Borsa: St stabilizza perdite (-4%), preoccupano i margini
- Prosegue ancora in rosso a Piazza Affari il titolo StMicroelectronics dopo la presentazione della trimestrale, anche se riesce a stabilizzare le perdite al 4% a 22,27 euro. In precedenza il gruppo italofrancese ha annunciato conti che evidenziano un fatturato in rialzo a 1,8 miliardi di euro (+9,6% sul terzo trimestre 2002) e una perdita netta di 49,1 milioni legata principalmente a oneri straordinari dovuti al piano di ristrutturazione Dai dati presentati questa mattina da St appaiono, secondo una prima valutazione degli analisti, sia elementi positivi che negativi. In generale, spiega una nota di Goldman Sachs, il mercato ha apprezzato sia le cifre sui ricavi (al di sopra delle attese medie e della forchetta 1,70-1,74 miliardi di dollari indicati dal gruppo stesso) e quelle sul risultato netto depurato dalle ingenti spese sostenute per portare avanti il piano di ristrutturazione (senza queste l'utile netto per azione di 0,11 dollari e' superiore agli 0,10 dollari mediamente attesi). Cio' che invece mette in guardia gli analisti e' l'andamento del margine lordo, che soffre sia la pressione sui prezzi dei chip, sia il deprezzamento del dollaro. St ha detto che nel terzo trimestre il margine lordo in rapporto ai ricavi e' sceso al 35,1% (in linea con le indicazioni di 'attorno il 35%' fornite dal gruppo tre mesi fa) e sara' destinato a salire al 36-37% nell'ultimo trimestre (confermando la precedente previsione). Per Goldman Sachs il punto chiave della conference call, che si terra' a partire questo pomeriggio a partire dalle ore 15, sara' "capire quando la societa' prevede un significativo miglioramento del livello del margine lordo" e quando si potra' tornare a superare lo spartiacque del 40% che, secondo quanto piu' volte ricordato dal numero uno del gruppo Pasquale Pistorio, rappresenta un livello soddisfacente per la societa'. Nota di merito finale, da parte di Goldman Sachs, per l'annuncio di un aumento delle spese in investimenti per il 2004 (+33% a 1,6 miliardi dagli 1,2 miliardi quest'anno). Una circostanza che per la banca d'affari da' fiducia sulla ripresa del ciclo economico nel settore dei beni tecnologici.