Un appello ai sindaci delle valli bergamasche

nic.73

Forumer attivo
Cari sindaci delle valli bergamasche, noti luoghi frequentati dai milanesi nelle festività e nei week-end:
METTETE UN ECOPASS per le auto dei milanesi che vogliono entrare nelle valli. Risolveremmo l'inquinamento delle valli e il problema traffico come la str... ops, la signora Moratti, ha risolto il problema a Milano!
 
Cip1 ha scritto:
sinceramente mi pare una stronzata

come darsi una martellata sui cojoni

Sinceramente è una provocazione. E' uno schifo che si torni al medioevo con il pizzo da pagare per entrare in città.
 
nic.73 ha scritto:
Sinceramente è una provocazione. E' uno schifo che si torni al medioevo con il pizzo da pagare per entrare in città.

Beh dipende dalle calamità.
Londra lo applica da tempo, l'ecopass, l'inquinamento ed il traffico delle grandi aree urbane é a livelli allarmanti, disincentivare l'uso di propri automezzi per raggiungere il centro, favorendo, laddove possibile e consigliabile, quelli urbani é buona idea.

Certo che se un sindaco di una stazione turistica delle valli bergamasche, appliccasse mai tale norma e senza calmità contingente, si darebbe una martellata sui piedi, disincentivando il turismo.
 
Bene ....allora è vero ...basta pagare e allora si può inquinare.....
ECOPASS ......che ridicolaggine,se le grandi città sono strangolate
dal traffico con la nuova gabella saranno sempre strangolate e in più spremute.
Eliminiamo all'origine il male con tutte le automobili fuori in grandi parcheggi,
con all'interno un efficente servizio pubblico, con un vero benessere per tutti..
 
ocramwall ha scritto:
Bene ....allora è vero ...basta pagare e allora si può inquinare.....
ECOPASS ......che ridicolaggine,se le grandi città sono strangolate
dal traffico con la nuova gabella saranno sempre strangolate e in più spremute.
Eliminiamo all'origine il male con tutte le automobili fuori in grandi parcheggi,
con all'interno un efficente servizio pubblico, con un vero benessere per tutti..
appunto
pecunia non olet
anzi non inquina

http://www.solomotori.it/18122007/rubare-legalmente-questo-il-significato-di-ecopass/
Rubare legalmente? Questo il significato di EcoPass

Ecopass a MilanoProprio oggi entra in vigore l’ecopass a Milano. Fortunatamente non ci abito, ma anche da cittadino “esterno” mi sono fatto la mia idea su questa trovata del comune di Milano e del Sindaco Moratti.

La favoletta dell’ecopass è che serve a ridurre l’inquinamento e quindi a tutelare la salute dei cittadini, oltre a migliorarne la qualità della vita. Perché parlo di favoletta?

E’ molto semplice. Con le card ecopass, pagando si può entrare in centro senza problemi. Quindi se si paga non si inquina? Mi sembra una baggianata assurda. Ve ne avevo parlato già all’epoca in cui la “notiziona” fu data ufficialmente. Si paga dai 2 ai 10 euro di tassa, vi pare normale?

Questa trovata del comune di Milano, a mio parere, è stata fatta per batter cassa ai cittadini che avranno un salasso in più per accedere in centro, a meno che non hanno un’auto a Gpl o vetture nuove. Ma forse il caro Sindaco dimentica che non siamo tutti ricchi e che cambiare un’auto non è poi così semplice.

Insomma, Eco Pass serve “ufficialmente” a disincentivare l’ingresso in auto, ma a me sembra un modo di fregare la gente. Voi che ne pensate?
 
tontolina ha scritto:


http://www.investireoggi.it/forum/che-brutta-sensazione-per-i-prox-2-anni-vp542290.html#542290
budga ha scritto:
A proposito di energia per trazione....

Mi sembra che nessuno parli di quello che ritengo sia il problema base, ovvero che se vogliamo continuare a respirare, il petrolio quale fonte di energia sia assolutamente e urgentemente da sostituire, e a parte fonti nucleari dell'ultima ora l'alternativa più prossima e realizzabile sembra essere l'idrogeno, ora però il problema è che produrre idrogeno con l'attuale tecnologia è costoso, quindi fidando nel fatto che con gli anni la tecnologia stessa ci consentirà di ridurne il prezzo di produzione è necessario che nel frattempo il costo del petrolio lieviti fino ad incontrare e far diventare più "economico" l'idrogeno.
La stima di questo valore fatta alcuni anni or sono orientava in 4,5 €/litro la benzina quale prezzo medio europeo.
In base a questa valutazione si capisce che che la strada da percorrere è ancora tanta, l'unica speranza è che la tecnologia e la ricerca accorci le distanze.
Quello che probabilmente pochi sanno è che nel 1974 un artigiano di Desio in provincia di Milano, dopo anni di faticose ricerche mise a punto una vettura ad aria compressa con un motore a 5 cilindri, la carrozzeria gli fu donata dalla carrozzeria Zagato (elaboratrice delle vetture Alfa Romeo).
Io stesso ebbi la fortuna di guidarla per un buon quarto d'ora e mi dissi subito che se un piccolo artigiano insieme ad alcuni amici del mestiere era riuscito a costruire un motore così chissà cosa avrebbe potuto fare l'industria automobilistica, dopo il primo momento di entusiasmo mi resi conto che se nonostante l'apparizione sulla prima pagina del Corriere della Sera questa "invenzione" non aveva vuto un seguito una ragione ci doveva ben essere, si la ragione c'era, siccome questa vettura faceva il pieno di aria compressa e l'aria non era tassabile questa idea non poteva, non solo non essere portata avanti, ma doveva essere immediatamente distrutta, lei e il suo ideatore/realizzatore.
Mi raccontò che cominciarono con le minacce telefoniche seguite dalla presenza di loschi figuri nei pressi della scuola frequentata dal figlio, poi minacciarono i suoi clienti i quali lo abbandonarono e lui fallì, gli tagliarono i fili del telefono, della luce, ed infine diedero fuoco alla casa.
Probabilmente l'avrebbero anche ucciso, credo che la sua vita venne risparmiata solo perché grazie all'apparizione sulla prima pagina del Corriere la risonanza fu tale che ricevette richieste molto importanti da tutt'europa, il Regno Unito chiedeva una fornitura ingente da destinare alle miniere, lo stesso ns ex Re esiliato ne richiedeva l'esclusiva per la Germania, queste ed altre richieste (un raccoglitore pieno) le ho lette con i miei occhi, a nulla valsero gli sforzi di alcuni avvocati, vennero minacciati anche loro, se volevano sopravvivere dovevavno abbandonare.... e così fecero, il tutto venne messo a tacere, i giornali smisero di parlarne, la gente con il tempo dimentica, le notizie incalzano ecc... ecc..
Ma il tempo passa e per fortuna sembra che qualcosa nel mondo si stia muovendo
Penso che queste vetture progrediranno e ne verrà permessa la diffusione soltanto quando troveranno il modo di tassare l'aria.

http://news.google.it/news?hl=it&q=...e=UTF-8&sa=X&oi=news_result&resnum=1&ct=title
http://www.comunedipignataro.it/modules.php?name=News&file=article&sid=8931
http://www.repubblica.it/2008/01/mo...ori-auto-aria-2008/motori-auto-aria-2008.html
http://www.solomotori.it/05012008/tata-mette-in-vendita-lauto-ad-aria-compressa/
http://www.aspoitalia.net/documenti/bardi/eolo.html
http://www.ecoblog.it/post/5021/macchina-ad-aria-compressa-in-vendita-in-australia

E speriamo che faccaio vincre questa tecnologia!

:ciao:
bisogna dire che se l'ideatore fu un meccanico di DESIO (MI)

solo le nazione estere sembrano apprezzare l'inventiva italiana


http://www.repubblica.it/2008/01/mo...ori-auto-aria-2008/motori-auto-aria-2008.html
Francia, torna l'auto ad aria
Presentazione a sorpresa
di VINCENZO BORGOMEO


Guy Negre posa vicino all'auto e al motore ad aria compressa

FOTO

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LA PRESENTAZIONE DEL 2001

Guy Negre non molla. E come se nulla fosse (cioé come se le varie filiali europee che avevano tentato di produrre le sue auto non fossero andate in bancarotta pur avendo ricevuto milioni di euro dalla UE) rilancia la sua semi-folle idea dell'auto ad aria.

Forte dell'accordo recentemente stretto con il colosso indiano Tata, oggi lo stesso Negre ha infatti presentato la macchina in versione definitiva (si fa per dire...), una monovolume due posti con carrozzeria in fibra di vetro e ha svelato anche il motore. Manca però la risposta al solito quesito (che poi ha costretto l'ingegnere francese a gettare la spugna): sono stati risolti i problemi legati al raffreddamento, anzi al congelamento, dei tubi di scarico del motore? Per ora non è dato saperlo, certo è che proprio su questo punto gli ingegneri della Tata sono al lavoro con i tecnici francesi.

Il progetto è ormai antico, risale alla fine degli anni Novanta, e si basa su un sistema ancora più antico, la propulsione mediante aria compressa di un motore, impiegata a inizio secolo sui carrelli da usare in miniera. Però Negre sembrava sulla strada giusta per applicare questa tecnologia all'auto, salvo poi trovarsi nei guai al momento di aumentare la potenza e l'autonomia della macchina.

In tutti i casi quello di oggi è un altro passo nella tormentata vicenda dell'auto ad aria. Resta solo da vedere se la trovata dell'inventore francese è l'ennesimo colpo di scena per racimolare fondi o un reale progresso sulla strada della commercializzazione di un progetto che continua a far discutere.
(4 gennaio 2008)
 

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