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Bce: consigliere Merkel, acquisti illimitati bond "violano mandato"
Piano anti-spread sara' attuato "a piccoli passi"
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 30 ago - La Bce
"non potra' tirare fuori il bazooka" contro la speculazione
dei mercati finanziari concentrata su alcuni Paesi
dell'Eurozona perche' "non ha questo mandato". Lo ha detto
Lars Feld, economista che fa parte del consiglio dei cinque
saggi consulenti della Cancelleria su temi congiunturali.
Parlando a margine di un convegno ieri sera a Francoforte,
Feld ha detto che la Bce acquistera' titoli di Stato di
Paesi dell'Eurozona in difficolta' "solo poco alla volta"
per restare entro le competenze del proprio mandato e che,
quindi, l'impatto sugli spread sara' solo limitato mentre
invece, per calmare la speculazione, sarebbe necessario un
segnale di "totale partecipazione" da parte della Bce. La
diagnosi dell'economista e' che, quindi, i mercati
resteranno ancora una volta delusi e gli spread elevati.
Feld si e' detto, inoltre, a favore di una rinuncia da
parte della Bce allo status di creditore privilegiato sui
titoli di Stato dell'Eurozona. Per risolvere la crisi
debitoria, dice Feld, sono sicuramente necessarie le riforme
strutturali che pero' avranno effetti solo tra qualche anno.
In questa fase di transizione e' necessario fare qualcosa
che vada al di la' dei fondi salva-Stati. L'attuale
dotazione di circa 640 miliardi, secondo Feld, sara'
sufficiente per finanziare la Spagna per tre anni, ma "se si
aggiunge l'Italia non si va oltre il 2013".
eld ha
riproposto, per risolvere la crisi, il piano del Consiglio
dei cinque saggi che prevede lo spostamento del debito
pubblico nazionale superiore al 60% del pil in un fondo
apposito. Sempre secondo l'economista, la Bce e' l'unica che
puo' intervenire per risolvere la crisi "perche' puo' agire
con brevissimo preavviso", ma questo e' anche l'unico
fattore che parla a favore di un tale intervento. Numerosi
sono invece gli svantaggi: la Bce "sta scivolando - dice
Feld - nel ruolo di prestatore di ultima istanza, cosa che
le e' vietata dal mandato, compra titoli di Stato senza
poter porre condizioni, assume rischi nel proprio bilancio e
crea inflazione nel lungo termine". Sulla Grecia, Feld
sottolinea che "chi pensa che con un'uscita del Paese
dall'Eurozona sarebbe tutto risolto, si sbaglia di grosso" a
causa dei rischi di un effetto domino e di una corsa ai
depositi bancari nei Paesi in crisi. L'Eurozona corre al
momento un rischio "relativamente grande" di un collasso che
"sarebbe molto piu' pesante della crisi finanziaria del
2008". I rischi massimi per la Germania sarebbero
dell'ordine di 3.500 miliardi di euro nel caso di default di
tutti gli attivi in possesso di Stato, imprese e Bce. Per
l'economia tedesca, un collasso dell'Eurozona comportebbe un
calo del pil compreso tra il 7 e il 10%. Sulla congiuntura
attuale, Feld ha previsto che l'economia tedesca stagnera' o
sara' in lieve calo nel terzo e nel quarto trimestre di
quest'anno, riuscendo ad evitare una fase recessiva l'anno
prossimo solo se la crisi dell'Eurozona trovera' una
soluzione.
Red-mir-
(RADIOCOR) 30-08-12 13:10:06 (0191) 5 NNNN
Piano anti-spread sara' attuato "a piccoli passi"
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 30 ago - La Bce
"non potra' tirare fuori il bazooka" contro la speculazione
dei mercati finanziari concentrata su alcuni Paesi
dell'Eurozona perche' "non ha questo mandato". Lo ha detto
Lars Feld, economista che fa parte del consiglio dei cinque
saggi consulenti della Cancelleria su temi congiunturali.
Parlando a margine di un convegno ieri sera a Francoforte,
Feld ha detto che la Bce acquistera' titoli di Stato di
Paesi dell'Eurozona in difficolta' "solo poco alla volta"
per restare entro le competenze del proprio mandato e che,
quindi, l'impatto sugli spread sara' solo limitato mentre
invece, per calmare la speculazione, sarebbe necessario un
segnale di "totale partecipazione" da parte della Bce. La
diagnosi dell'economista e' che, quindi, i mercati
resteranno ancora una volta delusi e gli spread elevati.
Feld si e' detto, inoltre, a favore di una rinuncia da
parte della Bce allo status di creditore privilegiato sui
titoli di Stato dell'Eurozona. Per risolvere la crisi
debitoria, dice Feld, sono sicuramente necessarie le riforme
strutturali che pero' avranno effetti solo tra qualche anno.
In questa fase di transizione e' necessario fare qualcosa
che vada al di la' dei fondi salva-Stati. L'attuale
dotazione di circa 640 miliardi, secondo Feld, sara'
sufficiente per finanziare la Spagna per tre anni, ma "se si
aggiunge l'Italia non si va oltre il 2013".
eld ha
riproposto, per risolvere la crisi, il piano del Consiglio
dei cinque saggi che prevede lo spostamento del debito
pubblico nazionale superiore al 60% del pil in un fondo
apposito. Sempre secondo l'economista, la Bce e' l'unica che
puo' intervenire per risolvere la crisi "perche' puo' agire
con brevissimo preavviso", ma questo e' anche l'unico
fattore che parla a favore di un tale intervento. Numerosi
sono invece gli svantaggi: la Bce "sta scivolando - dice
Feld - nel ruolo di prestatore di ultima istanza, cosa che
le e' vietata dal mandato, compra titoli di Stato senza
poter porre condizioni, assume rischi nel proprio bilancio e
crea inflazione nel lungo termine". Sulla Grecia, Feld
sottolinea che "chi pensa che con un'uscita del Paese
dall'Eurozona sarebbe tutto risolto, si sbaglia di grosso" a
causa dei rischi di un effetto domino e di una corsa ai
depositi bancari nei Paesi in crisi. L'Eurozona corre al
momento un rischio "relativamente grande" di un collasso che
"sarebbe molto piu' pesante della crisi finanziaria del
2008". I rischi massimi per la Germania sarebbero
dell'ordine di 3.500 miliardi di euro nel caso di default di
tutti gli attivi in possesso di Stato, imprese e Bce. Per
l'economia tedesca, un collasso dell'Eurozona comportebbe un
calo del pil compreso tra il 7 e il 10%. Sulla congiuntura
attuale, Feld ha previsto che l'economia tedesca stagnera' o
sara' in lieve calo nel terzo e nel quarto trimestre di
quest'anno, riuscendo ad evitare una fase recessiva l'anno
prossimo solo se la crisi dell'Eurozona trovera' una
soluzione.
Red-mir-
(RADIOCOR) 30-08-12 13:10:06 (0191) 5 NNNN