L'obbligazionario europeo ha invertito la rotta dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultimo consiglio Bce, i cui toni 'hawkish' hanno evidentemente colto il mercato almeno parzialmente in contropiede.
Le minute della riunione di politica monetaria del 10 marzo mettono in evidenza che Francoforte è pronta a ritirare le misure espansive e ritiene ci siano già - o presto si creeranno - le condizioni per una stretta sui tassi.
Se l'idea di massima resta quella di porre fine al programma degli acquisti Qe nel corso del terzo trimestre, un sostenuto gruppo di banchieri centrali chiedevano di mettere già nero su bianco la data per la fine delle operazioni.
"Molti consiglieri chiedevano un'immediata normalizzazione dei tassi, con una maggiore enfasi sulla lotta all'inflazione" commenta Rene Albrecht, strategist sui tassi a DZ Bank.
Soltanto ieri sera, il numero uno Bundesbank Joachim Nagel parlava di tempi migliori per i risparmiatori, che potranno presto nuovamente contare su rendimenti più elevati.
La forbice di rendimento tra decennali Btp e Bund ha segnato una fiammata a 170 punti base, massimo dall'invasione russa dell'Ucraina di fine febbraio, poco dopo la pubblicazione dei verbali Bce, salvo poi rientrare.