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DALL'ESPRESSO 27 LUGLIO 2003
INTERNET
Rete senza fili:
arrivano i "totem"
La connessione veloce con l'Wi Fi è già realtà in diverse città italiane grazie a 420 hot spot disseminati da Tiscali. Gratis per tutta l'estate, poi a pagamento
di Pier Andrea Canei
A Roma ci sono già 19 totem, tra cui uno alla Stazione Termini e uno all’Università di Tor Vergata. A Milano sono 23: per esempio in Fiera, alla Rinascente di piazza Duomo, al bar Le Trottoir in zona Brera. A Bologna ce ne sono tre (uno in Stazione Centrale); a Firenze sei (anche in una palestra, il New Meeting Sporting Club); a Torino ancora tre (alla stazione di Porta Nuova), a Napoli uno solo (al bar modaiolo Night and Day), a Verona quattro.
E così via, tra aeroporti, centri commerciali, università, luoghi di ritrovo in tutta Italia: il nuovo culto del Wi-Fi – connessioni veloci e senza fili a Internet, ideali per studenti, professionisti o perditempo di nuova generazione – si esercita per ora attorno a 420 “Totem Freestation”, stazioni radio (o “hotspot”) che nel raggio di 70 metri permettono a tutti i computer portatili, palmari o cellulari predisposti a questo tipo di collegamento, di accedere a Internet con velocità e prestazioni paragonabili a quelle di una moderna linea Dsl (ovvero: ultraveloci rispetto al “classico” collegamento via modem 56k). E per giunta, a differenza di molti altri culti, questo è del tutto gratuito: a partire da giugno, e almeno per tutta l’estate, basterà registrarsi sul sito di Tiscali , ottenere codici e parametri di connessione, e piazzarsi col proprio Pc, purché dotato di funzionalità Wi-Fi, dalle parti di un totem.
La scommessa, lanciata dalla piccola società new tech Freestation, è stata raccolta da Tiscali, il provider sardo diventato, con oltre 17 milioni di utenti, uno dei leader dei servizi di comunicazione in tutta Europa: fresche di joint venture, entro 12 mesi le due società porteranno a mille il numero dei totem sul territorio italiano, sviluppando la piu’ grande rete Wi-Fi nazionale.
Su quest’operazione, 'L’espresso' ha chiesto lumi a Roberto Mariano, luogotenente di Renato Soru per lo sviluppo di tutte le nuove iniziative della corporation con sede a Cagliari.
Cosa ha convinto Tiscali a partecipare a quest’operazione?
"Il grande interesse attorno al Wi-Fi è confortato da ricerche che parlano di una forte espansione nei prossimi anni.
Come quella di Gartner/Dataquest, secondo cui in Europa il fatturato derivante dal traffico Wi-FI sugli “hotspot”, passerà dai 41 milioni di dollari del 2002 a oltre un miliardo e mezzo per il 2005), ma anche da un fatto molto concreto come la diffusione di Pc portatili che montano Centrino, il chip Intel ottimizzato per connessioni wi-fi, che permette di restare collegati a una rete wireless ben oltre le due ore che sono attualmente il limite medio di funzionamento per i portatili on-line non allacciati alla corrente elettrica.
Un altro fattore decisivo è il proliferare di “device” che possono sfruttare il collegamento Wi-Fi: a fianco dei laptop si affacciano PDA (“personal digital assistant”, o palmari), microcomputer e cellulari con funzionalità Internet e doppia antenna GPRS e Wi-Fi. Siamo agli inizi – questi apparecchi sono destinati a moltiplicarsi in un paio d’anni".
Con l’aggiunta di un elemento Umts, che pian piano si sovrraporrà al buon vecchio sistema GSM/GPRS…
"Già, all’orizzonte è visibile a chiunque lavori nelle telecomunicazioni una grande rete integrata, in cui a seconda del luogo e delle tariffe locali si potrà saltare dalla rete di terza generazione al collegamento Wi-Fi senza soluzione di continuità. La strada è ancora lunga, e lastricata di complicatissimi accordi di roaming tra gli operatori, ma quella è un pò la “terra promessa”.
Intanto però questa rete Wi-Fi è ancora del tutto sperimentale, e difatti per il momento siete autorizzati a sperimentarla, ma non a commercializzarla. Il via libera dell’authority arriverà entro breve: a settembre contiamo già di trasformare il “free Wi-Fi” di adesso in un’offerta ai consumatori che struttureremo sul modello delle schede prepagate dei telefonini. Con il traffico prepagato ai singoli utenti, più offerte personalizzate per i grandi clienti del business, contiamo di decollare abbastanza rapidamente".
E l’Umts? Siete stati voi i primi ad agitare le acque in Italia, con il piccolo consorzio Andala, che poi è stato assorbito a suon di miliardi dalla h3g del gruppo Hutchison Whampoa. Ora siete ancora presenti nel consozio cui fa capo l’operatore 3, ma con una piccola quota: indice di un vostro scarso interesse, o c’è stato un semplice ridimensionamento fisiologico dovuto alla mole di risorse finanziarie liberate dal gruppo asiatico?
"La seconda che hai detto…"
In sintesi, e in attesa della Grande Rete Integrata, quali sono i vantaggi del Wi-Fi rispetto all’Umts dal punto di vista degli utenti?
