Zen lento
Forumer attivo
Ciao F4F 
Tremonti è strano.
Ho letto un solo suo libro, "la Fiera delle tasse" del 1991, giusto poco dopo la sua uscita. Si parlava gia' dello scorrazzare di capitali e della necessita' di stabilire nuove regole a questo spostamento corsaro che sfuggiva ad ogni controllo. La cosa mi colpi' molto , come il linguaggio protomarxista che infarcisce da sempre ogni suo discorso: Chi ha leggiucchiato qualche testo di marx conosce bene l'uso sistematico della figura retorica del "chiasmo" tanto cara a entrambi. (il che forse contribuisce al favore che in misura diversa ha trovato a sinistra)
E' strano perche' in effetti la sua azione di governo, almeno fino all'ultimo passato, mi è sempre parsa assai lontana dalle tesi del suo libro. Pare che in qualche modo sia improvvisamente tornato li'.
E, pensa un po', ora decanta anche le lodi dell'Euro, sputacchiato a più non posso, e ha ammorbidito la sua polemica tutta politica contro la burocrazia europea, anche se in chiave di un ritorno ad una concezione federale dell'Unione.
Non so se siano passi da gigante o retromarce, tuttavia occorre riconoscere che la sua al momento è la visione più lucida e coerente circolante in Italia e forse anche all'estero.
Domanda: che si vivano tempi di una implementazione del progetto Bancor di Keynes alla II Bretton Woods, dopo che la sua tesi di un "serpentone" mondiale del '44 fu affossata ?
Tremonti è strano.
Ho letto un solo suo libro, "la Fiera delle tasse" del 1991, giusto poco dopo la sua uscita. Si parlava gia' dello scorrazzare di capitali e della necessita' di stabilire nuove regole a questo spostamento corsaro che sfuggiva ad ogni controllo. La cosa mi colpi' molto , come il linguaggio protomarxista che infarcisce da sempre ogni suo discorso: Chi ha leggiucchiato qualche testo di marx conosce bene l'uso sistematico della figura retorica del "chiasmo" tanto cara a entrambi. (il che forse contribuisce al favore che in misura diversa ha trovato a sinistra)
E' strano perche' in effetti la sua azione di governo, almeno fino all'ultimo passato, mi è sempre parsa assai lontana dalle tesi del suo libro. Pare che in qualche modo sia improvvisamente tornato li'.
E, pensa un po', ora decanta anche le lodi dell'Euro, sputacchiato a più non posso, e ha ammorbidito la sua polemica tutta politica contro la burocrazia europea, anche se in chiave di un ritorno ad una concezione federale dell'Unione.
Non so se siano passi da gigante o retromarce, tuttavia occorre riconoscere che la sua al momento è la visione più lucida e coerente circolante in Italia e forse anche all'estero.
Domanda: che si vivano tempi di una implementazione del progetto Bancor di Keynes alla II Bretton Woods, dopo che la sua tesi di un "serpentone" mondiale del '44 fu affossata ?