patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
Martin Luther King Jr.
Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.
Il petrolio si raffredda, Wall Street esulta
Dopo qualche incertezza ad inizio di seduta, Wall Street si dimostra più forte del petrolio, che grazie anche al dato migliore del previsto delle scorte settimanali di prodotti petroliferi chiude la giornata a 49,51 dollari al barile, dopo un massimo intraday a quota 50,30. Il Dow Jones chiude così la seduta in recupero dello 0,55% a 10.132,92 punti, mentre il più ampio S&P500 risale a 1.114,55 punti (+0,40%). I “tori” si scatenano tuttavia sul Nasdaq (grafico che torna a 1.894,06 punti (+1,29%), mentre il Russell 2000 finisce a quota 571,05 (+0,95%). Dal canto loro i T-bond perdono ulteriore terreno, col tasso sul decennale al 4,09% (dal 4,01% di ieri) e quello sul trentennale al 4,86% (dal 4,80%), mentre l’oro frena la propria crescita e chiude a 414,70 dollari l’oncia. circa mezzo dollaro più della vigilia. La seduta era iniziata sotto i migliori auspici dopo che la terza revisione della stima sul Pil del II trimestre si era rivelata superiore alle attese, segnando un +3,3% rispetto al +3%. Ciò nonostante si tratta del tasso di crescita inferiore degli ultimi cinque trimestri. Ma il dato forse più importante della giornata, come detto, ha riguardato la consistenza delle scorte di generi petroliferi: anziché ridursi come atteso nella settimana terminata il 24 settembre scroso le scorte di greggio sono salite di 2,4 milioni di barili di petrolio, secondo i dati resi noti dall’Energy Department, toccando i 272,9 milioni di barili.
Passando in rassegna i protagonisti della seduta, Caterpillar (CAT) continua a correre dopo le previsioni rilasciate ieri sull’andamento del settore nel 2005, quest’oggi in compagnia di Intel (INTC), Microsoft (MSFT), Alcoa (AA) e Home Depot (HD), mentre tra i peggiori si nota Boeing (BA). Il produttore di Seattle e Turkish Airlines hanno oggi annunciato la firma di un ordine, già annunciato in precedenza, per 15 Boeing Next-Generation 737-800; la commessa vale per il costruttore di 982,5 milioni di dollari agli attuali prezzi di listino ma Boeing chiude comunque in rosso, risentendo del downgrade annunciato dagli analisti di Banc of America, che hanno tagliato il loro rating da “buy” a “neutral” temendo i possibili danni causati dagli elevati prezzi del petrolio e per il possibile flusso di notizie negative da parte delle principali compagnie aeree Usa ed europee.
In calo anche il “big” dei petroliferi, ExxonMobil (XOM), in scia al raffreddarsi dei prezzi del greggio, mentre ConocoPhillips (COP) perde a sua volta terreno dopo essersi aggiudicato, come ampiamente previsto, l’asta per l’acquisto del 7,59% delle azioni della russa Lukoil detenute dal governo russo per 1,988 miliardi di dollari (pari a 30,76 dollari per azione). Tra i titoli delle catene distributive Wal-Mart (WMT) ha chiuso in lieve recupero, appena sotto i 53 dollari per azione, nonostante l’annuncio di un nuovo buy-back fino a 10 milioni di dollari di controvalore, a causa della notizia che Standard & Poor’s si appresterebbe a ricalcolare, sulla base del flottante e non della capitalizzazione i suo i principali indici sul listino americano, quali l’S&P500, con danno per la stessa Wal-Mart, il cui peso sull’indice si ridurrebbe dal 2,11% attuale all’1,32%.
Sul Nasdaq fa rumore l’acquisizione, da parte di Cendant (CD), di Orbitz (ORBZ) per 27,50 dollari per azione, ossia 1,25 miliardi di dollari in contanti. Una notizia che fa scattare gli acquisti su tutto il comparto dei rivenditori internet, con Priceline.com (PCLN), InterActive (IACI) e Sabre Holdings (TSG) in rialzo tra i 3 e i 10 punti ciascuno. Con un aumento del 31% Orbitz ha poi chiuso la seduta a 27,20 dollari per azione. In calo invece Computer Associates (CA) che annuncia una riduzione del personale di 800 addetti, ossia il 5% del totale, nel tentativo di ristrutturare il gruppo migliorandone l’efficienza e la competitività.

