patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
T.GRANDON GILL
La finanza è lo studio del denaro e di come violi le regole della matematica e del buon senso
A Wall Street scatta l'ora delle prese di beneficio
Dopo il rally degli ultimi tre giorni scattano le prese di beneficio a Wall Street perde che chiude così sui minimi una seduta trascorsa in rosso dall’inizio alla fine. Il Dow Jones cede infatti lo 0,612% a quota 10.368,44, mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.131,29 (-0,95%). Anche più grave il calo del Nasdaq (grafico, che torna sotto quota duemila, chiudendo a 1.990,61 punti (-1,63%), come pure del Russell 2000, sui 568,58 punti (-1,61%). Dal canto loro perdono ulteriormente terreno anche i T-bond, col rendimento sui 10 anni al 4,81% e quello sui 30 anni al 5,49%. In netto calo anche l’oro, che torna a 385,20 dollari l’oncia, il minimo delle ultime tre settimane (6,5 dollari meno di ieri) a causa della fuoriuscita dei capitali in precedenza in cerca di un “safe heaven” e del progressivo allinearsi del mercato all’ipotesi di un aumento dei tassi ufficiali da parte della Fed già da fine mese.
Dal canto suo il petrolio ritorna sopra i 37 dollari al barile, a 37,54 dollari, dopo aver toccato un minimo intraday a 36,45 dollari al barile, il prezzo più basso delle ultime sei settimane dopo che l’Energy Departmente ha rivelato che le scorte petrolifere sono cresciute, la scorsa settimana, di 400 mila barili, toccando così i 302,1 milioni di barili, il 6,5% in più di un anno fa e il più alto livello mai raggiunto a livello nazionale dall’agosto 2002. Ancora più alte le stime dell’American Petroleum Institute che parla di 2,7 milioni di barili di petrolio in più per un totale di 303,4 milioni.
Tornando ad esaminare la giornata del mercato azionari si notano, tra i peggiori componenti del Dow, Caterpillar (CAT) e Alcoa (AA), entrambi in calo di oltre due punti percentuali, mentre Coca-Cola (KO) ne perde a sua volta oltre uno e mezzo dopo la notizia del prossimo ritiro del suo numero uno, Steven Heyer. Tra gli altri big in calo della Borsa di New York anche Home Depot (HD), Wal-Mart (WMT), Intel (INTC), Merck (MRK) e Citigroup (C), mentre Disney (DIS), inizialmente in recupero scivola in rosso dopo le accuse mosse alla società (insieme ad altri tre big internazionali del calibro di Royal Dutch Shell, Emerson Electric e Maytag) dal maggiore fondo pensione americano, il Calpers (fondo pensione dei dipendenti pubblici della California), secondo il quale
le società in questione avrebbero bisogno di riforme di governance per “ricreare redditività sul lungo termine e la fiducia degli investitori” dopo le deludenti performance finanziarie e di governance di questi ultimi anni. Tra i pochi segni positivi del Dow si nota Boeing (BA) dopo l’upgrade ricevuto da Lehman Brothers; il titolo chiude così a 48,66 dopo un massimo a 48,88, nuovo record a 26 mesi. In recupero anche Verizon Communications (VZ) e Sbc Communications (SBC) dopo che l’amministrazione Bush ha rinunciato ad appellarsi alla sentenza con cui una corte federale ha bloccato le nuove regolamentazioni appena introdotte nel settore per stimolare la competizione nel mercato della telefonia locale, una decisione vista come la vittoria dei grandi operatori telefonici come i due sopra ricordati o BellSouth (BLS), che infatti sale a sua volta. In calo, al contrario, la rivale At&t (T), che stava cercando di aumentare il suo grado di penetrazione del mercato della telefonia locale. Ibm (IBM), Procter & Gamble (PG) e Honeywell (HON) sono le uniche altre blue chip a chiudere in recupero. Tra i titoli high-tech Intel perde terreno dopo la conferma che l’Antitrust europeo intende riaprire le indagini sul colosso americano dei microchip, mentre Advanced Micro Devices (AMD) perde oltre il 4% nonostante l’annuncio che i suoi processori sono stati scelti dal produttore cinese di Pc, Lenovo Group. Tra gli altri titoli Tommy Hilfiger (TOM) perde poco meno di 10 punti dopo il warning lanciato sui risultati del prossimo trimestre, mentre Genentech (DNA) perde il 7% dopo che la banca d’affari Sanford Bernstein ha ridotto da “outperform” a “market perform” il proprio giudizio sul titolo.
