Bonzo Ganzo
...che c@zzo guardi...?
A Travaglio un premio a Berlino ma in Italia è invisibile
giovedì 30 aprile 2009
Una strigata notizia apparsa qua e là, in questo sparuto impero dell’informazione italiana, dice che il noto giornalista Marco Travaglio è stato premiato il 28 aprile a Berlino. Eppure è un comunicato Ansa che nessuna testata, tranne qualche blog o giornale online riporta.
Sarà che dobbiamo andare all'estero per parlare e leggere liberamente, ma se una associazione della stampa estera da un premio per la libertà di stampa, vorrà significare pure qualcosa, o no? Quale altra testimonianza occorre? Questa decisione concordata dai sette membri del consiglio federale dell’associazione che, con una nota, riconoscono il lavoro di un "collega critico e coraggioso", impegnato per la libertà di stampa in Italia contro "qualsiasi resistenza".
Si spiega nella nota, diffusa dall’Ansa, che "Travaglio denuncia pubblicamente, di continuo, i tentativi dei politici italiani, soprattutto (del presidente del Consiglio) Silvio Berlusconi, di influenzare i media nelle loro opinioni e di impedire il giornalismo critico".
Scrive la redazione di voglioscendere; "all’indomani della consegna del premio per il giornalismo libero a Marco Travaglio, conferito ieri a Berlino dall’associazione dei giornalisti tedeschi Djv, la redazione di Voglioscendere ha provato vivo stupore nel rilevare che ben quattro testate on line facilmente rintracciabili dai motori di ricerca riportavano la notizia in Italia. Desideriamo ringraziare, per questo, agoravox, youreporter, Cronaca 24 e Brindisi Sera.
La premiazione si è svolta in un’atmosfera piacevole e in un clima di stima reciproca. Forse in virtù di questo il tg1 non ha ritenuto di dovere manifestare lo stesso interesse mostrato per Marco in altre occasioni. Forse, chissà. Preferiamo affidarci alle parole di Ilaria, una ragazza che ieri era a Berlino e che ha potuto seguire la premiazione in prima persona, condividendo con noi le sue riflessioni e alcuni scatti della serata. A lei e a tutti gli amici che hanno condiviso la bella notizia, grazie."
Fonte: agorà news.
2. Perché non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.
3. Perché non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito.
4. Perché nascerà solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Nel paese dei giornali senza lettori, mantenuti in vita dai contribuenti, anche e soprattutto da quelli che non li comprerebbero mai, noi faremo il nostro giornale soltanto se avremo un numero di lettori sufficiente per mantenerlo in vita.
Per questo vi chiediamo di abbonarvi subito:
il prezzo della nostra libertà di informare e del vostro diritto di essere informati dipende dal numero di copie che i lettori acquisteranno in edicola, ma soprattutto dagli abbonamenti che raccoglieremo prima di partire.
Più abbonamenti, più libertà.
Il Fatto Quotidiano avrà 16 pagine, tutte a colori. Uscirà sei giorni a settimana al costo di 1.20 €, tranne il lunedì. Sarà un giornale di carta e un giornale web. Sarà diretto da Antonio Padellaro. Avrà una redazione di giovani agguerriti. Si avvarrà di un gruppo di firme, di inviati di punta e di autori satirici che hanno condiviso con noi la lunga battaglia contro il regime berlusconiano, senza sconti per un’opposizione troppo spesso complice.
Trovate qui tutte le indicazioni per abbonarvi e diventare subito soci fondatori del nostro giornale (ricevendolo per posta, scaricandolo in rete dopo la mezzanotte).
Vorrei chiedere se si puo' lasciare uno sticky su arena politica almeno fino a settembre.
Grazie, B.G.
giovedì 30 aprile 2009
Una strigata notizia apparsa qua e là, in questo sparuto impero dell’informazione italiana, dice che il noto giornalista Marco Travaglio è stato premiato il 28 aprile a Berlino. Eppure è un comunicato Ansa che nessuna testata, tranne qualche blog o giornale online riporta.
Sarà che dobbiamo andare all'estero per parlare e leggere liberamente, ma se una associazione della stampa estera da un premio per la libertà di stampa, vorrà significare pure qualcosa, o no? Quale altra testimonianza occorre? Questa decisione concordata dai sette membri del consiglio federale dell’associazione che, con una nota, riconoscono il lavoro di un "collega critico e coraggioso", impegnato per la libertà di stampa in Italia contro "qualsiasi resistenza".
Si spiega nella nota, diffusa dall’Ansa, che "Travaglio denuncia pubblicamente, di continuo, i tentativi dei politici italiani, soprattutto (del presidente del Consiglio) Silvio Berlusconi, di influenzare i media nelle loro opinioni e di impedire il giornalismo critico".
Scrive la redazione di voglioscendere; "all’indomani della consegna del premio per il giornalismo libero a Marco Travaglio, conferito ieri a Berlino dall’associazione dei giornalisti tedeschi Djv, la redazione di Voglioscendere ha provato vivo stupore nel rilevare che ben quattro testate on line facilmente rintracciabili dai motori di ricerca riportavano la notizia in Italia. Desideriamo ringraziare, per questo, agoravox, youreporter, Cronaca 24 e Brindisi Sera.
La premiazione si è svolta in un’atmosfera piacevole e in un clima di stima reciproca. Forse in virtù di questo il tg1 non ha ritenuto di dovere manifestare lo stesso interesse mostrato per Marco in altre occasioni. Forse, chissà. Preferiamo affidarci alle parole di Ilaria, una ragazza che ieri era a Berlino e che ha potuto seguire la premiazione in prima persona, condividendo con noi le sue riflessioni e alcuni scatti della serata. A lei e a tutti gli amici che hanno condiviso la bella notizia, grazie."
Fonte: agorà news.
Ci siamo. Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente,
avremo un giornale nuovo, libero,</SPAN>
tutto nostro e tutto vostro.
Un giornale eccentrico,
rispetto agli altri:
"il Fatto Quotidiano"
Un fatto nuovo. Perché?
1. Perché racconterà i fatti, fin dalla sua testata. Darà le notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano. avremo un giornale nuovo, libero,</SPAN>
tutto nostro e tutto vostro.
Un giornale eccentrico,
rispetto agli altri:
"il Fatto Quotidiano"
Un fatto nuovo. Perché?
2. Perché non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.
3. Perché non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito.
4. Perché nascerà solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Nel paese dei giornali senza lettori, mantenuti in vita dai contribuenti, anche e soprattutto da quelli che non li comprerebbero mai, noi faremo il nostro giornale soltanto se avremo un numero di lettori sufficiente per mantenerlo in vita.
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Vi terremo aggiornati, di settimana in settimana, sulle prenotazioni raccolte. Sarà dura, ma tutti insieme ce la faremo.
Dipende da tutti voi,
anzi da tutti noi.
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Grazie, B.G.