Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

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Ciao Marco,

mi auguro che tu non mi tratti da "profeta" o da "professore" nè, immagino, da "mito". Queste sono categorie in cui non mi riconosco e che secondo me non dovrebbero mai appartenere ad un investitore razionale. Come "cacasotto", del resto, o "nazista": lascerei volentieri queste facili e consolatorie rappresentazioni della realtà a chi vuole giocare ai ragazzi della Via Pal, perchè credo che per capire quello che sta succedendo siano ben poco di aiuto.

Non voglio fare polemiche però, anche se visto il trattamento che è stato riservato alle poche voci contrarian che (senza alcun interesse personale) hanno cercato almeno di mitigare il pressocchè unanime consenso intorno a questo emittente, ne avrei ben donde. (Per chi ne ha voglia: ricerca avanzata > utente: negusneg > parole chiave: distressed o salvataggi o SNS. E' dal 2009 che ne parlo, anche se per amor di pace, sbagliando, ho pure smesso di parlarne).

Veniamo ai fatti, temo che le possibili sorprese (anche per me, che pure avevo capito molto bene che c'era qualcosa che non funzionava) possano essere nei passaggi dei tuoi post che ho evidenziato. Temo che nei prossimi giorni venga fuori la reale situazione di SNS (per chi non l'ha voluta vedere fino ad ora) e che le notizie potrebbero non essere buone. Nel senso che gran parte del contenzioso, e su questo sono completamente d'accordo con te, dipende esattamente da questo.

Delle due l'una: o questa società era in grado, pur con oggettive e ri/conosciute difficoltà, di stare in piedi sulle proprie gambe (e allora sono d'accordo che quello che abbiamo visto è un vero e proprio furto) oppure la situazione si era talmente deteriorata da richiedere un immediato e cospicuo intervento con conseguente esborso di danaro pubblico.

Auguro a tutti che sia vera la prima, perchè nel secondo caso temo proprio (come scrivo da ormai quattro anni) che l'opinione pubblica (ma aggiungo anche il buon senso) escluda a priori che gli obbligazionisti subordinati possano essere considerati "senior" rispetto ai contribuenti.

Poi c'è il filone dei controlli, delle comunicazioni false o fuorvianti, ma non c'è dubbio che il buon esito dell'azione legale (che va comunque tentata, secondo me, lo dico prima di essere accusato di "disfattismo", o addirittura di "tradimento", per restare nella terminologia della Via Pal) dipende in gran parte da quanto effettivamente era grave la situazione di SNS al momento dell'esproprio. Il resto può portare a qualche soddisfazione di principio (sicuramente molti non si sono comportati come dovevano) ma temo che da questo filone difficilmente possa arrivare poco più di un risarcimento simbolico.

Per il resto credo che sia troppo presto per fare delle considerazioni di carattere generale. Ma di sicuro avremo mille altre cose di cui discutere.

Una però la vorrei anticipare. Per il bene di tutti noi (intesi sia come co0munità che discute, che come singoli individui che hanno a cuore il proprio portafoglio) credo che sarà meglio che, appena possibile, riprendiamo questo discorso, che cito integralmente (anche se si parlava di Groupama, è ovvio che a maggior ragione valeva/vale anche per SNS):

Ciao Negus, il termine profeta o professore è riferito a chi si pone verso questa vicenda con toni tipo: io l'avevo detto!
A che serve riprendere post passati in cui vari partecipanti (non solo tu) esprimevano le proprie opinioni personali?
Servirebbero per una discussione costruttiva ed educativa, come tu giustamente auspichi, fatti e non opinioni che lasciano il tempo che trovano.
Dai fatti, dai dati si parte per fare le opportune considerazioni, non da sensazioni.
Ripeto per l'ennesima volta che sempre di distressed si tratta (quale era la categoria, 3 o 4?); però è semplicistico e puerile parlare di buono e cattivo.
Io posso decidere di comportarmi stile Hedge Fund e valutare che il rischio/rendimento sia a mio favore per qualsiasi emittente si tratti.
L'interessante è capire in base a quali dati, numeri, si fanno determinate considerazioni ed in base a quali altri ne fanno di opposte.
Ti ripeto: quante Banche se chiudessero oggi renderebbero qualcosa di più che un simbolo ai propri Bondholders?
Io parto dal presupposto che tutti qua si sappia di che cosa si parla.
Chi prende ed investe perchè ha letto su internet 2 righe lo fa a suo rischio e pericolo e nessuno può essere ritenuto responsabile di ciò.
Una volta che abbiamo definito la categoria in cui collocare un emittente/obbligazione non vedo perchè non ne dovremmo parlare anche se questa rende il 50% su base annua. A priori si può dire che qualcosa sia un buono o cattivo investimento? Non credo proprio.
Ciascuno in base al proprio profilo può decidere la percentuale di distressed da inserire in portafoglio.
Non siamo certo noi che da professorini dobbiamo dire che questo si fà e questo no.
Il compito di tutti è quello di accrescere la cultura finanziaria reciprocamente, entrando sempre più in profondità, basando sempre più le analisi su dati oggettivi e replicabili.
È facile profeta chi dice che il risarcimento su SNS sarà poco più che simbolico: basta leggere le notizie ed osservare cosa è stato fatto.
È facile profeta chi dice che SNS era un'azienda in difficoltà e lo avremmo dovuto sapere. E chi dice il contrario?
La discussione per il bene di tutti noi, come dici tu, sarebbe auspicabile se prendesse toni maggiormente tecnici, se possibile.
Poi come fine ultimo Negus, condivido la gran parte delle cose che dici (es. se parliamo di Distressed, deve essere chiaro che parliamo di questo e non di una AAA).
Chiudo dicendo che le valutazioni si posso fare nel ricercare una obbligazione "sicura" che rende il 5%, oppure nel fare investimenti su emittenti border line per puntare su uno skip di cedole inferiore allo stimato, in un hair cut mite, in una percentuale di fallimento di emittenti HY presenti nello stesso portafoglio accettabile.
Quello che non deve mancare, ed è qui il punto focale a mio modesto avviso, sono le argomentazini tecniche, gli studi empirici, e la divulgalzione delle conclusioni raggiunte per discuterne assieme, se si vuole.

