UE IN MALAFEDE, I COMMISSARI LI PAGHIAMO NOI. Borghi e Bagnai alla Camera e al Senato

SI AVVICINA OGNI GIORNO IL MOMENTO IN CUI SI DOVRA’ SCEGLIERE FRA EURO E VITA.
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La polemica piuttosto stucchevole sui minibot ha visto delle punte di insipienza e di malafede che sono “”Voi umani non avete mai visto”, tanto per parafrasare Blade Runner. La realtà dei fatti è poi molto diversa da quella che vuol far apparire minibot et similia una sorta di stranezza inventata da Borghi. Si tratta di una necessità e, semplicemente, perchè:

  • o vi preparate a lasciare l’euro, o a vederlo profondamente trasformato;
  • o vi preparate a pagare una marea di tasse in più, o avere una marea di servizi sociali in meno.
Facciamo due esempi tangibili. oltre alla minaccia di procedura l’Italia ha ricevuto le raccomandazioni per il prossimo anno.

Eccovi qui un estratto:

In primo luogo, la Commissione UE raccomanda di assicurare una riduzione in termini nominali della spesa pubblica primaria netta dello 0,1 % nel 2020, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6 % del PIL;

Tradotto: circa 10 MILIARDI DI MAGGIORI TASSE O MAGGIORI TAGLI. Addio reddito di cittadinanza, o quota cento o altro.

utilizzare entrate straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL; spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non. aggiornati;

Traduzione: vi aspettate una riduzione dell’IMU? Sbagliato!! Anche a costo di falsare i valori catastali dovete pagare di più.

contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti;

Traduzione: non basta come strumento repressivo la fattura elettronica, dovete chiudere al contante, anche se proprio il governo Renzi fece l’opposto, e non importa se i limiti più bassi (governo Monti) non servirono ad un tubo…..

attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita.

Leggasi: DOVETE RIMETTERE LA FORNERO, ANCHE SE NON LA VOLETE.

Un documento che viaggerebbe fra il risibile e l’inutile, se non fosse che viene ad incidere direttamente e brutalmente NELLA VOSTRA CARNE, NELLA VOSTRA VITA.
Volete un aiuto in caso di necessità? NIENTE.
Non volete vivere in uno stato di repressione e polizia finanziaria? SARETE REPRESSI E COPERTI DI BUROCRAZIA.
Volete andare in pensione qualche mese prima NIENTE.
Volete possedere una casa di abitazione? NIENTE.
Avete votato per queste cose? CHI SE NE IMPORTA.

Aggiungiamo un extra fresco fresco: come riporta Il Fatto Quotidiano - Juncker minaccia di far proseguire le Procedure di infrazione per anni, anche se lui non sarà più della partita, peer fortuna, aggiungiamo noi.

Questi sono interviste e documenti ufficiali, non invenzioni.
Ora capite come sui Minibot e sull’Euro si giochi non una partita teorica, ma una che interessa tutti voi, i vostri portafogli, le vostre vite e quelle dei vostri figli.
Quindi la domanda è semplice: PREFERITE VIVERE O PREFERITE L’EURO? Non c’è terza scelta.
 
in oncologia quando la chemio non funziona, te ne danno un'altra, poi un'altra ancora...insomma qualche tentativo (farlocco) lo fanno
qui siamo all'hospice
 
Sicuramente Borghi e Bagnai sono di parte, dato che sono esponenti della Lega oltre che parlamentari ben retribuiti .

11 giugno 2019

Passo tecnico verso l'apertura della procedura d'infrazione sul debito italiano. Il comitato economico e finanziario, cioè gli sherpa dell'Eurogruppo ed Ecofin, hanno adottato l'opinione sul rapporto della Commissione Ue sul debito italiano, approvandone il contenuto.
Il passaggio europeo
Secondo quanto filtra dalle fonti Ue, dunque, si conferma la posizione dell'esecutivo comunitario che ha ritenuto "giustificata" l'apertura di una procedura d'infrazione per deficit eccessivo, nell'ambito del mancato rispetto delle regole sul debito, contro l'Italia.