"I due sistemi sono praticamente complementari: l’Umts o “3G” offre più mobilità, a costi maggiori; il Wi-Fi è ideale per chi lavora sì in giro, ma non deve spostarsi in continuazione, e si pone viceversa un problema di costi. Per chi si trova un giorno qua e un giorno là, deve lavorare via Internet, ricevere e inviare messaggi è perfetto: a patto di non dover essere sempre collegato a un network anche durante gli spostamenti…"
INTERNET
Rete senza fili:
arrivano i "totem"
La connessione veloce con l'Wi Fi è già realtà in diverse città italiane grazie a 420 hot spot disseminati da Tiscali. Gratis per tutta l'estate, poi a pagamento
di Pier Andrea Canei
A Roma ci sono già 19 totem, tra cui uno alla Stazione Termini e uno all’Università di Tor Vergata. A Milano sono 23: per esempio in Fiera, alla Rinascente di piazza Duomo, al bar Le Trottoir in zona Brera. A Bologna ce ne sono tre (uno in Stazione Centrale); a Firenze sei (anche in una palestra, il New Meeting Sporting Club); a Torino ancora tre (alla stazione di Porta Nuova), a Napoli uno solo (al bar modaiolo Night and Day), a Verona quattro.
E così via, tra aeroporti, centri commerciali, università, luoghi di ritrovo in tutta Italia: il nuovo culto del Wi-Fi – connessioni veloci e senza fili a Internet, ideali per studenti, professionisti o perditempo di nuova generazione – si esercita per ora attorno a 420 “Totem Freestation”, stazioni radio (o “hotspot”) che nel raggio di 70 metri permettono a tutti i computer portatili, palmari o cellulari predisposti a questo tipo di collegamento, di accedere a Internet con velocità e prestazioni paragonabili a quelle di una moderna linea Dsl (ovvero: ultraveloci rispetto al “classico” collegamento via modem 56k). E per giunta, a differenza di molti altri culti, questo è del tutto gratuito: a partire da giugno, e almeno per tutta l’estate, basterà registrarsi sul sito di Tiscali , ottenere codici e parametri di connessione, e piazzarsi col proprio Pc, purché dotato di funzionalità Wi-Fi, dalle parti di un totem.
La scommessa, lanciata dalla piccola società new tech Freestation, è stata raccolta da Tiscali, il provider sardo diventato, con oltre 17 milioni di utenti, uno dei leader dei servizi di comunicazione in tutta Europa: fresche di joint venture, entro 12 mesi le due società porteranno a mille il numero dei totem sul territorio italiano, sviluppando la piu’ grande rete Wi-Fi nazionale.
Su quest’operazione, 'L’espresso' ha chiesto lumi a Roberto Mariano, luogotenente di Renato Soru per lo sviluppo di tutte le nuove iniziative della corporation con sede a Cagliari.
Cosa ha convinto Tiscali a partecipare a quest’operazione?
"Il grande interesse attorno al Wi-Fi è confortato da ricerche che parlano di una forte espansione nei prossimi anni.
Come quella di Gartner/Dataquest, secondo cui in Europa il fatturato derivante dal traffico Wi-FI sugli “hotspot”, passerà dai 41 milioni di dollari del 2002 a oltre un miliardo e mezzo per il 2005), ma anche da un fatto molto concreto come la diffusione di Pc portatili che montano Centrino, il chip Intel ottimizzato per connessioni wi-fi, che permette di restare collegati a una rete wireless ben oltre le due ore che sono attualmente il limite medio di funzionamento per i portatili on-line non allacciati alla corrente elettrica.
Un altro fattore decisivo è il proliferare di “device” che possono sfruttare il collegamento Wi-Fi: a fianco dei laptop si affacciano PDA (“personal digital assistant”, o palmari), microcomputer e cellulari con funzionalità Internet e doppia antenna GPRS e Wi-Fi. Siamo agli inizi – questi apparecchi sono destinati a moltiplicarsi in un paio d’anni".
Con l’aggiunta di un elemento Umts, che pian piano si sovrraporrà al buon vecchio sistema GSM/GPRS…
"Già, all’orizzonte è visibile a chiunque lavori nelle telecomunicazioni una grande rete integrata, in cui a seconda del luogo e delle tariffe locali si potrà saltare dalla rete di terza generazione al collegamento Wi-Fi senza soluzione di continuità. La strada è ancora lunga, e lastricata di complicatissimi accordi di roaming tra gli operatori, ma quella è un pò la “terra promessa”.
Intanto però questa rete Wi-Fi è ancora del tutto sperimentale, e difatti per il momento siete autorizzati a sperimentarla, ma non a commercializzarla. Il via libera dell’authority arriverà entro breve: a settembre contiamo già di trasformare il “free Wi-Fi” di adesso in un’offerta ai consumatori che struttureremo sul modello delle schede prepagate dei telefonini. Con il traffico prepagato ai singoli utenti, più offerte personalizzate per i grandi clienti del business, contiamo di decollare abbastanza rapidamente".
E l’Umts? Siete stati voi i primi ad agitare le acque in Italia, con il piccolo consorzio Andala, che poi è stato assorbito a suon di miliardi dalla h3g del gruppo Hutchison Whampoa. Ora siete ancora presenti nel consozio cui fa capo l’operatore 3, ma con una piccola quota: indice di un vostro scarso interesse, o c’è stato un semplice ridimensionamento fisiologico dovuto alla mole di risorse finanziarie liberate dal gruppo asiatico?
"La seconda che hai detto…"
In sintesi, e in attesa della Grande Rete Integrata, quali sono i vantaggi del Wi-Fi rispetto all’Umts dal punto di vista degli utenti?
"I due sistemi sono praticamente complementari: l’Umts o “3G” offre più mobilità, a costi maggiori; il Wi-Fi è ideale per chi lavora sì in giro, ma non deve spostarsi in continuazione, e si pone viceversa un problema di costi. Per chi si trova un giorno qua e un giorno là, deve lavorare via Internet, ricevere e inviare messaggi è perfetto: a patto di non dover essere sempre collegato a un network anche durante gli spostamenti…"