patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
H. IBSEN
Forse il denaro è la buccia di molte cose, ma non il nocciolo. Fornisce il cibo, non l'appetito; le medicine, non la salute; conoscenti non amici; servi non fedeltà; giorni di gioia, ma non pace o felicità
Wall Street senza spunti, Mamma.com prosegue il volo
Wall Street chiude la seduta odierna attorno alla linea della parità, raggiunta poco prima della diffusione del Beige Book di febbraio. Il Dow Jones chiude a quota 10.593,11 (+0,02%), mentre l’indice S&P500 è a 1.151,03 punti (+0,17%); meno brillante il Nasdaq (grafico, che cala a quota 2.033,36 (-0,31%), mentre il Russel 2000 è a 591,33 punti (+0,05%).
Ha invece chiuso in calo il future sull’oro, a 392,70 dollari per oncia, così come i T-bond, con i rendimenti sui decennali al 4,06% e quello sui trentennali al 4,91%. Secondo alcuni analisti tecnici il mercato continua a muoversi in un trading range laterale ed è destinato a mantenervisi anche domani, in attesa degli unici dati veramente importanti di questa settimana, quelli sul mercato del lavoro che verranno rilasciati venerdì prossimo. Qualcuno osserva però come gli investitori stiano scaricando le posizioni in attesa dei dati, per evitare spiacevoli sorprese dopo mesi di mercato toro, appena scalfito dalle ultime settimane. Tra i titoli componenti del Dow, McDonald’s (MCD) è il migliore, con un rialzo di due punti percentuali, raggiungendo il nuovo massimo a un anno, dopo che Prudential Securities ha migliorato le proprie stime per il gigante della ristorazione veloce, contando su vendite di febbraio superiori alle attese del mercato. Inoltre l’azione beneficia della svolta “salutista” nei menù annunciata oggi dalla società in risposta al mutare dei gusti del pubblico.
In evidenza anche Wal-Mart (WMT), dopo l’annuncio dell’incremento del 44% del suo dividendo annuo, mentre 3M (MMM) beneficia dell’approvazione della sua nuova crema per la pelle Aldara; in salita, anche, Jp Morgan (JPM) e Caterpillar (CAT).
Tra i peggiori, in una giornata grigia per i titoli tecnologici, troviamo invece Intel (INTC) che perde oltre un punto e mezzo alla vigilia dell’aggiornamento delle stime di metà trimestre del gigante dei chip a stelle e strisce, dopo la decisione di Jp Morgan di ridurne il rating a “neutral” da “overweight”. Tra le altri blue chip a chiudere sotto i livelli di ieri anche Alcoa (AA), che risente del peso del dollaro sui prezzi delle materie prime, Merck (MRK), IBM (IBM), General Motors (GM), Hewlett-Packard (HPQ) e da ultimo Walt Disney (DIS), la cui assemblea annuale degli azionisti sfiducia (con il 43% dei presenti, equivalente a poco più del 38% del capitale sociale) l’attuale amministratore delegato e presidente, Michael Eisner.
Passando in rassegna i principali settori del listino, i semiconduttori risentono del calo di Intel e chiudono a loro volta in ribasso, insieme ai produttori di infrastrutture di rete e ai servizi petroliferi, ieri in buona evidenza. Deboli anche i produttori di hardware. Al contrario le linee aeree, grazie al calo registrato dal prezzo del greggio (che rappresenta una delle principali voci di costo dei bilanci di tali società) recuperano terreno; bene anche i titoli assicurativi e le catene distributive.
Infine non si arresta la corsa di Mamma.com: dopo aver guadagnato oltre il 54% ieri la piccola dot.com chiude anche oggi con una performance a doppia cifra, +25,74% a 12,70 dollari per azione, con oltre 68 milioni di pezzi scambiati anche oggi, su un capitale di poco superiore agli 80,7 milioni di azioni, dopo aver toccato nella prima parte della seduta addirittura i 15,50 dollari per azione. Decisamenee non male per un titolo che solo lunedì quotava circa 4 dollari per azione.