P.S.: Questo non significa, anzi, che non sia interessante ascoltare un giudizio/opinione su emittenti si ed emittenti to avoid. Anche questo è un parametro di valutazione se espresso con argomentazioni.
 
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Santander

Ragazzi... cosa ne pensate di questa Santander in sterline ISIN
XS0124569566

Posso dirti che io l'ho presa 2-3 mesi fà, su segnalazione di qualche amico del forum (chi era?) e non me ne sono pentito. E' salita di diversi punti ma è poco liquida : un titolo adatto per il cassetto. Ottima cedola cumulativa. E' una ex Abbey National e quindi di diritto inglese.
 
Posso dirti che io l'ho presa 2-3 mesi fà, su segnalazione di qualche amico del forum (chi era?) e non me ne sono pentito. E' salita di diversi punti ma è poco liquida : un titolo adatto per il cassetto. Ottima cedola cumulativa. E' una ex Abbey National e quindi di diritto inglese.

Grazie Joe... anche a me sembrava buona, ma in seguito agli ultimi casini non mi fido più molto del mio istinto... :lol:
 
personalmente oggi fatto ancora 2 acquisti micro su tier1.


su mps tier1 a 44,5

e su antonveneta tier1 a 44



in più non contento mi sono comprato questo ut2 in euro di mps XS0255820804


pagato 81

e qui mi fermo






quotano già senza rateo

Su questa possono skippare la cedola o c'e' obbligo di pagarla come un lt2?
 
sulle ut2 il monte paschi può saltare la cedola in teoria, ma vanno cumulate e le cedole cumulate vengono remunerate di interessi.

(ATTENZIONE, mps è un emittente sui sub RISCHIOSO)[/QUOTE]


Ci aggiungerei molto......almeno fino a che non si saprà dove va a parare...stranamente anche qui ci sono voci di acquisizione da parte di BNP...:eek:
 
Una riflessione: all'interno del nostro forum la decisione olandese è stata vissuta come una catastrofe per il mercato (oltre che per gli obbligazionisti), e questo ha scatenato tutta una serie di previsioni tragiche sul futuro delle obbligazioni, in particolare dei subordinati, più in particolare ancora dei T2.

Con il passare dei giorni potremmo accorgerci che il mercato, e non solo per via della sua memoria corta:
1)non attribuisce, per tutta una serie di ragioni, all'evento olandese tutto il peso che gli abbiamo attribuito noi;
2)si è rapidamente spostato su altri eventi in grado di condizionare molto più pesantemente il mercato.


Già.........il mercato ha riassorbito il fallimento di una delle pricipali banche d'affari al mondo LB,,,,,,,di uno dei colossi mondiali come GM.......di una nazione europea Grecia....e questi solo negli ultimi 3 anni.......ma il mondo finanziario continua e anzi da queste ne trae estremo profitto........e ora per me si comincerà di nuovo a ballare con l'Europa e l'approvazione del suo bilancio.......e a dire il vero non sono molto ottimista nel merito..
 
Buongiorno, anche in seguito alle note vicende olandesi comincio a pensare di vendere la mia BPCE PERP 9,25%. Guadagno anche colpendo il denaro di oggi, e ne ho poche. Penso che anche la Francia pagherà gli eccessi immobiliari, e non ho notizie fresche su questa emittente. Qualcuno di voi ce l'ha, qualcuno la sta monitorando?

Io ne ho, un 2% del portafoglio, e non mi preoccupano particolarmente, c'e' di molto peggio in giro., sia da un punto di vista della normativa, sia da un punto di vista del titolo/emittente.

Cosa consigliarti dipende essenzialmente da una prospettiva di portafoglio:
- 1) Che percentuale del tuo portafoglio (complessivo) costituiscono le BPCE ?
- 2) Che percentuale del tuo portafoglio di Perpetuals costituiscono le BPCE ?
- 3) se dovessero scendere del 40% nei prossimi 6 mesi (non perche' BPCE va male, ma magari perche' tutto il mercato crolla) la cosa ti creerebbe disagio ?

Se la 1) e' sopra il 5-6% e/o la 2) e' sopra il 15-20% e/o la 3) e' "si", allora vendi, per lo meno in parte
 
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La penultima risposta data da Draghi nella sua conferenza stampa appena terminata ha auspicato la creazione di un resolution regime a livello europeo.

concordo sul fatto che debba esserci un resolution regime a livello europeo uguale per tutti i paesi e con le stesse regole, che vada di pari passo con la vigilanza europea della bce e con l'intervento dell'Esm a sostegno delle banche.
 
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