Martin Luther King Jr.
Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.
Il petrolio si raffredda, Wall Street esulta

Dopo qualche incertezza ad inizio di seduta, Wall Street si dimostra più forte del petrolio, che grazie anche al dato migliore del previsto delle scorte settimanali di prodotti petroliferi chiude la giornata a 49,51 dollari al barile, dopo un massimo intraday a quota 50,30. Il Dow Jones chiude così la seduta in recupero dello 0,55% a 10.132,92 punti, mentre il più ampio S&P500 risale a 1.114,55 punti (+0,40%). I “tori” si scatenano tuttavia sul Nasdaq (grafico che torna a 1.894,06 punti (+1,29%), mentre il Russell 2000 finisce a quota 571,05 (+0,95%). Dal canto loro i T-bond perdono ulteriore terreno, col tasso sul decennale al 4,09% (dal 4,01% di ieri) e quello sul trentennale al 4,86% (dal 4,80%), mentre l’oro frena la propria crescita e chiude a 414,70 dollari l’oncia. circa mezzo dollaro più della vigilia. La seduta era iniziata sotto i migliori auspici dopo che la terza revisione della stima sul Pil del II trimestre si era rivelata superiore alle attese, segnando un +3,3% rispetto al +3%. Ciò nonostante si tratta del tasso di crescita inferiore degli ultimi cinque trimestri. Ma il dato forse più importante della giornata, come detto, ha riguardato la consistenza delle scorte di generi petroliferi: anziché ridursi come atteso nella settimana terminata il 24 settembre scroso le scorte di greggio sono salite di 2,4 milioni di barili di petrolio, secondo i dati resi noti dall’Energy Department, toccando i 272,9 milioni di barili.

Passando in rassegna i protagonisti della seduta, Caterpillar (CAT) continua a correre dopo le previsioni rilasciate ieri sull’andamento del settore nel 2005, quest’oggi in compagnia di Intel (INTC), Microsoft (MSFT), Alcoa (AA) e Home Depot (HD), mentre tra i peggiori si nota Boeing (BA). Il produttore di Seattle e Turkish Airlines hanno oggi annunciato la firma di un ordine, già annunciato in precedenza, per 15 Boeing Next-Generation 737-800; la commessa vale per il costruttore di 982,5 milioni di dollari agli attuali prezzi di listino ma Boeing chiude comunque in rosso, risentendo del downgrade annunciato dagli analisti di Banc of America, che hanno tagliato il loro rating da “buy” a “neutral” temendo i possibili danni causati dagli elevati prezzi del petrolio e per il possibile flusso di notizie negative da parte delle principali compagnie aeree Usa ed europee.
In calo anche il “big” dei petroliferi, ExxonMobil (XOM), in scia al raffreddarsi dei prezzi del greggio, mentre ConocoPhillips (COP) perde a sua volta terreno dopo essersi aggiudicato, come ampiamente previsto, l’asta per l’acquisto del 7,59% delle azioni della russa Lukoil detenute dal governo russo per 1,988 miliardi di dollari (pari a 30,76 dollari per azione). Tra i titoli delle catene distributive Wal-Mart (WMT) ha chiuso in lieve recupero, appena sotto i 53 dollari per azione, nonostante l’annuncio di un nuovo buy-back fino a 10 milioni di dollari di controvalore, a causa della notizia che Standard & Poor’s si appresterebbe a ricalcolare, sulla base del flottante e non della capitalizzazione i suo i principali indici sul listino americano, quali l’S&P500, con danno per la stessa Wal-Mart, il cui peso sull’indice si ridurrebbe dal 2,11% attuale all’1,32%.

