FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (3 lettori)

dondiego49

Forumer storico
MAMMA MIAAA:eek:

che e' successo,italia sotto attacco,siamo un paese da 3 mondo come finanza:(

il mio ptf e' composto cosi;

UCG 750 az in leva a 5,52 sl 3,99:eek:

oggi prese altre UCG a 5,20 sole 450 az in leva sl 3,75:eek:

poi alla fine forse ho esagerato nell espormi ma sempre piccole quantita'....ed

ho voluto prendere dal sio sito bnl che mi ha consogliato don:bow:

ucg il codice e' questo NL0010725719 un piccolo lotto a 0,490:bow:solo che ho visto dopo aver comprato la

scadenza al 19/12/2014 e questo mi preoccupa nn poco......cmq ho visto parecchi di questi prodotti su ucg

cn barriere a 4,64 ed altro......nn e' che vogliono arrivare li a tirare la rete don?

dai speriamo bene:up:

don quest anno ci faranno la sorpresa di nn fare il rally natalizio.....o lo faranno?

vi leggo sempre bacioni chiara:fonzie::Y


Ciao ...Sei sicura che ti o consigliato questo titolo :(

io una scadenza cosi vicina manco con soldi del parroco lo prendo :eek::eek:
 

dondiego49

Forumer storico
grazie della pazienza a tutti :)
x Don il grafico è bellissimo e mostra come siamo quasi per tornare al minimo di 17500 che poi sinceramente non mi sembra cosi' lontano 1200 punti l'indice li perde in 1,5 sedute ,non ci vedo niente di eccezionale.
per quanto riguarda le azioni io il rally non lo vedo ,le notizie sui QE hanno solo posticipato il crash penso io. e poi su una candela come quella di oggi comprare mi sembra un po' rischioso :) senti chi parla direte uno che compra PUTT e non sà come funzionano :) ognuno vede il trave nell occhio dell altro si dice.
ciao


se vedevi che si scende e giusto comprare PUT ,ma io li prenderei un po più lontano di scadenza direi un Marzo 2015 in avanti ,meglio pochi più di lunga vita ,che pochi quasi morti :rolleyes:
 

gilles1

Forumer storico
MIB 5 ORE
conferma la posizione short del weekly

MACD che incrocia al ribasso
sfondata BB inf
 

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dondiego49

Forumer storico
questioni di punti di vista qui il 4 ore se e vero non può scendere ancora molto senza riposarsi e ricaricare :mmmm:
 

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CHIARABELLA

Nuovo forumer
Ciao ...Sei sicura che ti o consigliato questo titolo :(

io una scadenza cosi vicina manco con soldi del parroco lo prendo :eek::eek:

no no,nn e' che mi hai consigliato questo titolo,ma mi hai detto di comprare

questi prodotti x nn pagare ne tobin ne interessi x la leva:up:

infatti come scritto prima,mi sono accorta dopo della scadenza cosi vicina:(

chiusura di questo prodotto a 0,495 io le ho in carico x meno di 600 euro a

0,490,cmq domani al primo segno di rimbalzo le do' via e chiudo:)

l avevo comprate x rivenderle al primo rimbalzo buono,x via della loro multi in % rispetto al titolo az. lo

scopo era questo,ma ho dovuto rivedere tutto,x la scadenza di dicembre

dimenticavo don,secondo te fin dove si puo' arrivare al ribasso cn

ucg,sbaglio o alle 16 lo stoca....era a 3:eek:

cmq x fine anno spero e credo che ucg la faranno chiudere sui 6 euro,spero

di nn sbagliarmi:bow:

stop loss larghissimi x me 3,75 3,99 spero che nel breve nn arrivino li a

prendermi:mmmm:

tu che ne pensi don,mi piacerebbe leggere qualke tua analisi:bow:

se ti va' puoi scrivere quelle che pensi anke in privato,x me nn ci sn problem

b.cena:)
 
Ultima modifica:

dondiego49

Forumer storico
Bancari alla prova trimestrali: i nomi da monitorare

News alert: Longo Vincenzo, Banca Mps, Banca Carige, Unicredit, Intesa Sanpaolo, BCE, Quantitative Easing, Oro, Petrolio, Dollaro, Draghi Mario
Settimana che vede protagoniste le banche le quali, dopo aver superato più o meno indenni gli stress test, ora si trovano nella bufera dei conti.


