stefanofabb
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Gli aggiornamenti positivi sul mercato del lavoro Usa favoriscono il biglietto verde
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]di Euroforex Finance, 05/04/2010 17:53:26[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Finale di settimana caratterizzato dal clima di festività per la Pasqua, con le principali Borse mondiali chiuse. La giornata è dunque risultata relativamente tranquilla, anche se i volumi ridotti hanno favorito una certa volatilità.
La giornata è stata vissuta nell’attesa per gli aggiornamenti macroeconomici americani che sono stati diffusi nel primo pomeriggio. Erano infatti in programma importanti dati relativi al mercato del lavoro Usa. Il quadro che nel complesso è emerso è da considerarsi positivo, con 162 mila posti di lavoro creati a marzo, che rappresenta il migliore incremento degli ultimi tre anni, e una ripresa economica in fase di consolidamento. L’incoraggiante situazione che è emersa dagli aggiornamenti ha dato vigore al dollaro, che al termine della giornata è risultato in generale guadagno nei confronti delle principali valute concorrenti. In particolare la moneta americana ha ulteriormente aggiornato i massimi di periodo sullo Yen, andando a confermare per la seconda settimana consecutiva il momento di forza sulla valuta giapponese. Il periodo di debolezza dello yen ha favorito le borse del Sol Levante, che questa mattina hanno terminato la prima seduta della settimana in rialzo, segnando i nuovi massimi degli ultimi 18 mesi. Anche la moneta unica è risultata in calo sul dollaro, anche se il cross continua a muoversi in prossimità di area 1,35 senza avere fornito nelle ultime sedute particolari indicazioni di rilievo su possibili future evoluzioni. Nelle prime ore della giornata odierna sembra proseguire il trend iniziato venerdì, anche se il clima di festività e la mancanza di dati macro rilevanti molto probabilmente favorirà una giornata tranquilla. Da segnalare come unici appuntamenti odierni l’indice Ism manifatturiero e le abitazioni in vendita in arrivo dagli Usa alle 16:00 ora italiana.
La settimana entrante si preannuncia comunque densa di appuntamenti e vedrà ben tre istituti centrali chiamati a comunicare le decisioni in materia di tassi. Si inizierà mercoledì con la Bank of Japan per passare giovedì a BCE e BoE. Difficilmente dalle riunioni di questa settimana giungeranno sorprese, con i tre istituti centrali che quasi sicuramente manterranno invariati i tassi di interesse. E’ molto probabile che la prima mossa spetterà alla Federal reserve americana. Un po´ perché, di fatto, Ben Bernanke ha i Fed fund target allo zero per cento e, quindi, lui dovrà dare l’avvio formale ad una politica monetaria più restrittiva. E un po´ perché le attese di crescita degli Stati Uniti, seppure sempre deboli soprattutto a causa di un tasso di disoccupazione che rimane al 9,7%, sono comunque migliori rispetto a quelle di Eurolandia. C’è comunque da considerare che la Federal Reserve ha un mandato che tiene anche conto del supporto all´economia e quindi c´è maggiore sensibilità rispetto ad una mossa che potrebbe uccidere nella culla la debole ripresa americana. Sono comunque in molti a ipotizzare che Bernanke toccherà all´insù i Fed fund entro Settembre, così, per fine anno, potremmo avere un costo del denaro negli Usa anche oltre l´1 per cento.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]di Euroforex Finance, 05/04/2010 17:53:26[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][/FONT] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Finale di settimana caratterizzato dal clima di festività per la Pasqua, con le principali Borse mondiali chiuse. La giornata è dunque risultata relativamente tranquilla, anche se i volumi ridotti hanno favorito una certa volatilità.
La giornata è stata vissuta nell’attesa per gli aggiornamenti macroeconomici americani che sono stati diffusi nel primo pomeriggio. Erano infatti in programma importanti dati relativi al mercato del lavoro Usa. Il quadro che nel complesso è emerso è da considerarsi positivo, con 162 mila posti di lavoro creati a marzo, che rappresenta il migliore incremento degli ultimi tre anni, e una ripresa economica in fase di consolidamento. L’incoraggiante situazione che è emersa dagli aggiornamenti ha dato vigore al dollaro, che al termine della giornata è risultato in generale guadagno nei confronti delle principali valute concorrenti. In particolare la moneta americana ha ulteriormente aggiornato i massimi di periodo sullo Yen, andando a confermare per la seconda settimana consecutiva il momento di forza sulla valuta giapponese. Il periodo di debolezza dello yen ha favorito le borse del Sol Levante, che questa mattina hanno terminato la prima seduta della settimana in rialzo, segnando i nuovi massimi degli ultimi 18 mesi. Anche la moneta unica è risultata in calo sul dollaro, anche se il cross continua a muoversi in prossimità di area 1,35 senza avere fornito nelle ultime sedute particolari indicazioni di rilievo su possibili future evoluzioni. Nelle prime ore della giornata odierna sembra proseguire il trend iniziato venerdì, anche se il clima di festività e la mancanza di dati macro rilevanti molto probabilmente favorirà una giornata tranquilla. Da segnalare come unici appuntamenti odierni l’indice Ism manifatturiero e le abitazioni in vendita in arrivo dagli Usa alle 16:00 ora italiana.
La settimana entrante si preannuncia comunque densa di appuntamenti e vedrà ben tre istituti centrali chiamati a comunicare le decisioni in materia di tassi. Si inizierà mercoledì con la Bank of Japan per passare giovedì a BCE e BoE. Difficilmente dalle riunioni di questa settimana giungeranno sorprese, con i tre istituti centrali che quasi sicuramente manterranno invariati i tassi di interesse. E’ molto probabile che la prima mossa spetterà alla Federal reserve americana. Un po´ perché, di fatto, Ben Bernanke ha i Fed fund target allo zero per cento e, quindi, lui dovrà dare l’avvio formale ad una politica monetaria più restrittiva. E un po´ perché le attese di crescita degli Stati Uniti, seppure sempre deboli soprattutto a causa di un tasso di disoccupazione che rimane al 9,7%, sono comunque migliori rispetto a quelle di Eurolandia. C’è comunque da considerare che la Federal Reserve ha un mandato che tiene anche conto del supporto all´economia e quindi c´è maggiore sensibilità rispetto ad una mossa che potrebbe uccidere nella culla la debole ripresa americana. Sono comunque in molti a ipotizzare che Bernanke toccherà all´insù i Fed fund entro Settembre, così, per fine anno, potremmo avere un costo del denaro negli Usa anche oltre l´1 per cento.
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