Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (14 lettori)

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wartburg_12

forumer storico
6 mesi fa 1 le banche francesi hanno opato i T1, adesso sono passate ai T2. Da un lato è una buona notizia che le OPA continuino, dall'altro mi da la sensazione che le OPA sui T1 siano per il momento accantonate.

Mentre Rott e Claudio si occupano di BPM, noi potremmo quasi preparare una letteronza per Groupama facendo presente lo scontento dei suoi investitori ed i vantaggi in termini di Solvency di una possibile un'OPA sui T2...:ciuchino:

:up::up::up::up::up:
 

capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
6 mesi fa 1 le banche francesi hanno opato i T1, adesso sono passate ai T2. Da un lato è una buona notizia che le OPA continuino, dall'altro mi da la sensazione che le OPA sui T1 siano per il momento accantonate.

Mentre Rott e Claudio si occupano di BPM, noi potremmo quasi preparare una letteronza per Groupama facendo presente lo scontento dei suoi investitori ed i vantaggi in termini di Solvency di una possibile un'OPA sui T2...:ciuchino:

il bersaglio piu'facile sarebbero proprio le 751, con un'opa a 50 porterebbero a casa 250 mio di gain
 

samantaao

Forumer storico
Non penso che la Germania avrebbe bisogno di ancorare il marco alla lira (a questo punto, tanto vale restare tutti nell'euro...)
Penso che stamperebbe lo stretto necessario per avere un cambio competitivo quanto basta (ricordo che già ora la Germania vende molto bene prodotti che costano più di quelli della concorrenza estera). Avrebbe un certo calo nell'export verso alcuni paesi, ma questo potrebbe essere compensato da una crescita dell'export verso altri, p.es. verso l'asia.
Per quel che riguarda la nostra lira,

1. Se si svaluta di poco, il danno per l'export tedesco è limitato di conseguenza
2. Se si svaluta di tanto, si porta la nostra industria al collasso: oramai il mondo è globale, tutto quel che si compra all'estero (non solo materie prime, anche macchinari, impianti, e tutte le tecnologie che ti servono per produrre il prodotto, e che per varie ragioni non è più realistico o non si ha la possibilità di produrre in casa) andrebbe pagato in valuta forte.
3. La nostra convenienza nell'uscire dall'euro si riduce sempre di più man mano che il tempo passa - poteva aver senso star fuori fin dal principio, poteva aver senso sbattere i pugni un anno fa, ha sempre meno senso man mano che gli stranieri si sbarazzano del nostro debito pubblico, temo.

Il vero dramma è che la nostra produzione industriale sta arrancando sempre più, mentre gli altri fanno passi avanti. Parlo sia del tasso di innovazione, sia della produttività delle imprese (hint: andiamo a vedere quanti brevetti depositano le nostre imprese, e quanti le imprese tedesche). Se hai un'industria forte non hai il problema della valuta, anzi. La quale invece può essere usata come leva se il tuo settore industriale è debole. Però pure questa leva ti aiuta per un po', poi presenta il conto... :rolleyes:

Scritto di corsa, per cui chiedo scusa in anticipo se ogni tanto il filo logico del discorso si perde... :)

Quoto,
Le aziende italiane stanno perdendo competitività a causa del sistema inefficiente in cui sono inserite...
Vedi mio post precedente
L'italia va riformata e Lo stato ridimensionato
La vedo dura
 

marc

Forumer storico
Un breve aggiornamento sulla vicenda BPM.

Giovedì incontreremo la banca per ragionare della loro infausta decisione del 29 maggio.
Claudio Borghi ed io porteremo le argomentazioni esposte nei giorni passati.

Nel frattempo, chiunque avesse altre idee e/o suggerimenti è pregato di comunicare privatamente con Claudio e con me.

Chi non avesse ancora contribuito al censimento

https://docs.google.com/spreadsheet/...b0IyNzRGN1E6MQ

è pregato di affrettarsi.

Tanti di coloro che hanno investito nei T1 di BPM si saranno chiesti, in questi giorni, quali probabilità abbiamo di spuntarla. Personalmente non me la sento di fare un pronostico: in questo momento non ho elementi certi nè per considerarla vinta nè per considerarla persa.

Buon giorno a tutti e complimenti per la celerità..
vorrei segnalare che ho letto che BPM ha creato un fondo di riserva di 40milioni per evetuale risarcimento danni richiesti dai sottoscrittori del bond convertendo..
 

Zorba

Bos 4 Mod
No......Max 106 per 950 ....... Min 53 per 983...... Comunque sul sito di SG trovi tutto......

