patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
La frase del giorno:
MARK TWAIN
Il mese peggiore per operare in borsa è maggio. Dopo giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre,
gennaio, febbraio, marzo ed aprile
Wall Street riguadagna terreno in attesa dei dati di domani
Dopo un paio di giornate difficili Wall Street torna a recuperare terreno, nonostante alcune vendite dell’ultimo minuto. Il Dow Jones termina a 10.495,55 punti (+0,24%), mentre l’indice S&P500 è a 1.128,59 (+0,18%). In recupero anche il Nasdaq (grafico, a quota 2.019,56 (+0,57%) e il Russel 2000, a 569,54 punti (+0,98%).
Tra le blue chip è Wal-Mart (WMT) a tirare la volata all’intero settore della distribuzione organizzata, grazie ad un dato superiore alle attese delle vendite nel mese di gennaio, che porta Lazard Freres a portare da “hold” a “buy” il giudizio sul titolo; molto bene anche Caterpillar (CAT), Boeing (BA), Alcoa (AA) e Honeywell (HON), mentre i titoli dei semiconduttori, dei produttori di apparati di rete e di internet sostengono il recupero del Nasdaq. Intanto Ben Bernanke, uno dei dodici membri del consiglio della Federal Reserve, annuncia parlando ad un incontro pubblico che il peggio è ormai alle spalle e dice di aspettarsi molto presto un netto recupero del mercato del lavoro a stelle e strisce, una dichiarazione che sembra voler preparare il mercato ai dati attesi per domani, dopo il calo, in qualche modo percepito come eccessivo e troppo “meccanico” registrato ieri da Wall Street. Così alcuni analisti tornano a ribadire che con un mercato ancora “toro” nel lungo termine, ogni possibile indebolimento delle quotazioni a breve termine va giudicata un’opportunità interessante per effettuare qualche acquisto.
Tra i titoli in calo oggi vi è Ibm (IBM), che solo ieri aveva toccato il nuovo massimo a 12 mesi e che oggi vede prevalere fisiologiche prese di beneficio; leggero arretramento anche per Citigroup (C) dopo il diffondersi di voci circa colloqui intrapresi tra il gruppo creditizio americano e il numero uno tedesco del settore, Deutsche Bank, sospesi al momento a causa di alcuni timori di natura “politica” sulla realizzabilità dell’impresa. Tra gli altri “big” in calo anche AT&T (T), 3M (MMM) e American Express (AXP). A livello di mercato il numero dei titoli in crescita supera quello dei titoli in calo per 18 a 14 sul Nyse così come sul Nasdaq.
Tra i settori migliori, oltre alla distribuzione organizzata, vi sono, come detto, i titoli dei produttori di semiconduttori, dei produttori di apparati di rete e i titoli internet, insieme ai titoli auriferi e delle linee aeree; in calo la salute, i finanziari, i petroliferi e i servizi petroliferi.
Infine, è nuovamente sotto i 400 dollari per oncia l’oro, il cui future chiude a 398,80 dollari per oncia, nonostante un calo dello 0,2% dell’oro nei confronti del dollaro, mentre i titoli di Stato tornano a perdere terreno. Tra le trimestrali oggi nessuna particolare sorpresa, mentre sono giudicati positivamente i dati sulla produttività e sul mercato del lavoro americano
La frase del giorno:
MARK TWAIN
Il mese peggiore per operare in borsa è maggio. Dopo giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre,
gennaio, febbraio, marzo ed aprile
Wall Street riguadagna terreno in attesa dei dati di domani
Dopo un paio di giornate difficili Wall Street torna a recuperare terreno, nonostante alcune vendite dell’ultimo minuto. Il Dow Jones termina a 10.495,55 punti (+0,24%), mentre l’indice S&P500 è a 1.128,59 (+0,18%). In recupero anche il Nasdaq (grafico, a quota 2.019,56 (+0,57%) e il Russel 2000, a 569,54 punti (+0,98%).

Tra le blue chip è Wal-Mart (WMT) a tirare la volata all’intero settore della distribuzione organizzata, grazie ad un dato superiore alle attese delle vendite nel mese di gennaio, che porta Lazard Freres a portare da “hold” a “buy” il giudizio sul titolo; molto bene anche Caterpillar (CAT), Boeing (BA), Alcoa (AA) e Honeywell (HON), mentre i titoli dei semiconduttori, dei produttori di apparati di rete e di internet sostengono il recupero del Nasdaq. Intanto Ben Bernanke, uno dei dodici membri del consiglio della Federal Reserve, annuncia parlando ad un incontro pubblico che il peggio è ormai alle spalle e dice di aspettarsi molto presto un netto recupero del mercato del lavoro a stelle e strisce, una dichiarazione che sembra voler preparare il mercato ai dati attesi per domani, dopo il calo, in qualche modo percepito come eccessivo e troppo “meccanico” registrato ieri da Wall Street. Così alcuni analisti tornano a ribadire che con un mercato ancora “toro” nel lungo termine, ogni possibile indebolimento delle quotazioni a breve termine va giudicata un’opportunità interessante per effettuare qualche acquisto.

Tra i titoli in calo oggi vi è Ibm (IBM), che solo ieri aveva toccato il nuovo massimo a 12 mesi e che oggi vede prevalere fisiologiche prese di beneficio; leggero arretramento anche per Citigroup (C) dopo il diffondersi di voci circa colloqui intrapresi tra il gruppo creditizio americano e il numero uno tedesco del settore, Deutsche Bank, sospesi al momento a causa di alcuni timori di natura “politica” sulla realizzabilità dell’impresa. Tra gli altri “big” in calo anche AT&T (T), 3M (MMM) e American Express (AXP). A livello di mercato il numero dei titoli in crescita supera quello dei titoli in calo per 18 a 14 sul Nyse così come sul Nasdaq.
Tra i settori migliori, oltre alla distribuzione organizzata, vi sono, come detto, i titoli dei produttori di semiconduttori, dei produttori di apparati di rete e i titoli internet, insieme ai titoli auriferi e delle linee aeree; in calo la salute, i finanziari, i petroliferi e i servizi petroliferi.
Infine, è nuovamente sotto i 400 dollari per oncia l’oro, il cui future chiude a 398,80 dollari per oncia, nonostante un calo dello 0,2% dell’oro nei confronti del dollaro, mentre i titoli di Stato tornano a perdere terreno. Tra le trimestrali oggi nessuna particolare sorpresa, mentre sono giudicati positivamente i dati sulla produttività e sul mercato del lavoro americano