Rossana Prezioso 12 ore fa 2

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Oknotizie
Settimana che vede protagoniste le banche le quali, dopo aver superato più o meno indenni gli stress test, adesso si trovano nella bufera delle trimestrali. Bufera che però non coinvolge solo le banche ma anche altro, come conferma Vincenzo Longo, Market Strategist di IG
1) Bce che detta legge (o vorrebbe farlo) ma che a fine settimana dovrà vedersela con i dati su inflazione e Pil. Dobbiamo sperare in un risultato negativo per un effetto "bad news, good news" e avere qualche prospettiva di QE? E soprattutto: in caso Draghi prendesse in considerazione questa opzione, resterebbe l'unanimità all'interno della banca centrale?
Alla luce di quanto emerso nel meeting della scorsa settimana, l’impressione è che la Bce si sia dimostrata più aperta a un QE qualora le condizioni del mercato dovessero peggiorare. Pertanto dei dati deboli e/o inferiori alle attese sul Pil e la revisione al ribasso delle stime sull’inflazione di ottobre potrebbero accrescere l’aspettativa tra gli investitori per un annuncio di un vero e proprio QE già a dicembre, che entrerà nel vivo solo nel 2015. Se tali aspettative dovessero essere confermate, a finire sotto pressione sarà l’euro, che dovrebbe aggiornare i nuovi minimi di periodo sia vs dollaro che vs sterlina. Sui mercati azionari la reazione potrebbe essere abbastanza contrastante. Non escludiamo, infatti, che se le figure dovessero risultare peggiori del previsto, gli operatori possano giudicare gli sforzi della Bce vani e troppo in ritardo per evitare un ritorno alla recessione nel Vecchio Continente. L’unanimità delle decisioni per un eventuale QE sarà tanto più probabile quanto più brutti dovessero risultare i prossimi dati macroeconomici. Sarebbe un errore per la Germania, infatti, trascurare un eventuale ritorno alla recessione per difendere la politica di austerità e rigore che ha difeso negli ultimi anni.
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2) Ftse Mib è considerato da sempre banco-centrico. Cosa attendersi alla luce dei conti di Intesa SanPaolo e Unicredit e con la questione di stress test ancora aperta?
I conti di Intesa SanPaolo e Unicredit hanno mostrato degli utili boom, nonostante i ricavi siano stati per lo più in calo rispetto ai trimestri precedenti. La sensazione è che le banche abbiamo sostanzialmente beneficiato di due aspetti:
a) da un lato, del miglioramento di alcune voci dell’attivo, come la crescita dei prezzi dei BTP nel corso del trimestre chiusosi al 30 settembre;
b) dall’altro, della riduzione degli accantonamenti per i crediti deteriorati, in linea con le indicazioni arrivate dalla Banca d’Italia degli ultimi giorni.
Il continuo calo dei ricavi riflette il contesto congiunturale depresso del nostro Paese. Il basso livello degli impieghi (mutui e prestiti) non genera commissioni per il sistema bancario, mentre il margine di interesse riesce a essere positivo grazie ai bassi tassi di raccolta a cui le banche riescono ad accedere. L’impressione è che i conti delle banche medio/piccole non saranno migliori. Ad aggiungere pressioni al nostro sistema bancario, ci sono ancora i nodi da sciogliere su Monte dei Paschi di Siena e Carige dopo i deficit di capitale emersi negli stress test. La nostra impressione è che il comparto continuerà a vivere un periodo di forte volatilità almeno sino a quando la Bce non attiverà il QE.
3) Oro e petrolio. Catastrofe per entrambi?
Il quadro sulle commodity, in particolare oro e petrolio, rimane molto difficile e questo a seguito del forte apprezzamento del dollaro statunitense verso le principali valute mondiali. La scorsa settimana, l’oro si è portato ai minimi da aprile 2010, mentre il WTI ha toccato i livelli che non vedeva da ottobre 2011, a quota 76 dollari, il tutto in concomitanza con i nuovi massimi da maggio 2010 del Dollar Index (a quota 88,30). Ci aspettiamo ora che i governatori della Fed possano fare esplicito riferimento alla recente forza del dollaro come un fattore di destabilizzazione della politica monetaria, aprendo a una fase di debolezza del biglietto verde. Un simile aspettativa potrebbe aprire a una fase di stabilizzazione sui livelli attuali per queste commodity almeno sino a fine anno. A partire dal 2015, la ripresa della corsa del dollaro, in vista del rialzo dei tassi della Fed, potrebbe tornare a mettere pressione sia all’oro che al petrolio, che potrebbero raggiungere i target collocati, rispettivamente, a 1.000 dollari/oncia e 65 dollari/barile.
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dondiego49

Forumer storico
Piazza Affari sotto scacco. Le previsioni dopo l’ennesimo crollo

News alert: Malverti EnricoSe nel breve il mercato è laterale ed anzi testa i minimi dell'ultimo mese, solo la rottura dei 18.670 punti comporterebbe una accelerazione ribassista dell’indice Ftse Mib. L’intervista a E.Malverti.