Resta a questo punto da vedere quale sarà il mandato affidato alla Commissione, se cioè ci sarà uno spiraglio di trattativa per arrivare a un negoziato che - come accaduto nel novembre scorso, nell'ambito della scrittura della Manovra - possa evitare il passo formale verso la messa sotto tutela dell'Italia. Come ricostruito nel fine settimana da Repubblica, Francia e Spagna avrebbero teso la mano a Roma chiedendo di aprire un dialogo con il Belpaese, non riuscendo però a vincere tutte le resistenze degli altri Paesi. Il via formale alla procedura potrebbe arrivare con l'Ecofin in calendario il 9 luglio prossimo.
...
Conti pubblici, appoggio dei tecnici Ue alla procedura contro l'Italia: "E' giustificata"


I tecnici Ue condannano l'Italia: "Ok a procedura d'infrazione"
 
12 giugno 2019

Non ci sarà "nessuna manovra correttiva aggiuntiva", ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, intervenendo al convegno del Messaggero "Obbligati a crescere", ospitato dall'Abi.
Nei confronti della Commissione europea, che ha ritenuto giustificata una procedura per deficit eccessivo, "si tratterà di vedere come spiegare, come anticipare forse" ma "nessuna manovra aggiuntiva", ha detto il ministro dell'Economia. Tria ha ribadito di credere nelle stime del governo, che non danno un 2,4% di deficit per il 2019 ma un risultato "verso il 2,2 o 2,1%, e quindi siamo grosso modo nel braccio preventivo del patto di stabilità.

"Dobbiamo arrivare assolutamente a un compromesso, al dialogo costruttivo per una soluzione, è nell'interesse dell'Italia ma anche dell'Europa perché quello che fa male all'Italia fa male anche all'Europa, quello che danneggia l'Italia danneggia anche l'Europa". ''I negoziati con la Commissione Ue sono delle trappole per il Paese e per la stessa Commissione Ue'', ha osservato il ministro. Che riconosce: "Il nostro debito è enorme, lo dobbiamo abbattere" per tranquillizzare i mercati, ha detto Tria.

"Per il 2020 tra i nostri obiettivi c'è come evitare incremento l'Iva e come attuare la riforma fiscale, stiamo lavorando sul taglio di altre imposte", dice Tria. Per il ministro dell'Economia, inoltre, ''abbiamo il compito imprescindibile di ricreare fiducia nel breve termine''.
"Le aste di titoli di stato vanno bene anche perché è difficile trovare dei titoli con rendimenti alti e comunque sicuri", afferma Tria, secondo cui nel 2018 "il costo di emissione medio è stato più alto di altri paesi ma dal punto di vista storico non mostra una grande difficoltà. Il problema è la fiducia del mercato e per questo e' importante anche l'abbattimento del debito".

Question time alla Camera, Tria: "Con minibot aumento immediato debito e deficit"

"L'emissione dei minibot comporterebbe l'aumento immediato del debito pubblico poiché se utilizzati per far fronte ai debiti commerciali connessi alla fornitura di beni e servizi sarebbero considerati come passività finanziaria tout court e quindi contabilizzati nel debito delle pubbliche amministrazioni. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, al question time alla Camera, spiegando che "si avrebbe quindi un corrispondente aumento del fabbisogno" e anche "dell'indebitamento netto".
''Non sussistono motivi per liquidare i creditori della pubblica amministrazione con mezzi diversi dal denaro avente corso legale'', sottolinea il ministro. Qualora questi strumenti, ha aggiunto il ministro, "venissero utilizzati come mezzo di pagamento circolante, avendo una natura diversi da uno strumento di debito sarebbero illegali poiché, in conflitto con quanto previsto dai Trattati europei".

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Ue, Tria: «Debito Italia va abbattuto. Ma non ci sarà manovra aggiuntiva». Moscovici: pronti a discutere

“Con Juncker, lo posso dire, ho un rapporto molto cordiale, direi amicale, gli riconosco molta lealtà anche nella fase molto travagliata di dicembre: ha dato una grossa mano all’Italia”, gli risponde il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa che segue il Consiglio dei Ministri.
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Procedura Ue, Juncker: "Italia sbaglia direzione". Conte: "Convinti della linea". Convocato vertice per decidere strategia - Il Fatto Quotidiano
 
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