Riporto ciò che Ieri nel thread di Julius ho scritto.
Mah, secondo il mio parere l'America si avvia verso un nuovo ciclo di medio che ritengo partito venerdì (sarebbe ancora un pelo prematuro, lo sospetto per la forza che al momento esprime, per cui dovrebbe superare a brevissimo i recenti massimi per decretarne l'attendibilità); sul listino di casa le indicazioni sono contrastanti, in quanto le banche sono ciclicamente in dissonanza rispetto all'indice e questo particolare non da poco presto, ritengo, dovrebbe farsi sentire: settembre e metà ottobre peseranno. Ma, naturalmente... ai posteri...!
In sintesi, secondo me il nostro listino dovrebbe svincolarsi a breve dall'andamento di quello americano, e intendo lo S&P500 (io preferisco guardare al future). In altre parole, il Ftsemib pure mostrando un'impostazione ciclica favorevole al rialzo dovrà fare i conti con un'impostazione contraria mostrata dalle banche che suggeriscono tendenza negativa in arrivo con l'avvicinarsi di metà settembre e successivamente, ancor più, spostandoci verso metà ottobre.
Ora l'ipotesi che pongo è: quanto la forza positiva del nostro indice (tolte le banche) sommata a quella dell' America (che sarà confermata definitivamente solo dal superamento dei più recenti massimi) saranno in grado di mitigare la trazione ciclica negativa del comparto bancario?
Dato che Odisseo, quello "vero", amava le sfide, io lo seguo a ruota (quella del timone, ovvio
) : penso che 21000 e 20900 possano costituire sufficienti argini, fino alla ripartenza dei bancari, e l'eventuale sforamento io lo vedrei, al momento, come occasionale. Ma a quella data rifaremo un pò i conti.
(Naturalmente, crolli di torri, scoppio di guerre, catastrofi naturali, sbarchi di esseri extra-terrestri a parte)
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Ai cari, amati, posteri...
Punti di vista diversi sono, ovviamente, sempre graditi.