Solo politica (1 Viewer)

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
il totalitarismo non ha colore

passeremo dauno all'altro, ma il ridicolo è che chi paga siamo io e te chiamati a spargere sangue sugli innocenti

sveglia


Da tanti anni sono talmente disincantato e scevro da qualsiasi ideologia che l’unica cosa che conta è che tra un ignorante e un ipocrita, scelgo il primo tutta la vita, almeno so cosa non aspettarmi.
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
1718305847873.jpeg
 

ilbiondo16

Forumer storico
Completamente fuori dal mondo.


I leader del G7, come si legge nel comunicato finale del vertice, di cui l'ANSA ha preso visione, esprimono "forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ (bella password ndr) in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi". "Condanniamo fermamente - si legge nel testo - tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali". Il G7 riafferma "l'impegno per l'uguaglianza di genere".
 

ilbiondo16

Forumer storico

NEONAZISTI DI FRATELLI D'ITALIA ABOLISCONO IL REDDITO DI CITTADINANZA PER I DISOCCUPATI MA TRUFFANO LO STATO PER 500 EURO A PERSONA FACENDO FINTA DI FARE IL SERVIZIO CIVILE
A rivelare la truffa è la stessa Flaminia Pace, una delle responsabili di spicco dell'organizzazione giovanile di Giorgia Meloni, ripresa dalla telecamera nascosta di una giornalista infiltrata nel gruppo.

L'intera inchiesta qui:
 

Val

Torniamo alla LIRA
Poveretti. Depressi e mazziati.

L’altro giorno Tiziana Panella, alla conduzione di Tagadà su La7,
pur di “smarcarsi” da chi osava mettere in discussione la candidatura
– con relativa elezione – di Ilaria Salis alle Europee,
si è imbarcata in un trattato sul garantismo che faceva acqua da tutte le parti.


Secondo la conduttrice,
se si è garantisti, bisogna esserlo sempre e con chiunque: fin qui nulla da eccepire.

Poi però Panella esagera, e paragona la vicenda giudiziaria della neo-onorevole
con quella del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.

Entrambi sono in attesa di giudizio e quindi potenzialmente non colpevoli.

L’equiparazione però è fuori dal mondo (e dalla ragione garantista),
in quanto se per il presidente rivierasco
(attualmente sotto inchiesta e ai domiciliari)
è valido il principio dell’innocenza fino al terzo grado di giudizio,


per Salis la questione è fondamentalmente diversa.

L’insegnante milanese è stata sottoposta ad una carcerazione preventiva in Ungheria,
in attesa di giudizio con l’accusa di aver picchiato, insieme ad altri, due persone.

Ma in Italia – la cosa è evidentemente “sfuggita” alla conduttrice :

– la neo parlamentare europea

è stata già definitivamente condannata
– e non una volta sola –
e in più dovrebbe ancora saldare qualche debito con la giustizia nostrana.



Tiziana Panella, evidentemente colpita positivamente
dalle frequenti interviste con l’onnipresente papà-manager della Salis,
non poteva non coinvolgere (ma lo ha fatto in maniera piuttosto goffa)
qualcuno dello schieramento opposto al suo,
pur di attutire il giudizio che invece si sarebbe meritata la sua paladina.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahahahah altri poveretti.

L’Altissimo oggi sarebbe indagato e condannato, Zan-Zan, per omofobia.

Infatti, ordinò a Noè d’imbarcare solo maschi e femmine, tralasciando fluidi e trans;
quindi, cancellò non la trasgressione,
bensì la prima organizzazione politica omosessuale di tipo aggressivo-esibizionista,
quella che vantava la pretesa, a mo’ di diritto civile, di sodomizzare.

Sulla Bibbia sta scritto:

“Gli uomini della città di Sodoma si affollarono intorno alla casa… chiamarono Lot
e gli dissero dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte?
Falli uscire, perché noi si possa abusarne
”.

Jahvè incenerì tutti i suoi pederasti di Sodoma.

La Torah, inoltre, è drastica verso l’omosessualità:

“Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è azione abominevole” (Levitico, 18, 22).
San Paolo sposa a sua volta il Levitico: “Non ti unirai ad un maschio con coito femmineo, perché questo è abominio”.


È essenziale, però, distinguere omosessuale da gay.

Il primo indica un’opzione sessuale antichissima,

il secondo un odierno militante Zan-Zan.

Guai, ad esempio, a chiamarlo col lessico nazionale.

Quanti ipocriti si strappano i capelli per la scomparsa dei dialetti?
Gli stessi, però, evitano come il fuoco il colore vernacolare per definizioni davvero icastiche e nostrane dell’omosessualità.

Ci voleva l’attuale Pontefice da Osteria della parolaccia per rivalutare l’uso di parole-tabù, tipo “frociaggine”.

Se si vuole evitare la lapidazione mediatica e, magari, un mandato di cattura,
è di rigore la terminologia anglosassone (gay, transgender, crossdresser, drag queen).

Altrimenti, si è esposti alla gogna e si passa per trogloditi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Fra l’altro, ironia delle mode,

l’aggettivo “gay” alla lettera sta per
gaio, giulivo, vivace, allegro, vistoso, brillante, sregolato (to lead a gay life = condurre una vita dissoluta), insolente, sfrontato, impertinente.


La questione non è solo linguistica.

Chiunque imponga il proprio vocabolario diventa dominus e detta le regole.


Ebbene, la primaria imposizione, malvagia, violenta, fraudolenta e, tuttavia, geniale, è quella di “omofobia”.

Basta una conoscenza ginnasiale della lingua di Omero,
per sapere che il prefisso omo – uguale, simile –
vedi “omonimo”, “omologo”, “omosessuale”, unito a fobìa
dovrebbe significare:

paura del proprio simile,
terrore verso l’eguale a se stesso,

cioè esattamente il contrario del neologismo d’accatto
creato e diffuso da un ignorante psichiatra gay statunitense.


C’è di più: oltre la semantica invertita,
in aggiunta vi è il termine “fobìa”,
inerente a una variegata casistica di disturbi mentali
(agorafobia, claustrofobia, aviofobia, brontofobia, cinofobia, idrofobia, eritrofobia, sessuofobia).


Ebbene, se l’omofobo è un povero neuropatico,
perché mai per tale malato
in luogo del soccorso medico
si dovrebbero richiedere gogna e sanzioni sociali e penali?


Accettare questo strafalcione demenziale

vuol dire smettere di ragionare
e consegnarsi mani e piedi alla lobby.

Insomma, cassiamo “omofobia”,
visto che fa rima con asineria.
 

Users who are viewing this thread

Alto