H. IBSEN
Forse il denaro è la buccia di molte cose, ma non il nocciolo. Fornisce il cibo, non l'appetito; le medicine, non la salute; conoscenti non amici; servi non fedeltà; giorni di gioia, ma non pace o felicità
Wall Street senza spunti, Mamma.com prosegue il volo
Wall Street chiude la seduta odierna attorno alla linea della parità, raggiunta poco prima della diffusione del Beige Book di febbraio. Il Dow Jones chiude a quota 10.593,11 (+0,02%), mentre l’indice S&P500 è a 1.151,03 punti (+0,17%); meno brillante il Nasdaq (grafico, che cala a quota 2.033,36 (-0,31%), mentre il Russel 2000 è a 591,33 punti (+0,05%).

Ha invece chiuso in calo il future sull’oro, a 392,70 dollari per oncia, così come i T-bond, con i rendimenti sui decennali al 4,06% e quello sui trentennali al 4,91%. Secondo alcuni analisti tecnici il mercato continua a muoversi in un trading range laterale ed è destinato a mantenervisi anche domani, in attesa degli unici dati veramente importanti di questa settimana, quelli sul mercato del lavoro che verranno rilasciati venerdì prossimo. Qualcuno osserva però come gli investitori stiano scaricando le posizioni in attesa dei dati, per evitare spiacevoli sorprese dopo mesi di mercato toro, appena scalfito dalle ultime settimane. Tra i titoli componenti del Dow, McDonald’s (MCD) è il migliore, con un rialzo di due punti percentuali, raggiungendo il nuovo massimo a un anno, dopo che Prudential Securities ha migliorato le proprie stime per il gigante della ristorazione veloce, contando su vendite di febbraio superiori alle attese del mercato. Inoltre l’azione beneficia della svolta “salutista” nei menù annunciata oggi dalla società in risposta al mutare dei gusti del pubblico.
In evidenza anche Wal-Mart (WMT), dopo l’annuncio dell’incremento del 44% del suo dividendo annuo, mentre 3M (MMM) beneficia dell’approvazione della sua nuova crema per la pelle Aldara; in salita, anche, Jp Morgan (JPM) e Caterpillar (CAT).
Tra i peggiori, in una giornata grigia per i titoli tecnologici, troviamo invece Intel (INTC) che perde oltre un punto e mezzo alla vigilia dell’aggiornamento delle stime di metà trimestre del gigante dei chip a stelle e strisce, dopo la decisione di Jp Morgan di ridurne il rating a “neutral” da “overweight”. Tra le altri blue chip a chiudere sotto i livelli di ieri anche Alcoa (AA), che risente del peso del dollaro sui prezzi delle materie prime, Merck (MRK), IBM (IBM), General Motors (GM), Hewlett-Packard (HPQ) e da ultimo Walt Disney (DIS), la cui assemblea annuale degli azionisti sfiducia (con il 43% dei presenti, equivalente a poco più del 38% del capitale sociale) l’attuale amministratore delegato e presidente, Michael Eisner.
Passando in rassegna i principali settori del listino, i semiconduttori risentono del calo di Intel e chiudono a loro volta in ribasso, insieme ai produttori di infrastrutture di rete e ai servizi petroliferi, ieri in buona evidenza. Deboli anche i produttori di hardware. Al contrario le linee aeree, grazie al calo registrato dal prezzo del greggio (che rappresenta una delle principali voci di costo dei bilanci di tali società) recuperano terreno; bene anche i titoli assicurativi e le catene distributive.
Infine non si arresta la corsa di Mamma.com: dopo aver guadagnato oltre il 54% ieri la piccola dot.com chiude anche oggi con una performance a doppia cifra, +25,74% a 12,70 dollari per azione, con oltre 68 milioni di pezzi scambiati anche oggi, su un capitale di poco superiore agli 80,7 milioni di azioni, dopo aver toccato nella prima parte della seduta addirittura i 15,50 dollari per azione. Decisamenee non male per un titolo che solo lunedì quotava circa 4 dollari per azione.