patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
J.W.VON GOETHE
Molta gente non ha cura del denaro finchè non l'ha quasi esaurito ed altri fanno lo stesso con il loro tempo.
Wall Street aspetta le mosse di Greenspan
Dopo qualche incertezza iniziale Wall Street porta a casa un recupero alla vigilia dell’atteso rialzo dei tassi ufficiali da parte del Fomc, iniziato oggi pomeriggio a New York. Il Dow Jones ha infatti terminato la seduta a quota 10.413,43 (+0,54%), l’S&P500 a quota 1.136,23 (+0,25%), mentre il Nasdaq (grafico è salito a 2.034,93 punti (+0,75%). In ripresa anche il Russell 2000, a quota 587,83 (+0,64%). Dal canto loro i T-bond recuperano gran parte del terreno perso ieri chiudendo con i rendimenti che tornano al 4,70% sul decennale guida e al 5,37% sul trentennale di riferimento.
Nel comparto dei preziosi e delle materie prime il petrolio si assesta sui 35,66 dollari al barile, mentre l’oro cede di schianto oltre 8 dollari chiudendo a 392,80 dollari l’oncia, il minimo delle ultime due settimane. Invariati alluminio e rame.
Nonostante l’atteso rialzo dei tassi americani, il primo degli ultimi 4 anni, l’ultimo dato macroeconomico prima del verdetto di Greenspan (che deve evitare di “rimanere indietro alla curva”, come ricordano gli analisti di Csfb) ha sollevato il morale di Wall Street: l’indice di fiducia dei consumatori è infatti risultato superiore alle attese, salendo a quota 101,9 a giugno rispetto ai 93,1 punti di maggio. Gli analisti pronosticavano un numero intorno a 95.
Meno importanti le notizie provenienti dalle aziende, oggi alquanto scarse. L’attenzione si è così concentrata sul “warning” dell’immobiliare Washington Mutual (WM) reso noto già ieri sera a mercati chiusi, oltre che sull’ammissione da parte della catena distributiva Target (TGT) che le vendite di giugno sembrano muoversi nella parte bassa del range stimato finora dall’azienda, notizia che segue l’analogo annuncio dato ieri dalla concorrente Wal-Mart (WMT).
Alla fine il numero dei titoli in salita supera comunque abbondantemente quello dei titoli in crescita, come testimonia il fatto che solo 6 dei 30 componenti del Dow abbiano chiuso in rosso. Tra i migliori stasera si notano i ciclici per eccellenza come 3M (MMM), Caterpillar (CAT), Honeywell (HON) e United Technologies (UTX), oltre ai farmaceutici come Johnson & Johnson (JNJ), Merck (MRK) e Pfizer (PFE). 3M in particolare ha toccato il massimo storico a 90 dollari per azione e potrebbe, secondo una nota di Lehman Brothers, avere ancora molta strada davanti a sé, dato che la ripresa economica globale appare ancora nelle sue fasi iniziali. La banca d’affari ha così portato da 90 a 105 il proprio target sul titolo. Ancora in crescita anche Altria Group (MO), che continua a beneficiare come l’intero comparto delle prospettive di un ricorso contro la maxi multa inflitta lo scorso anno dal governo americano.
A livello di settori, infine, vengono penalizzati i titoli immobiliari come Centex (CTX), D.R. Horton (DHI), Lennar (LEN), Pulte Homes (PHM) e Toll Bros. (TLB), oltre che della grande distribuzione, tra cui Dillard’s (DDS), Federated (FD), May Department Stores (MAY) e Sears (S). Per il resto non c’è davvero nulla da aggiungere.

J.W.VON GOETHE
Molta gente non ha cura del denaro finchè non l'ha quasi esaurito ed altri fanno lo stesso con il loro tempo.
Wall Street aspetta le mosse di Greenspan
Dopo qualche incertezza iniziale Wall Street porta a casa un recupero alla vigilia dell’atteso rialzo dei tassi ufficiali da parte del Fomc, iniziato oggi pomeriggio a New York. Il Dow Jones ha infatti terminato la seduta a quota 10.413,43 (+0,54%), l’S&P500 a quota 1.136,23 (+0,25%), mentre il Nasdaq (grafico è salito a 2.034,93 punti (+0,75%). In ripresa anche il Russell 2000, a quota 587,83 (+0,64%). Dal canto loro i T-bond recuperano gran parte del terreno perso ieri chiudendo con i rendimenti che tornano al 4,70% sul decennale guida e al 5,37% sul trentennale di riferimento.
Nel comparto dei preziosi e delle materie prime il petrolio si assesta sui 35,66 dollari al barile, mentre l’oro cede di schianto oltre 8 dollari chiudendo a 392,80 dollari l’oncia, il minimo delle ultime due settimane. Invariati alluminio e rame.
Nonostante l’atteso rialzo dei tassi americani, il primo degli ultimi 4 anni, l’ultimo dato macroeconomico prima del verdetto di Greenspan (che deve evitare di “rimanere indietro alla curva”, come ricordano gli analisti di Csfb) ha sollevato il morale di Wall Street: l’indice di fiducia dei consumatori è infatti risultato superiore alle attese, salendo a quota 101,9 a giugno rispetto ai 93,1 punti di maggio. Gli analisti pronosticavano un numero intorno a 95.
Meno importanti le notizie provenienti dalle aziende, oggi alquanto scarse. L’attenzione si è così concentrata sul “warning” dell’immobiliare Washington Mutual (WM) reso noto già ieri sera a mercati chiusi, oltre che sull’ammissione da parte della catena distributiva Target (TGT) che le vendite di giugno sembrano muoversi nella parte bassa del range stimato finora dall’azienda, notizia che segue l’analogo annuncio dato ieri dalla concorrente Wal-Mart (WMT).
Alla fine il numero dei titoli in salita supera comunque abbondantemente quello dei titoli in crescita, come testimonia il fatto che solo 6 dei 30 componenti del Dow abbiano chiuso in rosso. Tra i migliori stasera si notano i ciclici per eccellenza come 3M (MMM), Caterpillar (CAT), Honeywell (HON) e United Technologies (UTX), oltre ai farmaceutici come Johnson & Johnson (JNJ), Merck (MRK) e Pfizer (PFE). 3M in particolare ha toccato il massimo storico a 90 dollari per azione e potrebbe, secondo una nota di Lehman Brothers, avere ancora molta strada davanti a sé, dato che la ripresa economica globale appare ancora nelle sue fasi iniziali. La banca d’affari ha così portato da 90 a 105 il proprio target sul titolo. Ancora in crescita anche Altria Group (MO), che continua a beneficiare come l’intero comparto delle prospettive di un ricorso contro la maxi multa inflitta lo scorso anno dal governo americano.
A livello di settori, infine, vengono penalizzati i titoli immobiliari come Centex (CTX), D.R. Horton (DHI), Lennar (LEN), Pulte Homes (PHM) e Toll Bros. (TLB), oltre che della grande distribuzione, tra cui Dillard’s (DDS), Federated (FD), May Department Stores (MAY) e Sears (S). Per il resto non c’è davvero nulla da aggiungere.
