Un altro morto "strano": suicida il braccio destro di Don Verza

Bonzo Ganzo

...che c@zzo guardi...?
Suicida il vice di don Verzè


Milano, Mario Cal si è sparato nel suo ufficio nell'ospedale. Il suo legale: era preoccupato per i conti era stato sentito dalla Procura alcuni giorni fa.


http://oas.iltempo.it/5c/iltempo.it...00x250.html/56775a635055346c4e50494143656a6c?

54212-cal.jpg
Si è ucciso ieri Mario Cal, il vice, anzi l'alter ego di don Luigi Verzè, il fondatore del San Raffaele. Si è sparato nel suo ufficio, al sesto piano, dell'edificio simbolo della struttura, quello sormontato da una cupola con una statua alata del santo che si vede anche dalla tangenziale di Milano.

Lo sparo, poco dopo le 10, ha messo in allarme le segretarie, Paola e Stefania, che lo hanno trovato in una pozza di sangue. Ma ha soprattutto lasciato sotto choc l'intera struttura, dove lavorava dal 1977. Anche a don Verzè, chiuso nel suo appartamento, la notizia è stata data «piano, con tutte le cautele». Ormai la parabola di Cal era in discesa: con l'ospedale sull'orlo del crack da quasi un miliardo di euro, la nomina del nuovo cda targato Vaticano e la strada verso il concordato preventivo per evitare il fallimento. Era arrivato in ufficio ieri mattina per sgomberare le sue cose. Non lo ha fatto. Ha lasciato due lettere, una alla moglie e una alla segretaria Stefania, e ha tolto il disturbo. Nessuno se lo aspettava. Non il suo avvocato, Rosario Minniti. Non la moglie Tina, che è immediatamente accorsa al pronto soccorso. Certamente non le persone con cui lavorava.

«Per noi è sempre stata una persona positiva. Nei momenti difficili - ha raccontato il direttore operativo della ricerca Maurizio Savi - non si è tirato indietro. Quello che è successo ci porta sconforto». E, forse, anche preoccupazione. Il comunicato del nuovo cda parla di un «gesto grave e imprevedibile compiuto dal dottor Mario Cal che accresce la consapevolezza sulla delicatezza e sulla gravità dell'attuale situazione in cui si trova la Fondazione».

L'impegno per il risanamento c'è (è confermata per venerdì prossimo la riunione del cda che potrebbe affidare a Enrico Bondi il ruolo di superconsulente), ma è chiaro che la situazione è delicata. Al San Raffaele in pochi hanno voglia di sorridere, e non solo oggi ma ormai da giorni. Minniti crede che il motivo della morte di Cal potrebbe essere «il crollo di un sogno», quello fatto con don Verzè di costruire ospedali in tutto il mondo. «La Procura non c'entra nulla - ha aggiunto l'avvocato lasciando il San Raffaele dove ieri è stato il pm Luigi Orsi, che nei giorni scorsi aveva interrogato Cal sui problemi finanziari della struttura - È stato sentito in un'inchiesta di tipo amministrativo, non penale». Al pronto soccorso, Cal è stato portato alle 10,21.

Dopo alcuni tentativi di rianimazione, alle 10,57 è stato dichiarato il decesso. Qui il corpo è rimasto fino al pomeriggio con qualche interrogativo degli altri pazienti, che si chiedevano il perché della polizia. Poi è stato trasferito per l'autopsia all'istituto di Medicina Legale, accompagnato da un nipote e dal capo della vigilanza del San Raffaele. Nella cappella della Madonna Madre della Vita, attigua al pronto soccorso, è stata celebrata una messa in suo suffragio, senza i parenti e i giornalisti (che non hanno potuto assistere) ma solo con il personale del San Raffaele. E in tanti hanno voluto essere presenti per dire una preghiera al braccio destro di don Luigi.

