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Luxottica, perquisizioni GdF per elusione fiscale - Il Sole 24 ORE
La Guardia di Finanza di Belluno ha effettuato il 14 gennaio scorso perquisizioni e acquisizioni di documenti negli uffici della sede di Luxottica ad Agordo nell'ambito del fascicolo aperto dalla Procura veneta per presunta dichiarazione infedele per oltre 2 milioni di euro. Sono stati acquisiti faldoni di documenti contabili su mandato del procuratore Antonio Bianco, che ha aperto un fascicolo per approfondire l'accusa di elusione fiscale.
Da quanto risulta al Sole 24 Ore per la vicenda sarebbero indagati, come atto dovuto in questi casi, l'amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra e Marco Vendramini, già direttore amministrativo del gruppo di Agordo.
Il meccanismo contestato dal Nucleo di Polizia tributaria, guidato dal maggiore Francesco Sodano, si baserebbe su un uso non corretto del cosiddetto Transfer Pricing, ovvero la determinazione di un «prezzo adeguato al valore» di prodotti venduti a società dello stesso gruppo operanti in Stati diversi. Un prezzo che talvolta può diventare «di favore», se inferiore a quello reale del mercato, e quindi si può trasformare in una tecnica di elusione fiscale.
Questa tecnica viene utilizzata spesso da imprese multinazionali per spostare «volumi imponibili» da un Paese all'altro, quindi all'estero in una legislazione con una fiscalità più vantaggiosa, riuscendo quindi nell'obiettivo di rendere minimo il carico fiscale delle imposte nelle transazioni commerciali tra società dello stesso gruppo.
Dai primi accertamenti su Luxottica Srl, all'interno dell'Agenzia delle Entrate del Veneto, sembrerebbe che gli ispettori abbiano riscontrato materia imponibile elusa per diversi milioni di euro, ragione per la quale è stato aperto un fascicolo dal sostituto procuratore Bianco.
Intanto da Agordo Luxottica spiega di aver sempre agito in modo corretto. Il gruppo dichiara di aver sempre adottato e applicato una politica di Transfer Pricing nel totale rispetto dei vigenti principi di legge e delle più avanzate linee guida dettate al riguardo dall'Ocse.
I rilievi mossi dall'Agenzia delle Entrate nello specifico riguardano le ordinarie operazioni commerciali di esportazione della società manifatturiera Luxottica S.r.l. verso le sue filiali localizzate in tutti i principali mercati del mondo. «Si tratta quindi di ordinarie operazioni di vendita - afferma l'azienda - dei prodotti all'interno del gruppo Luxottica e come tali non costituiscono operazioni straordinarie o aventi come controparti soggetti localizzati in Paesi a fiscalità privilegiata, o ancora ipotesi di estero vestizione».
Luxottica spiega «di vendere i suoi prodotti a filiali residenti di regola in altri Paesi membri dell'Ocse e comunque in Paesi a fiscalità ordinaria, operazioni per le quali non sussiste dunque alcun profilo di convenienza fiscale: appare pertanto davvero impensabile - continua il gruppo guidato da Andrea Guerra - ravvisare un intento di uso distorto del Transfer Pricing che possa assumere rilevanza sanzionatoria.
Luxottica dichiara di avere piena fiducia nelle Autorità Italiane e confida che gli approfondimenti in corso sapranno confermare la correttezza dell'operato della società».
La Guardia di Finanza di Belluno ha effettuato il 14 gennaio scorso perquisizioni e acquisizioni di documenti negli uffici della sede di Luxottica ad Agordo nell'ambito del fascicolo aperto dalla Procura veneta per presunta dichiarazione infedele per oltre 2 milioni di euro. Sono stati acquisiti faldoni di documenti contabili su mandato del procuratore Antonio Bianco, che ha aperto un fascicolo per approfondire l'accusa di elusione fiscale.
Da quanto risulta al Sole 24 Ore per la vicenda sarebbero indagati, come atto dovuto in questi casi, l'amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra e Marco Vendramini, già direttore amministrativo del gruppo di Agordo.
Il meccanismo contestato dal Nucleo di Polizia tributaria, guidato dal maggiore Francesco Sodano, si baserebbe su un uso non corretto del cosiddetto Transfer Pricing, ovvero la determinazione di un «prezzo adeguato al valore» di prodotti venduti a società dello stesso gruppo operanti in Stati diversi. Un prezzo che talvolta può diventare «di favore», se inferiore a quello reale del mercato, e quindi si può trasformare in una tecnica di elusione fiscale.
Questa tecnica viene utilizzata spesso da imprese multinazionali per spostare «volumi imponibili» da un Paese all'altro, quindi all'estero in una legislazione con una fiscalità più vantaggiosa, riuscendo quindi nell'obiettivo di rendere minimo il carico fiscale delle imposte nelle transazioni commerciali tra società dello stesso gruppo.
Dai primi accertamenti su Luxottica Srl, all'interno dell'Agenzia delle Entrate del Veneto, sembrerebbe che gli ispettori abbiano riscontrato materia imponibile elusa per diversi milioni di euro, ragione per la quale è stato aperto un fascicolo dal sostituto procuratore Bianco.
Intanto da Agordo Luxottica spiega di aver sempre agito in modo corretto. Il gruppo dichiara di aver sempre adottato e applicato una politica di Transfer Pricing nel totale rispetto dei vigenti principi di legge e delle più avanzate linee guida dettate al riguardo dall'Ocse.
I rilievi mossi dall'Agenzia delle Entrate nello specifico riguardano le ordinarie operazioni commerciali di esportazione della società manifatturiera Luxottica S.r.l. verso le sue filiali localizzate in tutti i principali mercati del mondo. «Si tratta quindi di ordinarie operazioni di vendita - afferma l'azienda - dei prodotti all'interno del gruppo Luxottica e come tali non costituiscono operazioni straordinarie o aventi come controparti soggetti localizzati in Paesi a fiscalità privilegiata, o ancora ipotesi di estero vestizione».
Luxottica spiega «di vendere i suoi prodotti a filiali residenti di regola in altri Paesi membri dell'Ocse e comunque in Paesi a fiscalità ordinaria, operazioni per le quali non sussiste dunque alcun profilo di convenienza fiscale: appare pertanto davvero impensabile - continua il gruppo guidato da Andrea Guerra - ravvisare un intento di uso distorto del Transfer Pricing che possa assumere rilevanza sanzionatoria.
Luxottica dichiara di avere piena fiducia nelle Autorità Italiane e confida che gli approfondimenti in corso sapranno confermare la correttezza dell'operato della società».