bene...ecco un tipo delle decine che si trovano sul web e che si fregiano di lauti guadagni e magari ti danno anche una giornata di prova con loro..
qui c'e' il condensato di quello sopra scritto
ah dimeticavo : prezzo scontato 4000 euro l'anno
pero' se si legge..anche velocemente si capisce che qualcosa e' andato storto
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Si dice che la matematica non è un opinione... ma a volte anche i numeri sono difficili da interpretare.
Ad esempio, chi, leggendo i giornali di oggi, volesse sapere se gli Stati Uniti sono in recessione rischierebbe di trovarsi un po' confuso.
Chi dice che la recessione è solo tecnica ma non vera recessione, chi parla di recessione conclamata, chi si limita a riportare il risultato del PIL USA di ieri...
Insomma, una gran confusione.
Vediamo di fare chiarezza.
Il Pil Usa ha registrato nel secondo trimestre del 2022 un calo dello 0,9%.
Le previsioni erano per una crescita dello 0,5%, quindi il dato è stato abbastanza sorprendente.
Ma allora possiamo dire che gli Stati Uniti sono in recessione?
In teoria sì, essendo il secondo trimestre consecutivo di calo (nel primo il PIL era sceso dell'1,6%) possiamo dire che Tecnicamente c'è una recessione conclamata.
All'atto pratico, però, una recessione può essere dichiarata solo dal National Bureau of Economic Research (NBER), il cui giudizio è previsto soltanto fra mesi.
Come riporta Milano Finanza di oggi, il NBER prende in considerazione anche altri fattori tra cui l'occupazione, le vendite al dettaglio, il reddito familiare, e prima di dichiarare una recessione aspetta conferme più certe. Al momento il calo delle scorte e il crollo dell'edilizia residenziale sono stati compensati dalle cifre decenti su commercio e aumento della spesa dei consumatori. Inoltre, anche la crescita dei posti di lavoro è stata forte.
Quindi questi due trimestri di crescita negativa potrebbero non essere sufficienti per essere definiti in recessione, anche se, come ci dice il Sole24Ore, storicamente è successo solo una volta nel 1974 che dopo un semestre di frenata economica non si sia stata dichiarata una recessione ufficiale.
In ogni caso, tanto basta perchè alcuni giornali parlino di recessione ed altri no e soprattutto per permettere sia a Biden che alla Yellen di dire ieri che l'economia è resiliente e non ci sono segni di pericolo, confermando tra l'altro le parole di Powell dette il giorno prima.
Ma a noi queste disquisizioni tecniche interessano?
A dire il vero molto poco, questo vale più che altro a livello di cultura, sotto il profilo operativo non ha molto valore.
Quello che ci deve interessare, dal lato operativo, è che questi numeri confermano grande incertezza e quando c'è incertezza il mercato solitamente si muove in trading range.
Non c'è dubbio però che, alla luce del dato di ieri, la visione che vado dicendo da un po' debba essere rivista.
Io da tempo parlavo di recessione e quindi il dato di ieri non mi ha sorpreso del tutto, tuttavia mi sarei aspettato che la conclamazione della recessione fosse arrivata, non dico sui minimi, ma almeno in un momento di difficoltà del mercato.
Questa recessione che coincide con un importante recupero del mercato è quanto meno sospetta e quindi deve indurre a molta prudenza.
Ieri ti ho parlato dell'importanza di cambiare idea e questi dati mi impongono una riflessione. Molto probabilmente la mia view ribassista va rivista, anche se è presto per dirlo.
Nei prossimi giorni non mancherò di farti sapere l'esito delle miei riflessioni.
Buon fine settimana.