Suicida un càzzo. :wall: (Giornali e giornalisti allineati al potere)

Notare alcuni dettagli:

Non hanno detto che la pistola e' stata trovata in un sacchetto. :rolleyes:

(13:29 18 LUG 2011

(AGI) - Milano, 18 lug. - 'Giallo' sulla pistola con cui Mario Cal si e' tolto la vita nel suo ufficio al San Raffaele. L'arma e' stata trovata in un sacchetto di plastica, lontano dal cadavere dell'uomo. Per questo il pm di turno, Maurizio Ascione, ha disposto accertamenti e vuole sentire, nelle prossime ore, la persona che ha trovato la pistola. (AGI) .

Insomma...una altro "modulo Gardini".

Che forse voleva sputtànare dove sono finiti i 900 e passa milioni di euro? :wall:
 
Notare 'sta cosa: parlano di tutto tranne che dei dettagli importanti...

SUICIDA VICE DI DON VERZÈ.
GIALLO SULLA PISTOLA


Lunedì 18 Luglio 2011 - 21:36
MILANO - Ha lasciato due lettere d'addio sulla scrivania, una indirizzata alla moglie Tina e l'altra alla sua segretaria e collaboratrice di anni, Stefania. Poche righe scritte a mano, con affetto, per salutarle per l'ultima volta prima di spararsi un colpo alla tempia. Si è tolto la vità così Mario Cal, 71 anni, per quasi quaranta braccio operativo di Don Verzè e da sempre il suo uomo ombra. Un gesto estremo dettato, dice chi lo conosceva bene, non solo dal senso di «fallimento» di fronte al crollo di quello che avrebbe dovuto diventare un modello di sanità, ma anche dal fatto che da domani avrebbe lasciato quell'ufficio dove ha sempre vissuto e dove oggi invece si è tolto la vita.

E poi, ancora, un gesto dovuto alla preoccupazione che la strada del concordato preventivo per salvare il San Raffaele qualche guaio giudiziario lo avrebbe potuto creare a lui, e a chi assieme a lui, per anni, ha guidato il polo di cura e ricerca che ha esteso il raggio di attività e interessi in tutto il mondo, dagli ospedali alle piantagioni di mango e papaia fino agli hotel. Preoccupazione che ha portato qualcuno a parlare di «ultimo servizio a Don Verzè» o di «volontà di assumersi tutte le responsabilità al di là che ci siano o meno», per la situazione in cui era sprofondato l'ente. Arrivato in ospedale attorno alle 9.30, oggi senza cravatta, Mario Cal, come è stato raccontato, ha fatto anche qualche battuta nonostante la «stanchezza e lo stress» notato ultimamente da qualche collaboratore. Poi si è chiuso nel suo studio da dove avrebbe dovuto uscire con gli ultimi oggetti personali, ricordo di quattro decenni di lavoro. Invece poco prima delle 10.30 si è sentito uno sparo. Subito è piombata una delle due segretarie che ha dato l'allarme.

Immediata la corsa in rianimazione, ma l'ex amministratore non ce l'ha fatta e alle 10.57 è morto. Un colpo alla tempia con la pistola - aveva il regolare porto d'armi - che da vent'anni teneva nella sua stanza. Pistola che, durante i soccorsi è stata spostata e un dipendente, probabilmente in buonafede ma che sarà comunque ascoltato dagli inquirenti per fare chiarezza sull'episodio, l'ha infilata in un sacchetto di plastica. Invece l'ogiva del proiettile che ha ucciso Cal (è addirittura rimbalzato sul soffitto) non è ancora stata trovata. In Procura, comunque, hanno smentito qualsiasi giallo legato all'arma del suicidio. La notizia del suicidio di chi fino a settimana scorsa ha guidato il San Raffaele in pochi minuti è arrivata anche in Procura. Il suo legale, l'avvocato Rosario Minniti, si è precipitato dal Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, per avvertirlo.