Davide Pantaleo 2 ore fa
Per info visita il sito: mccapital.it 4


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Oknotizie
Di seguito riportiamo un’intervista realizzata a Enrico Malverti, senior quantitative analyst presso MC Capital LTD.
Non più tardi di una settimana fa aveva parlato di un mercato con il fiato corto al rialzo in riferimento a Piazza Affari. Ci conferma questa view? Quali le attese per le prossime giornate?
Sì, è stato proprio così negli ultimi sette giorni. Il mercato ha provato ad accelerare al rialzo ma senza successo e l'apertura odierna conferma la view prudente con un FTSEMIB molto debole che nel momento in cui rispondiamo perde circa due punti percentuali, al di sotto dei 18.950 punti, area di supporto di breve termine. La multa a 5 banche per manipolazioni sul mercato Forex sta deprimendo le quotazioni. Ma se nel breve il mercato è laterale ed anzi testa i minimi dell'ultimo mese, solo la rottura dei 18670 comporterebbe una accelerazione ribassista del mercato. Credo che un assestamento sopra questo livello appena indicato potrebbe portare ad un successivo recupero nel mese di dicembre verso i 20 mila punti, per poi vedere nuovi minimi a gennaio. Ma è ancora presto per confermare questa aspettativa, è un po' come con le previsioni del tempo, più si guarda lontano e più è facile sbagliare. Occorre ricordare che i migliori trader non sono quelli che fanno previsioni, ma per citare un libro del collega Fanton, quelli che seguono la via del prezzo.
Ieri Unicredit è stato penalizzato dalle vendite dopo i risultati trimestrali, mentre ha superato la prova dei conti Intesa Sanpaolo. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?
Unicredit è sui minimi annuali ed occorre inserire un bel campanello d'allarme a 5 €, area di supporto decisiva. È un titolo importante da avere in watchlist anche per il peso sul listino. Non imposterei operazioni al rialzo ora ma attenderei appunto di osservare la tenuta del supporto visto che il trend di breve è ribassista.
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Intesa San Paolo invece è stata più solida negli ultimi due mesi sui ribassi pur avendo un comportamento laterale di breve. A 2.10 abbiamo un supporto su cui si potrebbe pensare ad una operatività rialzista con target a 2.50 € prima di Natale.
STM si è riportato al di sopra dei 5,5 euro, mentre Telecom Italia ha fallito per ora l’avvicinamento di quota 0,9 euro. Consiglierebbe di acquistare questo titolo sui livelli attuali?
Quello di STM appare più come il classico rimbalzo del gatto morto più che un vero e proprio segnale di inversione rialzista. Un segnale convincente di recupero si avrebbe solo sopra 5.80 €.
Telecom Italia è depressa dalla trendline ribassista a 0,8995 €, rimarrei quindi alla finestra finché non si abbia il superamento di questo livello che sarebbe un bell'input per arrivare al target di 1€.
A chi volesse affidarsi ad una strategia più difensiva, consiglierebbe di puntare su due titoli come Terna e Snam? Quali sono i livelli da seguire per entrambi?
Tra i due titoli il mio preferito, in ottica difensiva è Terna, sia perché è meno volatile e sia perché sta dando prova di reggere sulla trendline rialzista che parte da luglio 2012.
Anche Snam può essere una discreta alternativa o anche una scelta complementare a Terna. La tenuta di area 4 € sarà molto importante per scongiurare l'inizio di un trend ribassista di medio periodo.
In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?
Occorre la famosa lanterna di Diogene per riuscire a trovare titoli in trend rialzista: i titoli più interessanti nel caso di una inversione rialzista credo siano Intesa, Terna, Azimut, Gtech ed Exor. Rimarrei lontano ancora da titoli energetici come Saipem ed Eni e i titoli del lusso. Meglio preferire ancora asset in dollari sul mercato americano.
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