Lo scorso anno in luglio sono andato in Vietnam come mi ero proposto di fare.
Non ho investito un dong perche' ero convinto che prima o poi il cambio avrebbe ceduto, in questo sbagliandomi perche' oggi il cambio USD/VND e' solo il 5% piu' elevato rispetto ad un anno fa , essendo passato da 17.000 a 17.800 . Nel contempo si sarebbe potuto lucrare un 17% annuo di interesse su un deposito vincolato con un risultato netto in $ di circa il 12%. Molto meglio del real e della lira turca che durante la crisi hanno preso delle sberle colossali, solo ora attutite da un parziale recupero del cambio nonche' dall'incessante accumularsi del rateo interessi.
Ma torniamo al Vietnam.
Mi era stato detto che fosse piu' economico rispetto alla Thailandia.
Io francamente ho trovato i prezzi circa uguali sia nei ristoranti che nei supermercati che negli hotel.Unica eccezione gli internet point che costavano 5.000 dong l'ora a Saigon e addirittura 3.000 a Nah Trang rispetto ai 30 baht di Pattaya (1 baht = 500 dong).
Anche i DVD pirata costavano un'inezia , 10.000/13.000 dong contro i 100 baht di Pattaya (anche se due su 5 grippano

), ma questo e' probabilmente attribuibile alle esose tangenti che i poliziotti Thai impongono su qualunque esercizio "illegale" (anche in Malesia i DVD costano molto meno che in Thai, 6 ringgit = 60 baht).
Nei tre giorni trascorsi a Saigon mi sono informato sulle modalita' per aprire un conto presso un broker , ebbene occorrono la bellezza di 15 giorni

e praticamente si puo' investire solo in azioni perche' le obbligazioni non scambiano mai. Ho declinato l'offerta anche perche' l'indice bulleggiava oltre quota 500 , una volta tanto la mia pigrizia e' stata premiata visto che oggi l'indice fa 435 dopo un'impressionante minimo poco sopra 200
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