Per i primi rilievi, nell'ufficio di Cal, è andato il pm Luigi Orsi che per due volte, l'ultima dieci giorni fa, lo ha sentito come persona informata sui fatti nell'ambito di un procedimento, ancora a 'modello 45', cioè senza titolo di reato e senza indagati, per la situazione in cui si trova la Fondazione, con un buco di quasi un miliardo e l'impossibilità di pagare i fornitori. Orsi, insieme alla collega Laura Pedio e alla Gdf, ha poi acquisito documentazione cartacea e informatica (anche a casa di Cal) relativa ai conti e al deficit. Il pm di turno Maurizio Ascione ha invece aperto, come atto tecnico, un'indagine per istigazione al suicidio a carico di ignoti: ciò consentirà di effettuare l'autopsia già disposta, e di compiere tutti gli accertamenti necessari - compresi quelli sulla pistola -, anche se in Procura sono convinti che si tratti di un suicidio.

Nel pomeriggio sono infatti stati sentiti sei testimoni, tra cui le due segretarie. Il gesto di Cal è arrivato inaspettato, nemmeno la moglie ha avuto sentore: «Non immaginavo mai che Mario - ha confidato la signora Tina a chi stamani le era vicino - potesse fare una cosa del genere». «Era preoccupato - ha aggiunto il legale di Cal - per la situazione del San Raffaele perchè non c'era più la liquidità per pagare i fornitori». E a Minniti, venerdì scorso durante un incontro, aveva confessato: «Non sono mai stato così addolorato come in questi giorni». Giorni in cui al San Raffaele è tramontata l'era di don Luigi Verzè.

APERTA INCHIESTA Il pm di Milano Maurizio Ascione, di turno oggi, ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio a carico di ignoti per la morte di Mario Cal, l'ex braccio destro di don Verzè che questa mattina si è tolto la vita nel suo ufficio al San Raffaele. L'apertura dell'indagine con questo titolo di reato, come hanno spiegato in Procura, è un atto «tecnico» per procedere all'autopsia di Cal e per consentire tutto gli accertamenti del caso condotti, vista la delicatezza della vicenda, con scrupolo. Al momento la polizia ha sentito sei testimoni tra cui le due segretarie di Mario Cal.

PISTOLA SPOSTATA E INFILATA IN UN SACCHETTO La pistola con cui l'ex vice presidente del San Raffaele, Mario Cal, si è ucciso stamani, è stata spostata e infilata in un sacchetto da una persona che deve essere ancora identificata, probabilmente una delle prime ad entrare nella stanza dove l'ex braccio destro di Don Verzè si è ucciso. Per questo il pm di turno Maurizio Ascione ha disposto degli accertamenti per arrivare ad identificare chi, probabilmente in buonafede, ha spostato l'arma senza rendersi conto di aver inquinato la scena del suicidio.

OGIVA NON TROVATANell'ufficio di Mario Cal, l'ex braccio destro di don Verzè che si è ucciso stamani sparandosi un colpo alla testa, la polizia non ha ancora trovato l'ogiva, il rivestimento del proiettile che ha ucciso l'ex amministratore dell'ospedale San Raffaele. È quanto si è appreso da fonti giudiziarie. Inoltre il pm di turno, Maurizio Ascione, ha disposto accertamenti sulla pistola usata da Cal per appurare il perchè sia stata spostata da un dipendente e infilata in un sacchetto, anche se qualcuno sostiene che l'arma sia stata spostata durante l'intervento per soccorrere Cal che è morto poco dopo in rianimazione.

CELEBRATA MESSA SUFFRAGIO La salma di Mario Cal, il vicepresidente del San Raffaele che si è tolto la vita stamattina, è stata da poco trasferita dal pronto soccorso dell'Ospedale, in via Ponzio a medicina legale. Questo pomeriggio nella cappella della Madonna Madre della Vita, attigua proprio al pronto soccorso è stata officiata da padre Paolo Natta una messa in suffragio di Cal e in ricordo di altri familiari di dipendenti del San Raffaele. Alla funzione non erano presenti i parenti del vicepresidente. Sono stati fatti entrare solo i dipendenti dell'ospedale, ma non i giornalisti.