Se non ricordo male, anche per le OPA sui T1, SG è stata la prima (nov 2011?) e la meno generosa.
Vista la scarsa generosità, credo che SG abbia fatto l'OPA per consentire ai fondi di uscire ai prezzi di mercato.
 

Topgun1976

Guest
Troppo semplice... e, la scusa di maggiore inflazione è una balla.
Sarebbe sufficiente stampare e versare nelle casse di ogni Stato,
la quantità di moneta pari al deficit di bilancio di ogni paese. Ci
sarebbero meno emissioni di TDS con tutti i benefici che ne derivano.
Altra domanda: a chi conviene un'Europa debole...?

Tutto questo casino è basato sulla fiducia e sulla speculazione ,ergo serve un punto fermo(Bce),basterebbe la minaccia per far scappare tutti questi speculatori..
 

marc

Forumer storico
200 milioni potrebbero recuperarli il prossimo anno dagli interessi 2011 dei tremonti bond..MPS e BPM
Nel frattempo potrebbero andare dalle banche debitrici degli interessi su iTBOND a chiedere se gli fanno un'anticipo sul credito che lo Stato ha nei confronti della stessa banca...

LA STAMPA
"Si gioca su 100 milioni la sorte del decreto sviluppo. Una somma apparentemente modesta, se non modestissima, quando si pensa che il bilancio dello Stato «lavora» circa 500 miliardi di euro. E però di fronte alle resistenze della Ragioneria e del Tesoro, è su questa posta di bilancio che il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera sta cercando soluzioni acconce per finanziare il suo pacchetto di misure per la crescita. Per adesso, l’ipotesi più accreditata riguarda una modifica della tassazione sulle compagnie assicurative estere.

La settimana sarà decisiva non solo per il decreto sviluppo, ma anche per la «spending review»: domani è infatti prevista la prima riunione del Comitato sulla revisione della spesa con la presenza del commissario straordinario Enrico Bondi, che con ogni probabilità deciderà di allargare il campo di intervento inizialmente limitato al settore dell’acquisto di beni e servizi. Oltre al premier Monti siederanno attorno al tavolo del «Comitatone» i ministri Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli e il sottosegretario Antonio Catricalà. Bondi presenterà la sua relazione: il decreto di nomina gli ha assegnato il compito di riuscire a fare tagli nel grande capitolo dell’acquisto di beni e servizi, una spesa complessiva (ha spiegato il ministro Giarda) che si aggira sui 100 miliardi complessivi. Qui dovranno essere fatti risparmi per 4,2 miliardi da destinare ad uno scopo preciso: evitare l’aumento dell’Iva a ottobre.

Non si sa se l’aumento dell’Iva, certamente doloroso per imprese e contribuenti, potrà essere evitato. Quasi sicuramente non dovrebbe avere ripercussioni significative sui cittadini la manovra sulla tassazione delle compagnie assicurative estere allo studio dei tecnici di Passera. L’idea è quella di equiparare dal punto di vista fiscale le polizze emesse da compagnie italiane (che dal 2002 sono tassate con un’imposta annua dello 0,35% sulle riserve matematiche) con quelle emesse dalle compagnie straniere che operano nel nostro Paese, che oggi sono esenti. La proposta predisposta dai tecnici dello Sviluppo economico non è ancora stata messa a punto definitivamente, e naturalmente deve superare il vaglio del ministero dell’Economia. La manovra potrebbe portare un gettito aggiuntivo di 200 milioni annui, euro più euro meno. Altri 100 milioni erano già stati individuati nei giorni scorsi sui conti del «Fondo per interventi strutturali di politica economica» e del «Fondo per interventi urgenti e indifferibili». Con i 300 milioni disponibili si potrebbero finanziare alcune delle idee di Passera, come i bonus fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica.

Ovviamente, la speranza del ministro dello Sviluppo economico è che altre risorse possano essere individuate o «liberate» dall’operazione di «spending review», possibilmente nella seconda parte dell’anno. Tuttavia Passera sembra aver accettato la situazione: senza un via libera preventivo da parte del potentissimo Tesoro (anche come tecnostruttura) non potrà andare da nessuna parte. Dunque, meglio tener duro e varare tutte le misure effettivamente praticabili a risorse date. Non a caso, se anche l’imposta sulle polizze «estere» subisse obiezioni, intanto in Consiglio dei ministri potrebbe arrivare un decreto sugli incentivi all’industria, comprendente alcune misure sulla giustizia (diritto fallimentare, udienza filtro per l’appello nel processo civile) attese dal mondo delle imprese."
 
Stato
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