Dati attesi a Wall street
US ore 14.30 Prezzi all'importazione Mag
Precedente 0.2% m/m; 4.6% a/a
Us ore 14.30 Prezzi all'esportazione maggio:
precedente 0.4%
Us ore 14.30 Nuove richieste disoccupazione
Precedente 339.000
Consenso 335.000
US ore 20.00 Fabbisogno mensile Mag
Precedente $ -88.9 mld
US ore 21.00 Core PPI maggio
Precedente 0.2%
Consenso 0.2%
US ore 21.00 PPI maggio
Precedente 0.7%
Consenso 0.6%


T.GRANDON GILL
La finanza è lo studio del denaro e di come violi le regole della matematica e del buon senso
A Wall Street scatta l'ora delle prese di beneficio
Dopo il rally degli ultimi tre giorni scattano le prese di beneficio a Wall Street perde che chiude così sui minimi una seduta trascorsa in rosso dall’inizio alla fine. Il Dow Jones cede infatti lo 0,612% a quota 10.368,44, mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.131,29 (-0,95%). Anche più grave il calo del Nasdaq (grafico, che torna sotto quota duemila, chiudendo a 1.990,61 punti (-1,63%), come pure del Russell 2000, sui 568,58 punti (-1,61%). Dal canto loro perdono ulteriormente terreno anche i T-bond, col rendimento sui 10 anni al 4,81% e quello sui 30 anni al 5,49%. In netto calo anche l’oro, che torna a 385,20 dollari l’oncia, il minimo delle ultime tre settimane (6,5 dollari meno di ieri) a causa della fuoriuscita dei capitali in precedenza in cerca di un “safe heaven” e del progressivo allinearsi del mercato all’ipotesi di un aumento dei tassi ufficiali da parte della Fed già da fine mese.
Dal canto suo il petrolio ritorna sopra i 37 dollari al barile, a 37,54 dollari, dopo aver toccato un minimo intraday a 36,45 dollari al barile, il prezzo più basso delle ultime sei settimane dopo che l’Energy Departmente ha rivelato che le scorte petrolifere sono cresciute, la scorsa settimana, di 400 mila barili, toccando così i 302,1 milioni di barili, il 6,5% in più di un anno fa e il più alto livello mai raggiunto a livello nazionale dall’agosto 2002. Ancora più alte le stime dell’American Petroleum Institute che parla di 2,7 milioni di barili di petrolio in più per un totale di 303,4 milioni.
Tornando ad esaminare la giornata del mercato azionari si notano, tra i peggiori componenti del Dow, Caterpillar (CAT) e Alcoa (AA), entrambi in calo di oltre due punti percentuali, mentre Coca-Cola (KO) ne perde a sua volta oltre uno e mezzo dopo la notizia del prossimo ritiro del suo numero uno, Steven Heyer. Tra gli altri big in calo della Borsa di New York anche Home Depot (HD), Wal-Mart (WMT), Intel (INTC), Merck (MRK) e Citigroup (C), mentre Disney (DIS), inizialmente in recupero scivola in rosso dopo le accuse mosse alla società (insieme ad altri tre big internazionali del calibro di Royal Dutch Shell, Emerson Electric e Maytag) dal maggiore fondo pensione americano, il Calpers (fondo pensione dei dipendenti pubblici della California), secondo il quale
le società in questione avrebbero bisogno di riforme di governance per “ricreare redditività sul lungo termine e la fiducia degli investitori” dopo le deludenti performance finanziarie e di governance di questi ultimi anni. Tra i pochi segni positivi del Dow si nota Boeing (BA) dopo l’upgrade ricevuto da Lehman Brothers; il titolo chiude così a 48,66 dopo un massimo a 48,88, nuovo record a 26 mesi. In recupero anche Verizon Communications (VZ) e Sbc Communications (SBC) dopo che l’amministrazione Bush ha rinunciato ad appellarsi alla sentenza con cui una corte federale ha bloccato le nuove regolamentazioni appena introdotte nel settore per stimolare la competizione nel mercato della telefonia locale, una decisione vista come la vittoria dei grandi operatori telefonici come i due sopra ricordati o BellSouth (BLS), che infatti sale a sua volta. In calo, al contrario, la rivale At&t (T), che stava cercando di aumentare il suo grado di penetrazione del mercato della telefonia locale. Ibm (IBM), Procter & Gamble (PG) e Honeywell (HON) sono le uniche altre blue chip a chiudere in recupero. Tra i titoli high-tech Intel perde terreno dopo la conferma che l’Antitrust europeo intende riaprire le indagini sul colosso americano dei microchip, mentre Advanced Micro Devices (AMD) perde oltre il 4% nonostante l’annuncio che i suoi processori sono stati scelti dal produttore cinese di Pc, Lenovo Group. Tra gli altri titoli Tommy Hilfiger (TOM) perde poco meno di 10 punti dopo il warning lanciato sui risultati del prossimo trimestre, mentre Genentech (DNA) perde il 7% dopo che la banca d’affari Sanford Bernstein ha ridotto da “outperform” a “market perform” il proprio giudizio sul titolo.
Dati attesi a Wall street
US ore 14.30 Prezzi all'importazione Mag
Precedente 0.2% m/m; 4.6% a/a
Us ore 14.30 Prezzi all'esportazione maggio:
precedente 0.4%
Us ore 14.30 Nuove richieste disoccupazione
Precedente 339.000
Consenso 335.000
US ore 20.00 Fabbisogno mensile Mag
Precedente $ -88.9 mld
US ore 21.00 Core PPI maggio
Precedente 0.2%
Consenso 0.2%
US ore 21.00 PPI maggio
Precedente 0.7%
Consenso 0.6%