SILENZIO DA VATICANO E MEDIA Finora nessuna reazione ufficiale e, nel complesso, un profilo estremamente basso. Anche se Oltretevere la notizia ha sicuramente suscitato dolore e sgomento, dai canali ufficiali del Vaticano non giungono commenti al suicidio di Mario Cal, l'ex braccio destro di don Verzè, nè alle prospettive sul piano di salvataggio del San Raffaele. I media della Santa Sede - la Radio Vaticana e l'Osservatore Romano - non hanno neanche dato la notizia della morte dell'ex vice presidente del polo ospedaliero milanese. Negli ultimi tempi, il Vaticano ha preso in mano la questione del salvataggio del San Raffaele, insediando nel consiglio d'amministrazione il nuovo vice presidente Giuseppe Profiti, finora ai vertici dell'ospedale romano Bambin Gesù, che assume i poteri ordinari, oltre al presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, all'imprenditore Vittorio Malacanza e all'ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick.

VENERDI' IL CDA, IPOTESI BONDI La riunione del nuovo consiglio d'amministrazione del San Raffaele targato Vaticano è confermato per venerdì prossimo. Lo riferiscono fonti qualificate, precisando che l'appuntamento è ancor più indispensabile con la tragica scomparsa di Mario Cal. Sul tavolo del consiglio, oltre l'esame del piano di salvataggio 'congelatò per effetto del passaggio di consegne dal Monte Tabor allo Ior, c'è l'ipotesi di affidare un mandato a Enrico Bondi come super consulente esterno del gruppo ospedaliero. Al momento ci sono stati contatti con il 'risanatorè della Parmalat ma allo stato attuale non è stato dato alcun incarico. Quanto al piano di salvataggio, infine, viene spiegato che la domanda di concordato preventivo difficilmente verrà depositata dopodomani in Tribunale, come previsto in precedenza, considerato che il nuovo Cda non ha ancora esaminato le carte. È presumibile che al board, ora guidato dal nuovo vicepresidente Giuseppe Profiti, possa servire qualche settimana.

CDA: DOLORE E SGOMENTO Il Consiglio di Amministrazione del San Raffaele esprime «dolore e sgomento per il gesto così grave e imprevedibile compiuto dal dottor Mario Cal, che accresce la consapevolezza sulla delicatezza e sulla gravità dell'attuale situazione in cui si trova la Fondazione e sulla necessità del massimo impegno da parte del Consiglio, con la piena partecipazione e guida spirituale del presidente Don Luigi Maria Verzè, per il pronto risanamento del San Raffaele».

IL BOLLETTINO MEDICO Il vice presidente del San Raffaele Mario Cal «dopo ripetute manovre rianimatorie» è stato dichiarato ufficialmente morto «alle 10.57»: così spiega il bollettino medico letto dal primario del pronto soccorso Michele Carlucci. Carlucci ha spiegato che Cal era stato portato in pronto soccorso alle 10.21. È stato rianimato, le sue condizioni «sono apparse subito critiche», per un breve periodo i suoi parametri vitali sono stati stabilizzati e poi le sue condizioni sono subito peggiorate.

SHOCK IN OSPEDALE Sono a dir poco attoniti al San Raffaele per quanto accaduto questa mattina quando l'ormai ex vice presidente Mario Cal si è sparato nel proprio ufficio. Il dottor Alberto Zangrillo, direttore dell'unità operativa di anestesia e rianimazione, per ora ha preferito non dire nulla mentre alcuni pazienti del pronto soccorso, dove Cal è stato portato, chiedono ai giornalisti cosa sia successo, incuriositi dalla presenza della polizia.
 
Uno si spara alla tempia e la pallottola rimbalza sul soffitto. :-o

Pero' la pallottola ri-rimbalza e scompare. :-o

Soffitti in titanio al san raffaele. :-o

Brutti str0nzi. :wall:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto