altri rilevanti supporti ruotanti intorno ai numeri di Fibonacci piu' significativi e che gli analisti tecnici delle banche d'affari non potranno non vedere. Importante per capire se ci sono possibilita' immediate di ripresa delle quotazioni -oppure se si puntera' ai supporti statici suindicati- sara' la giornata di lunedi'. Nel caso in cui si formasse una candela che denotasse incertezza o comunque accenni di stop della discesa si potrebbero creare le condizioni di un rimbalzo tecnico da ipervenduto.
Certo e' che il clima generale si e' all'improvviso abbastanza deteriorato. La scorsa settimana riportavamo l'opinione del comitato d'indirizzo della politica d'investimento di Standard & Poor's che si era riunito per ridefinire il target del suo principale indice -lo S&P 500- per fine anno. L'obiettivo finale e' stato posto a 1.215 punti (revisione da prec. 1.230). Ma oggi il tema dominante tra gli analisti non e' piu' questo e non sono neppure le performances -in molti casi eccezionali- delle grandi aziende americane.
Il tema e' il pericolo del ritorno dell'inflazione. Segni in questa direzione ce ne sono e a partire con le contromisure adeguate sara' nei prossimi giorni la Cina. Evidentemente in Oriente che cio' stesse per accadere erano in molti a saperlo. La borsa di Hong Kong ad es. ha raggiunto il massimo il primo di marzo di quest'anno e poi ha iniziato una rapida discesa che l'ha portata a perdere il 14.2%. Piu' o meno la stessa cosa ha fatto Taiwan. Il prossimo raffreddamento dell'economia cinese sta insomma mettendo alla frusta le borse orientali e il timore e' che presto tocchi la stessa sorte anche a quelle occidentali. Certe considerazioni che in questi giorni va facendo W. Buffett non sono da prendere sottogamba. Ecco cosa ha detto venerdi "Inflation is the enemy of the investor in real terms" e l'inflazione e "heating up" negli Usa. E subito dopo ha aggiunto che per gli investitori
forse e' meglio concentrarsi su bonds immuni da processi inflazionistici o su titoli azionari dalle caratteristiche molto particolari.
Cosa fare dunque? Seguire Buffett o accumulare posizioni sugli indici (es. con gli Etf) nei pressi dei supporti? Questo e' il dilemma vero. Soluzione per tutti non c'e'. E' la reazione psicologica di ognuno di noi che deve guidarci, a fronte di un incremento del rischio. Sembra chiaro infatti che l'orizzonte temporale dell'investimento azionario avra' un accorciamento con un incremento della volatilita'. Quindi bisogna attrezzarsi.
* Luciano Priori Friggi e' analista di
www.borsaplus.com
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