great gatsby
Guest
é sempre piu' difficile dire cose che poi il web non ti rivomita contro
anche in franza:
■ IL COMMENTO
OSVALDO MIGOTTO
FRANCIA, MINISTRO SCIVOLA SULLE CIVILTÀ
Ai tempi di internet è prudente pesare bene le parole quando si parla in pubblico, anche se la riunione si svolge a porte chiuse.
Ne sa qualcosa il ministro dell'Interno francese Claude Guéant, che sabato scorso intervenendo in un incontro organizzato dall'associazione studentesca di destra «Uni» ha affermato che non tutte le civiltà si equivalgono. «Quelle che difendono la libertà, l'uguaglianza e la fraternità - ha precisato il ministro - ci sembrano superiori a quelle che accettano la tirannia, l'inferiorità delle donne, l'odio sociale o etnico».
Affermazioni che, pur essendo la riunione a porte chiuse, sono finite presto sulla grande rete, diventando così accessibili al grande pubblico. Ne è seguita una serie di reazioni indignate.
I socialisti hanno colto la palla al balzo per attaccare il ministro dell'Interno, accusandolo di usare toni xenofobi nel tentativo di strappare voti al Fronte nazionale di Marine Le Pen, a vantaggio del compagno di partito Nicolas Sarkozy che fra meno di 80 giorni affronterà il primo turno delle elezioni presidenziali. Ma non è solo dai socialisti che sono giunte critiche al discorso di Claude Guéant.
Nella maggioranza di Governo due figure di spicco dell'UMP quali l'ex premier Jean-Pierre Raffarin e l'attuale ministro degli Esteri Alain Juppé hanno deplorato l'impiego, da parte del ministro dell'Interno, del termine «civilizzazione», mentre altri esponenti hanno difeso le affermazioni di Guéant. Lui stesso ha del resto respinto gli attacchi al suo discorso sulle civiltà, puntando il dito contro chi, a sinistra, ha estrapolato la frase incriminata dal suo contesto.
Sta di fatto che la «gaffe» del ministro dell'Interno ha avuto echi anche oltre i confini francesi.
Il quotidiano algerino «Liberté» ha ad esempio accusato Guéant di manifestare sentimenti xenofobi tali, da far quasi arrossire la leader del Fronte nazionale (estrema destra francese) Marine Le Pen. Non siamo in grado di dire se l'obiettivo del ministro dell'Interno francese, con le sue esternazioni, fosse veramente quello di attirarsi le simpatie dell'elettorato di estrema destra. Ma se non era questo lo scopo dell'operazione, ha sicuramente sbagliato nel pesare le parole.
Parlando di civilizzazioni inferiori, con un chiaro riferimento a quelle dei Paesi islamici, in un Paese come la Francia dove vivono circa 5 milioni di musulmani, ha mostrato una chiara mancanza di tatto. Meglio sarebbe stato criticare quei regimi politici che non riconoscono la parità di diritti tra uomini e donne, o che non rispettano le libertà fondamentali. Mentre facendo dei paragoni in termini di civiltà non si attaccano solo i dittatori e i loro apparati di potere, ma anche le popolazioni che già subiscono le brutalità dei loro tiranni.
anche in franza:
■ IL COMMENTO
OSVALDO MIGOTTO
FRANCIA, MINISTRO SCIVOLA SULLE CIVILTÀ
Ai tempi di internet è prudente pesare bene le parole quando si parla in pubblico, anche se la riunione si svolge a porte chiuse.
Ne sa qualcosa il ministro dell'Interno francese Claude Guéant, che sabato scorso intervenendo in un incontro organizzato dall'associazione studentesca di destra «Uni» ha affermato che non tutte le civiltà si equivalgono. «Quelle che difendono la libertà, l'uguaglianza e la fraternità - ha precisato il ministro - ci sembrano superiori a quelle che accettano la tirannia, l'inferiorità delle donne, l'odio sociale o etnico».
Affermazioni che, pur essendo la riunione a porte chiuse, sono finite presto sulla grande rete, diventando così accessibili al grande pubblico. Ne è seguita una serie di reazioni indignate.
I socialisti hanno colto la palla al balzo per attaccare il ministro dell'Interno, accusandolo di usare toni xenofobi nel tentativo di strappare voti al Fronte nazionale di Marine Le Pen, a vantaggio del compagno di partito Nicolas Sarkozy che fra meno di 80 giorni affronterà il primo turno delle elezioni presidenziali. Ma non è solo dai socialisti che sono giunte critiche al discorso di Claude Guéant.
Nella maggioranza di Governo due figure di spicco dell'UMP quali l'ex premier Jean-Pierre Raffarin e l'attuale ministro degli Esteri Alain Juppé hanno deplorato l'impiego, da parte del ministro dell'Interno, del termine «civilizzazione», mentre altri esponenti hanno difeso le affermazioni di Guéant. Lui stesso ha del resto respinto gli attacchi al suo discorso sulle civiltà, puntando il dito contro chi, a sinistra, ha estrapolato la frase incriminata dal suo contesto.
Sta di fatto che la «gaffe» del ministro dell'Interno ha avuto echi anche oltre i confini francesi.
Il quotidiano algerino «Liberté» ha ad esempio accusato Guéant di manifestare sentimenti xenofobi tali, da far quasi arrossire la leader del Fronte nazionale (estrema destra francese) Marine Le Pen. Non siamo in grado di dire se l'obiettivo del ministro dell'Interno francese, con le sue esternazioni, fosse veramente quello di attirarsi le simpatie dell'elettorato di estrema destra. Ma se non era questo lo scopo dell'operazione, ha sicuramente sbagliato nel pesare le parole.
Parlando di civilizzazioni inferiori, con un chiaro riferimento a quelle dei Paesi islamici, in un Paese come la Francia dove vivono circa 5 milioni di musulmani, ha mostrato una chiara mancanza di tatto. Meglio sarebbe stato criticare quei regimi politici che non riconoscono la parità di diritti tra uomini e donne, o che non rispettano le libertà fondamentali. Mentre facendo dei paragoni in termini di civiltà non si attaccano solo i dittatori e i loro apparati di potere, ma anche le popolazioni che già subiscono le brutalità dei loro tiranni.